Il mercato italiano dell'Internet of Things vale 5 miliardi di euro

Il mercato italiano dell'Internet of Things vale 5 miliardi di euro

Il mercato italiano dell'Internet of Things cresce senza sosta. Secondo l'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il 2018 ha visto un incremento del 35%, raggiungendo quota 5 miliardi.

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Market
IoT
 

L'Internet delle cose piace a cittadini e aziende. A confermarlo ufficialmente è l'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, durante la presentazione della sua ultima ricerca sullo stato del mercato. Un mercato in pieno fermento che cresce con percentuali a cifra doppia, ben il 35% nel caso dell'Italia. 

Quali sono gli oggetti IoT più diffusi?

Quando si parla di Internet of Things in Italia si fa riferimento a un mercato che vale 5 miliardi di euro. La fetta più grande vale 1,4 miliardi ed è rappresentata dalle soluzioni di Smart Metering e Smart Asset Management, utilizzate prevalentemente in ambito industriale. Oggetti che probabilmente abbiamo tutti in casa, senza probabilmente essercene resi conto. Basti pensare al contatore del gas, recentemente sostituito con un modello smart in buona parte delle abitazioni.

Il mercato delle Smart Car pesa 1 miliardo di euro. Parliamo di 14 milioni di veicoli connessi, praticamente un terzo del parco auto circolante nella Penisola, che montano qualche tipo di tecnologia connessa, la più comune delle quali è la scatola nera, proposta ormai da praticamente tutte le compagnie assicurative. Il dato è destinato a crescere: il 70% dei veicoli immatricolati nel 2018 è dotato di sistemi di connettività con SIM o tramite Bluetooth. 

Le applicazioni IoT per gli Smart Building, che includono i sistemi di sorveglianza e per la gestione del risparmio energetico, "valgono" circa 600 milioni di euro. Il settore in più rapida crescita (+52%) è comunque quello dei dispositivi per la Smart Home, il cui acquirente principale è l'utente finale: a guidare questo sono soprattutto le vendite degli assistenti intelligenti, Amazon Echo e Google Home, che stanno diventano il centro di controllo degli ecosistemi IoT domestici.   

Il settore più restio ad abbracciare la rivoluzione del digitale e dell'IoT è quello dell'agricoltura. Se in altri paesi l'industria agricola è stata stravolta dalla trasformazione digitale, in Italia si investe ancora poco: la crescita rispetto all'anno precedente è solo del 2%, 100 milioni in totale. 

Osservatorio IoT PoliMI

"Il mercato italiano dell’Internet of Things è in pieno sviluppo - afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things - "prosegue a ritmi sostenuti la crescita del mercato in termini di valore e maturità dell’offerta, evolvono le tecnologie e si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G. Proliferano le startup e nascono nuove opportunità di mercato, ad esempio con In-Thing purchase e approcci design-driven"

"In un mercato in grande fermento diventa sempre più strategica la capacità di estrarre valore dai dati raccolti" – ha affermato Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things - "I dati possono infatti abilitare nuove opportunità di business per le imprese e permettere di integrare l’offerta con nuovi servizi a valore aggiunto. Proprio i servizi rappresentano un forte traino per il settore IoT, con il 36% del mercato: accanto a servizi ‘semplici’ e consolidati, come la gestione dei dati in cloud, affiorano alcune applicazioni più evolute, come la manutenzione predittiva dei macchinari all’interno delle fabbriche o il monitoraggio dello stato di occupazione dei singoli parcheggi in città".

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