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Lenovo è più forte dello shortage, un altro trimestre da record con fatturato e utile in forte crescita

di pubblicata il , alle 18:41 nel canale Market Lenovo è più forte dello shortage, un altro trimestre da record con fatturato e utile in forte crescita

La pressione sulla supply chain determinata dallo shortage di componenti e dalle difficoltà della logistica internazionale è forte e continuerà per tutto il 2022. Nonostante questo Lenovo registra un nuovo trimestre record e le previsioni per il prossimo anno sono molto positive

 

Il mercato della tecnologia sta vivendo un periodo, da certi punti di vista, rivoluzionario. La pandemia globale ha fatto nascere nuovi bisogni e, con tutte le difficoltà che ha comportato, anche creato nuove opportunità. Basta citare le nuove dinamiche lavorative, che hanno reso necessario avere un PC per persona in casa, per di più computer che abbiano prestazioni adeguate per gestire il lavoro personale e la comunicazione a distanza. Le stesse difficoltà imposte dalla pandemia hanno anche evidenziato quanto fosse delicato l’equilibrio raggiunto dai sistemi di produzione e logistica di tutti i settori, primo fra tutti quello della tecnologia. Queste due forze contrastanti hanno portato a uno shortage di componenti, in primis di microprocessori, e hanno allungato i tempi di trasporto. “La disponibilità (di prodotto, ndr) è la nuova currency”, ha commentato la situazione, in modo molto efficace, Emanuele Baldi, Country General Manager Lenovo, durante un incontro con la stampa per commentare i risultati trimestrali dell’azienda. 

La supply chain di Lenovo è differenziata e robusta

Cambiano le logiche con cui va affrontato il mercato, che non possono più essere legate a cogliere le opportunità all’ultimo minuto, ma devono invece essere orientate a una programmazione a lungo termine, da parte di tutti gli attori del settore. Lenovo si ritrova in una posizione privilegiata perché da sempre ha investito sulla diversificazione a livello mondiale della supply chain ed è quindi riuscita a far fronte, meglio di altri, alla situazione contingente, che si sta alla fine rivelando come un cambiamento strutturale di tutta l’economia mondiale, in cui tutti i settori sono in qualche modo correlati alla tecnologia.

Lenovo Q2 2021

La strategia e il successo di Lenovo si riverbera sui numeri del trimestre, che ha visto il fatturato mondiale salire a 17,869 miliardi di dollari, con una crescita sullo stesso trimestre dell’anno precedente del 23%. Anche l’utile netto è cresciuto sensibilmente, passando a 512 milioni di dollari, con una crescita su base annua del 65%. È ormai a regime la nuova struttura organizzativa, annunciata lo scorso febbraio e diventata operativa ad aprile, che ha portato alla creazione del Solutions and Services Group (SSG), gruppo che affianca le due divisioni “storiche” di Lenovo: Intelligent Devices Group (IDG), Infrastructure Solutions Group (ISG). Il contributo di SSG ha superato il miliardo di dollari nel trimestre, a conferma di quanto i servizi siano sempre più essenziali nel mondo IT, come è stato sottolineato durante l’ultimo Tech World in cui Lenovo ha riunito sotto il cappello di TrueScale tutte le offerte as-a-Service.

I PC Lenovo protagonisti della crescita

In ambito device, la divisione IDG ha registrato una crescita del 21% su base annua a livello mondiale ed Emanuele Baldi ci ha confermato che anche a livello EMEA i risultati del settore PC sono stati molto positivi in termini di unità vendute, fatturato e market share. Risultati incoraggianti anche in Italia, dove siamo a livelli superiori rispetto a quelli pre-pandemia, con ulteriori prospettive di crescita nel 2022 anche in funzione degli investimenti legati al PNRR. Gli smartphone Motorola, che rientrano nella divisione IDG, hanno registrato a livello mondiale il miglior trimestre di sempre e Carlo Barlocco, Executive Director Europe di Motorola, ha sottolineato come prosegua la strategia di espansione in Europa, con l’obiettivo di fare sempre più leva sulle sinergie con le altre divisioni di Lenovo. Sinergie sempre più forti anche con la divisione ISG, crescita anch’essa del 34% anno su anno e che, con un fatturato che si avvicina ai 2 miliardi di dollari, sta per raggiungere la profittabilità. In questo trimestre la componente enterprise/smb ha visto una crescita del 20%, e Alessandro de Bartolo, Country manager ISG, prevede possa ulteriormente aumentare nel 2022 supportando i clienti nei loro progetti di trasformazione digitali che vedono al centro la protezione del dato.

2 Commenti
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Andross_8706 Novembre 2021, 11:13 #1
anche grazie alla cannibalizzazione di Fujitsu, di cui detiene il 51%.
prodotti che non arrivano a parte, i cambamenti apportati ai prodotti più venduti tra le workstation ma sprattutto i desktop della serie P sembrano costruiti per rovinarsi da soli.

sinceramente non vedo il senso di distruggere un'azienda acquisita facendogli perdere valore solo per primeggiare... a quel punto era meglio venderla quando ancora aveva valore, e batterla dopo.

e per quanto il marchio lenovo sia già di per se valido, mi ha soropreso vedere che fin'ora non ha usato nemmeno un po' del know-how fujitsu dove sarebbe servito (desktop). anzi, sembra proprio che abbian messo qualcuno a distruggere pure ciò che era stato fatto di buono in fujitsu stessa.
ramses7707 Novembre 2021, 11:21 #2
Ma quale più forte dello shortage!
Sono mesi che non consegna quasi nulla a livello enterprise, per non parlare dei ricambi.
Se li chiami ti parlano del loro fantastico store online.
Poi vai a vedere e scopri che di tutta la loro gamma, se ti serve una merdosa batteria, ne hanno un solo modello, per un unico portatile, venduta manco da loro, ma da un rivenditore Irlandese a cui probabilmente ne è rimasta una in magazzino (https://www.lenovo.com/it/it/access...y-70/p/0A36303).
Passi lo shortage, ma tra computer che non si caricano, reset, spegnimenti e freeze improvvisi, non prenderò mai più Lenovo in vita mia.
(Per non parlare del fatto che è l’unica marca con un buco per il reset del computer “by design”, segno che anche loro sanno che fanno schifo).

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