Microsoft licenzia 10.000 dipendenti. Satya Nadella: decisione difficile ma necessaria
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Gennaio 2023, alle 16:45 nel canale MarketMicrosoft ha annunciato che ridurrà il numero di dipendenti di 10 mila unità entro la fine del terzo trimestre fiscale 2023. Si tratta di un taglio inferiore al 5% della forza lavoro globale, necessario a detta del CEO per affrontare le nuove condizioni macroeconomiche e rivedere il focus della società.
Microsoft ha reso noto che taglierà 10.000 dipendenti in modo da rispondere alle mutate condizioni macroeconomiche e alle nuove necessità dei consumatori che, dopo la corsa agli acquisti nel periodo della pandemia, stanno ora "ottimizzano la loro spesa digitale per fare di più con meno". In un post sul proprio sito, il CEO della società Satya Nadella ha spiegato che la riduzione della forza lavoro si concretizzerà entro la fine del terzo trimestre fiscale 2023, ovvero entro fine marzo.
Numeri alla mano, il taglio è inferiore al 5% rispetto all'intera forza lavoro della casa di Redmond, pari a circa 220 mila persone. Alcune comunicazioni di licenziamento sono partite già oggi. "È importante sottolineare che mentre stiamo eliminando ruoli in alcune aree, continueremo ad assumere in aree strategiche chiave", ha spiegato Satya Nadella. "Sappiamo che questo è un momento difficile per ogni persona coinvolta. Il gruppo dirigente e io ci impegniamo a farlo nel modo più ponderato e trasparente possibile mentre percorriamo questa strada", ha aggiunto.
Secondo Nadella, queste scelte difficili sono purtroppo necessarie e non sono certo una novità nei 47 anni di storia di Microsoft. Anche così la società fondata da Bill Gates e Paul Allen è rimasta al centro di un settore che "non perdona chi non si adatta ai cambi di piattaforma".
A fronte delle misure annunciate, il bilancio del secondo trimestre registrerà un impatto pari a 1,2 miliardi di dollari in costi legati ai licenziamenti e altre azioni che riguarderanno il "portfolio hardware" e una riduzione degli uffici per creare "una maggiore densità nei nostri spazi di lavoro".
"Tratteremo le nostre persone con dignità e rispetto e agiremo in modo trasparente. […] Ci impegniamo a garantire a tutti coloro i cui ruoli vengono eliminati il nostro pieno supporto durante questa transizione. I dipendenti che hanno diritto a benefit negli Stati Uniti riceveranno una serie di vantaggi, tra cui un'indennità di licenziamento superiore al mercato, copertura sanitaria continua per sei mesi, maturazione continua di premi azionari per sei mesi, servizi di transizione professionale e preavviso di 60 giorni prima della cessazione, indipendentemente se tale avviso sia legalmente richiesto. I vantaggi per i dipendenti al di fuori degli Stati Uniti si allineeranno alle leggi sul lavoro di ciascun paese", si legge nel post.
Microsoft è solo l'ultima ad aver annunciato tagli al personale nell'industria hi-tech: recentemente Salesforce ha ridotto la forza lavoro del 10%, lasciando a casa 7000 dipendenti, mentre Amazon è nel mezzo di una riduzione dell'organico di ben 18 mila unità.
66 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoecco perchè prima o poi andrà tutto a puttane!
Si parla di integrazione tra diverse (?) persone, ma se neanche riusciamo a toglierci un po' del MOLTO che abbiamo in favore di chi non ha nulla o poco più, come si può pensare che "i ricchi piangano"? Non fraintendetemi, giusto che chi crea un'azienda, ha delle qualità e raggiunge dei risultati pregevoli, debba ricevere la fetta più grande, d'altronde l'azienda è sua. Ma non necessariamente a scapito di chi ha dato la propria forza lavoro per fare di quella persona, una persona di successo. E poi, se produci e non in molti si possono permettere di comprare, come diventi "ricco"? Che fai, a quel punto, aumenti i prezzi? Licenzi? Così, questo cane che si morde la coda, presto o tardi la coda la finirà. Il capitalismo è fallace sin dalle sue radici. E molti di noi si sono lasciati convincere che fosse invece un ottimo sistema. Addirittura molti di noi hanno abolito mentalmente la lotta di classe, vero volano di progresso, perché, di volta in volta, tra un diritto in meno ed una regoletta in più, gli strumenti per autodeterminarci in quanto individui, ce li hanno spuntati o resi innocui.
Non è questo il punto, sicuramente queste persone non avranno fatica a trovare un altro posto, come quelli di Twitter, ma per 10.000 di loro che verrà reimpiegato in altre aziende ci saranno 10.000 persone che avrebbero potuto lavorare in quelle stesse aziende e che non troveranno lavoro
Si parla di integrazione tra diverse (?) persone, ma se neanche riusciamo a toglierci un po' del MOLTO che abbiamo in favore di chi non ha nulla o poco più, come si può pensare che "i ricchi piangano"? Non fraintendetemi, giusto che chi crea un'azienda, ha delle qualità e raggiunge dei risultati pregevoli, debba ricevere la fetta più grande, d'altronde l'azienda è sua. Ma non necessariamente a scapito di chi ha dato la propria forza lavoro per fare di quella persona, una persona di successo. E poi, se produci e non in molti si possono permettere di comprare, come diventi "ricco"? Che fai, a quel punto, aumenti i prezzi? Licenzi? Così, questo cane che si morde la coda, presto o tardi la coda la finirà. Il capitalismo è fallace sin dalle sue radici. E molti di noi si sono lasciati convincere che fosse invece un ottimo sistema. Addirittura molti di noi hanno abolito mentalmente la lotta di classe, vero volano di progresso, perché, di volta in volta, tra un diritto in meno ed una regoletta in più, gli strumenti per autodeterminarci in quanto individui, ce li hanno spuntati o resi innocui.
per fortuna c'è ancora chi apre bocca per dire cose sensate, da incorniciare
Questo post fotografa la situazione italiana ed il perché sia un paese tecnicamente fallito
Un sentito ringraziamento per postare robe del genere, mi conferma ogni giorno quanto bene abbia fatto a non essere lì
Si parla di integrazione tra diverse (?) persone, ma se neanche riusciamo a toglierci un po' del MOLTO che abbiamo in favore di chi non ha nulla o poco più, come si può pensare che "i ricchi piangano"? Non fraintendetemi, giusto che chi crea un'azienda, ha delle qualità e raggiunge dei risultati pregevoli, debba ricevere la fetta più grande, d'altronde l'azienda è sua. Ma non necessariamente a scapito di chi ha dato la propria forza lavoro per fare di quella persona, una persona di successo. E poi, se produci e non in molti si possono permettere di comprare, come diventi "ricco"? Che fai, a quel punto, aumenti i prezzi? Licenzi? Così, questo cane che si morde la coda, presto o tardi la coda la finirà. Il capitalismo è fallace sin dalle sue radici. E molti di noi si sono lasciati convincere che fosse invece un ottimo sistema. Addirittura molti di noi hanno abolito mentalmente la lotta di classe, vero volano di progresso, perché, di volta in volta, tra un diritto in meno ed una regoletta in più, gli strumenti per autodeterminarci in quanto individui, ce li hanno spuntati o resi innocui.
Facendo un ragionamento al contrario, si legge chiaramente COMUNISMO.
Guardi, che esistono ancora delle realtà di quel tipo (Korea del nord, qualche stato del Sudamerica). Nessuno le vietata di andare in quei paradisi terrestri.
Ma forse gli USA non sono l'Italia.
E forse le aziende si devono adeguare alle regole del posto in cui operano.
E se le regole sono sbagliate, o non vengono fatte rispettare è un'altro paio di maniche...
Un sentito ringraziamento per postare robe del genere, mi conferma ogni giorno quanto bene abbia fatto a non essere lì
Che imbarazzo gli italiani... Del resto non si arriva a questi punti se avessimo un etica del lavoro e un rispetto del prossimo diversi.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".