Nokia, cambio al vertice: il CEO Rajeev Suri lascia il posto a Pekka Lundmark

Nokia, cambio al vertice: il CEO Rajeev Suri lascia il posto a Pekka Lundmark

La transizione sarà dolce e Lundmark entrerà nel suo nuovo ruolo a partire dall'1 settembre 2020. Durante la guida di Suri le azioni hanno perso più di un terzo del loro valore

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Market
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Rajeev Suri, CEO di Nokia, ha deciso di lasciare la propria carica dopo aver guidato la società finlandese per oltre 5 anni. A prendere il suo posto sarà Pekka Lundmark, Presidente e CEO uscente di Fortum, una società che opera nel mercato energetico dei Paesi Nordici.

"Dopo 25 anni in Nokia voglio fare qualcosa di differente" ha dichiarato Suri, il quale si è impegnato a collaborare con l'azienda per assicurare una transizione senza intoppi. Le sue responsabilità termineranno il 31 agosto, e fino all'inizio del prossimo anno egli continuerà a partecipare al consiglio di amministrazione di Nokia. Lundmark raccoglierà la carica l'1 settembre dell'anno in corso.


Rajeev Suri, CEO uscente di Nokia

"Nokia farà sempre parte di me e voglio ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato nel corso degli anni che hanno aiutato a rendere Nokia un posto migliore e hanno aiutato me a diventare un leader migliore. Lascio la compagnia con la convinzione che all'orizzonte vi sia il ritorno a migliori prestazioni e con l'orgoglio per ciò che ho raggiunto nel corso del tempo. Pekka è una scelta eccellente per Nokia. Non vedo l'ora di lavorare con lui per un passaggio dolce e gli auguro il miglior successo nel suo nuovo ruolo" ha affermato Suri.

Rajeev Suri lascia Nokia dopo un anno tumultuoso

Lo scorso anno la divisione Technologies della società, che gestisce il catalogo brevetti, ha registrato una crescita del 3% in termini di utile operativo, ma una flessione dell'1% per quanto riguarda le vendite. Durante il mandato di Suri le azioni di Nokia hanno perso oltre un terzo del loro valore. Le previsioni per il 2020 sono state ridimensionate e la società ha inoltre sospeso il pagamento dei dividendi. Sebbene la decisione di Suri appare come volontaria, almeno stando alle sue dichiarazioni, è pur vero che nell'ultimo periodo la società aveva avviato alcune valutazioni per esplorare alternative strategiche proprio per cercare di rimettere le attività sui giusti binari. E tra le possibili operazioni strategiche è circolata anche una speculazione indicante una fusione tra Nokia ed Ericsson che tuttavia troverebbe più di qualche ostacolo in sede antitrust e per questo abbastanza improbabile.

Il focus è 5G, come Ericsson e Huawei

Le prospettive sul futuro della società sono però state positivamente condizionate nelle scorse settimane, quando il procuratore generale degli USA, William Barr, ha spinto il Paese e gli alleati a considerare la possibilità di investire in Nokia ed Ericsson per contrastare il dominio di Huawei nel mercato delle tecnologie 5G.


Pekka Lundmark, futuro CEO di Nokia

Nokia, proprio come Ericsson e Huawei, si è concentrata in maniera particolare negli ultimi anni a costruire un catalogo di tecnologie e prodotti per le reti 5G. Alcuni analisti hanno tuttavia osservato che la decisione di acquisire Alcatel-Lucent - operazione avvenuta nel 2015 per 16,6 miliardi di dollari - ha rappresentato una distrazione e che altrimenti la società avrebbe avuto tutte le carte in regola per diventare leader di mercato per prodotti e tecnologie 5G.

"Insieme possiamo creare valore per gli azionisti mantenendo fede alla missione di Nokia di creare la tecnologia per connettere il mondo. Sono fiducioso sul fatto che la compagnia sia ben posizionata per l'era 5G ed è mio obiettivo assicurare di rispondere agli impiegni verso i clienti, gli impiegati, gli azionisti e tutte le parti interessate" sono state le parole di Lundmark.

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