Sun spinge per gli SSD in sistemi server
di Paolo Corsini pubblicata il 16 Marzo 2009, alle 15:25 nel canale Device
Sun propone su numerose proprie soluzioni server tecnologia solid state disk, in abbinamento ad un file system ottimizzato e a un tool di analisi
Sempre più aziende guardano con attenzione alla diffusione delle soluzioni solid state disk (SSD) anche in ambito professionale; un esempio diretto proviene dall'americana Sun, che ha scelto di fornire questa tecnologia come opzione di storage per alcune linee di server.
L'iniziativa interessa per il momento le soluzioni Sun delle famiglie x64 e chip multi-threaded (CMT), sia in configurazione rack che blade. L'offerta del produttore americano prevede scontistiche sulle quantità, oltre ad alcune opzioni di test della tecnologia da parte dei clienti per un periodo di tempo predefinito.
Sun non si è tuttavia spinta alla sola fornitura dell'hardware: è stato sviluppato un file system, Solaris ZFS, specificamente ottimizzato per l'utilizzo con tecnologia SSD. Accanto a questo il software Sun Flash Analyzer permette di verificare se le applicazioni che vengono eseguite sul server possano beneficiare in modo diretto dell'utilizzo di tecnologia SSD.
Sun Flash Analyzer è attualmente proposto in versioni per sistemi operativi Solaris 10, Windows e Linux. Oltre ad analizzare come le applicazioni interagiscano con il sottosistema storage, questo software fornisce alcuni diretti suggerimenti su come poter configurare al meglio il sistema così da incrementarne le prestazioni velocistiche complessive.
I benefici della tecnologia SSD sono attualmente ben noti: le unità SSD possono vantare tempi di accesso nettamente inferiori a quelli di tradizionali dischi con piatti. Passando a tecnologia SSD si ottengono inoltre benefici in termini di riduzione del consumo, a scapito tuttavia del costo che è complessivamente ben più alto di tradizionali meccaniche SAS anche senza tenere in considerazione la mediamente superiore capienza di queste ultime.
Per questo motivo Sun suggerisce di utilizzare un approccio di tipo bilanciato, nel quale tradizionali unità a piatti magnetici vengano abbinate a dispositivi SSD per quegli ambiti di utilizzo nei quali il tipo di elaborazione beneficia, in termini prestazionali, della più recente tecnologia solid state disk.
9 Commenti
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In effetti quel FS esiste da un pezzo anche se immagino abbiano apportato delle modifiche per i SSD.
Quoto per la boiata pazzesca.
Però fortunatamente i tecnici non si sono rincretiniti, immagino si tratti dei soliti commerciali, che la sparano grossa per cercare di cavalcare (oppure stimolare) la domanda di soluzioni SSD.
Speriamo si sviluppino soluzioni SSD affidabili ed economiche (ad es. a partire dai portatili per poi trasferirsi ai desktop) in tempi brevi.
Anche NTFS, quello che monta Vista non è lo stesso che monta XP.
Anche NTFS, quello che monta Vista non è lo stesso che monta XP.
È senz'altro una feature aggiunta di recente a ZFS, ma la news era parecchio ambigua.
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