La visione di Cisco per il futuro: l'IA è la nuova Internet, mentre è in arrivo l'Internet of Agents
di Riccardo Robecchi pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 17:01 nel canale IA business
L'intelligenza artificiale sarà dirompente come lo è stata Internet vent'anni fa e bisogna prepararsi a una Internet fatta di agenti d'IA. Questa è la visione di Cisco, che ha incontrato la stampa a Milano per parlare delle ultime novità
In un evento riservato alla stampa a Milano, Cisco ha presentato anche sul mercato italiano le ultime novità introdotte alla conferenza Cisco Live, in corso a Las Vegas. Il focus delle novità è sull'intelligenza artificiale, sia come utente della rete, sia come parte di essa. All'evento milanese Cisco ha altresì annunciato la collaborazione con Domyn per proporre soluzioni d'IA sovrana e sicura.
L'IA è la nuova Internet, e si va verso Internet per l'IA
Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia, apre il suo intervento paragonando l'impatto che l'intelligenza artificiale sta avendo e avrà sulla nostra società a quello di Internet tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000. Ciò è vero in particolare per via dell'avvento della cosiddetta "IA agentica", dove "agentica" è un termine preso in prestito dalla psicologia e significa "autonoma, in grado di agire e prendere decisioni autonomamente". Manghi si spinge fino a parlare di "Internet of agents", in cui la Rete si evolverà per far spazio al sempre crescente numero di agenti d'IA.
Le novità presentate da Cisco vanno tutte in questa direzione. L'azienda ha infatti annunciato nuovi dispositivi (switch, router, gateway, access point Wi-Fi 7 per grandi spazi, e dispositivi d'integrazione con le reti OT) che da un lato vanno a creare reti per l'IA, dall'altro usano l'IA per gestire meglio le reti. Cisco ha addestrato un modello proprietario, chiamato Cisco Deep Network, che è pensato specificamente per risolvere i problemi sulle reti e si evolve mano a mano che riceve nuove informazioni dai sistemi di telemetria sui dispositivi.
I nuovi dispositivi integrano inoltre al loro interno i processori Cisco Silicon One, nei modelli A100 e K100; si tratta di una novità significativa perché tali processori, progettati specificamente da Cisco per gestire le operazioni collegate alle reti e non basati su un'architettura pre-esistente come ARM o MIPS, offrirebbero significativi risparmi energetici e miglioramenti prestazionali rispetto alle controparti generiche.
Un'importante novità dei nuovi dispositivi è anche il fatto che offrono l'accelerazione hardware per i nuovi cifrari post-quantistici e sono pertanto in grado di rendere sicura la trasmissione di informazioni anche rispetto all'attacco da parte di computer quantistici (che, al momento attuale, sono solo ipotetici). Enrico Mercadante, VP Sales EMEA, ci ha confermato che saranno disponibili aggiornamenti per portare tali funzionalità anche sui modelli esistenti, ma che sarà necessario valutare caso per caso per via di restrizioni date dalla potenza di calcolo di ciascun dispositivo.
Continuando sul fronte dell'IA per le reti, Cisco AI Canvas è un'applicazione d'intelligenza artificiale generativa che consente di accedere a un cruscotto personalizzato e creato in tempo reale dall'IA con i dati richiesti dagli amministratori di rete. In questo modo Cisco punta a semplificare l'individuazione e la risoluzione di problemi.
"Il networking è l’infrastruttura critica per l’era dell’IA", ha dichiarato Enrico Mercadante. "Dobbiamo costruire architetture multi-cloud, multi-modello, multi-agente che permettano agli agenti e a noi di operare dentro e fuori datacenter e infrastrutture realizzate da aziende diverse: servono reti ultraveloci, a bassissima latenza e molto efficienti dal punto di vista energetico. In questo contesto, la sicurezza rappresenta una nuova sfida, senza precedenti."
Cisco e Domyn insieme per l'IA sovrana
Domyn è il nuovo nome di iGenius, startup italiana (nonché unicorno) che sta sviluppando un'intelligenza artificiale che punta a soddisfare le esigenze proprio del mercato italiano con modelli pensati specificamente per l'Italia e in grado di cogliere le sfumature linguistiche e culturali del nostro Paese (e non solo). L'azienda punta molto sull'idea di un'IA sovrana, a livello sia di singola azienda sia di Paese, e proprio questa visione l'ha allineata con Cisco, con la quale è stato stretto un accordo di collaborazione per unire le forze, in particolare negli ambiti fortemente regolamentati come finanza, servizi bancari, sanità, difesa e infrastrutture critiche.
Uljan Sharka, fondatore e CEO di Domyn, ha commentato durante l'evento per la stampa: "di fatto l'Europa sta entrando in una nuova fase di Rinascimento digitale in cui l'intelligenza artificiale spingerà non solo l'accelerazione economica della nostra regione, ma specialmente definirà anche il futuro. Parlo del fatto che l'intelligenza artificiale diventerà il futuro della proprietà intellettuale che oggi è al centro e al cuore del sistema economico della società moderna, delle democrazie di cui tanto oggi ci vantiamo nel mondo e delle grandi conquiste che abbiamo fatto nella nostra cultura, per cui questa partnership cerca di unire dei valori che sono molto allineati. Valori che puntano a democratizzare l'intelligenza artificiale con l'obiettivo di decentralizzare il potere nelle mani delle imprese e dei Paesi che tengono a poterla utilizzare in modo sovrano, in modo sicuro e in modo che non solo diventi uno strumento di accelerazione economica, ma che possa anche diventare un elemento strategico per il futuro appunto delle nazioni."
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