ARM e la strada che porta ai 64-bit
di Alessandro Bordin pubblicata il 10 Febbraio 2011, alle 14:37 nel canale Private CloudDa una recente conferenza emergono le posizioni di ARM, per voce del CEO Warren East, in merito alle architetture a 64bit
Si è parlato recentemente dell'intenzione, da parte di ARM, di entrare nel campo dei processori per server, come abbiamo avuto modo di scrivere sulle nostre pagine. Fra le intenzioni dell'azienda vi sarebbe quella di erodere la quota di mercato di Intel nel mercato delle soluzioni server, sebbene non prima del 2014. Risulta quindi del tutto ipotizzabile la progettazione di una nuova architettura da parte di ARM per questo nuovo settore di mercato, sebbene manchi ogni tipo di dettaglio.
Rimane ad oggi da capire quale sarà la strada che ARM intenderà percorrere, anche in considerazione del fatto che il know-how dell'azienda è fortemente incentrato su sistemi SoC, System on Chip, architetture che solitamente non vengono scelte per sistemi server. Emerge anche una domanda, posta di recente a Warren East, riguardante il supporto alle istruzioni a 64 bit, punto di forte interesse in considerazione dell'ipotetica entrata nel settore enterprise.
La risposta del CEO di ARM è per certi versi chiarificatrice su almeno parte delle intenzioni future dell'azienda. ARM non ritiene che il supporto al 64bit sia fondamentale, almeno a breve, sottolineando come non tutti gli scenari enterprise ne richiedano il supporto. Si pensi ad esempio ai web server o alle macchine per l'universo Cloud, dove i task a 32bit sono di gran lunga i più diffusi.
Ci sarà sicuramente un momento in cui ARM penserà al passaggio ai 64bit, continua a spiegare Warren East, ma non risulta certo una priorità poiché c'è spazio nel settore anche per i 32bit, riassumendo in buona sostanza le dichiarazioni fatte. Si fa strada quindi l'idea di un'architettura non certo di vertice in termini prestazionali e di caratteristiche tecniche, quanto finalizzata a soddisfare esigenze sempre in ambito enterprise, ma limitata a certi ambiti. Per chi volesse approfondire, rimandiamo la lettura della pagina dedicata da Hexus all'argomento.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoguarda che anche con 32bit potevi usare piu di 4 gb di ram è.... era solo un problema di Windows nelle versioni home ad avere questa limitazione;
perchè gia all'epoca di windows 2000 e 2003 per server erano a 32 bit ma supportavano piu di 4 Gb di ram
http://www.microsoft.com/whdc/syste...pae/paemem.mspx
si, per ogni singolo processo puoi sfruttare più di 2gb di ram..
i vantaggi vanno oltre perche i 64bit sul x86 sono nati con un nuovo set di istruzioni che vanno a sostiruire le precedenti x86 ormai obsolete avente decenni sulle spalle.
Un altro vantaggio dei 64bit è quello di avere questa dimensione non solo nell'indirizzamento verso la memoria ma anche i registri sono di questa grandezza, su un arm questo per ora sarebbe solo uno svantaggio visto gli ambiti di utilizzo e il maggior consumo che darebbe.
perchè gia all'epoca di windows 2000 e 2003 per server erano a 32 bit ma supportavano piu di 4 Gb di ram
http://www.microsoft.com/whdc/syste...pae/paemem.mspx
non è un problema di windows è un limiet tecnico dei 32bit che sono appunto da 0 fino a 4294967295 e non è certo una qeustione di windows o altro ma semplicemente una qeustione matematica. Tutti gli altri sistemi operativi hanno gli stessi limiti.
Superare i 4GB con il pae è una cosa completamente diversa perche anche se puoi farlo di fatto perdi in performance e flessibilità del sistema di indirizzamento. Insomma si usava prima che esistessero i 64bit ma solo perche non esisteva alternativa, usare questo sistema oggi è assurdo.
Un'esempio stupido potrebbe essere quello di pensare ad una ruota di un'auto di 32 cm di diametro a quanto deve girare per fare in fretta un Kilometro, se ne prendi una di diametro 64 cm a parità di giri avrà fatto molta più strada. Fantasiosamente potresti pensare così alla differenza tra 32 e 64 bit
Con il passaggio ai 64bit è possibile anche definire in modo "pulito" un nuovo set di istruzioni standard che aiuta ad avere prestazioni migliori.
Quelli di ARM Ltd. sono riusciti a rinnovare il set d'istruzioni degli ARM a 32bit "sfruttando gli opcode non utilizzati"; ripartendo da zero per la modalita a 64bit potrebbero fare molto di più, senza cadere nell'errore di modifiche troppo radicali potrebbero "ricompattare" il set d'istruzioni ecc. ecc. in modo da sfruttare meglio le cache dati ed istruzioni ed avere una logica di esecuzione più veloce a parità di tecnologia disponibile.
Poi se si parla di sistemi "grossi", poter accedere linearmente a più di 4GB (senza dover far ricorso a funzioni particolari del S.O. ad ogni accesso a dati "grossi" permette di avere prestazioni migliori e di scrivere codice più semplice che gira su qualsiasi altro sistema a 64bit.
Con gli x86 già a 64bit (e con parecchio codice C/C++ già scritto per essi) se ARM cerca di fargli concorrenza con cpu a 32bit al di sopra della fascia bassa del settore dei server, quelli di intel avranno gioco facile a far notare che per varie applicazioni bisognerà mettere mano pesantemente ai sorgenti e non semplicemente ricompilare (con tutti i costi aggiuntivi che comporta la cosa).
ARM e' comunque RISC< quindi tutte le istruzioni sarebbero a 64 buit, comprese la NOP
x86 da questo punto di vista e' piu' compatto, producendo un codice di dimensione minore (pagando da altre parti, causa vecchiaia dell'ISA).
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