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Intel e supporto a x86-64: alcuni possibili scenari

di pubblicata il , alle 09:17 nel canale Private Cloud Intel e supporto a x86-64: alcuni possibili scenari

Il notevole intresse da parte degli sviluppatori e dei clienti che stanno raccogliendo i processori AMD64 potrebbe spingere Intel a integrare estensioni a 64bit nelle proprie cpu

 
84 Commenti
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Gio&GIO31 Dicembre 2003, 14:57 #81

Ma chi siete?

Ragazzi ........... capire quello che scrivete è davvero difficile!!!
Venite forse da un'altro pianeta ............
Scherzi a parte è interessante assistere ad un dibattito (scritto) tra utenti evidentemente competenti!!!
Ciao a tutti e felice anno nuovo!!!!!!


Gio&Gio
cdimauro01 Gennaio 2004, 07:53 #82
Originariamente inviato da xtg
Per quel poco che ho capito, sevono soprattutto per algo crittografici, possibilmente eseguiti in real-time.

Sbagli: per questo tipo di algoritmi servono di più registri più ampi (64, 128 e più bit), non una quantità maggiore di registri (diciamo in misura minore).
Più registri servono, ad esempio, per il parsing di linguaggi molto complessi, come il Perl.
Infatti intendevo che più di così non si può chiedere...

Beh, i margini di miglioramento ci sono sempre, semplicemente non pensiamo che possano esistere compilatori, anche in un lontano futuro, che possano generare codice ottimizzato.
Se partiamo dal presupposto che la decodifica abbia lo stesso "costo" posso essere d'accordo con te.

Considera che il "costo" della decodifica viene "spalmato" sui primi stadi di pipeline, per cui l'overhead introdotto da questa prima fase ormai è decisamente contenuto rispetto al passato. Difatti se guardi gli x86, abbiamo processori da 10 (Athlon), 12 (AMD64) e 20+ (P4) stadi di pipeline: rispetto al passato sono veramente molti, e in futuro assisteremo a ulteriori aumenti. Inoltre anche RISC sono ormai orientati verso quest'approccio: vedi Power4 e G5 di IBM, che addirittura presentano anche più stadi di pipeline del P4 (fino a 26!), e suddividono le istruzioni in una o più microistruzioni "ancora più RISC".
Insomma, mi sembra che l'approccio a lunghezza variabile non sia più penalizzante, ma al contrario sia diventato un punto di forza.
Però secondo me le dimensioni del codice sono meno critiche rispetto ad una volta.

Lo sono comunque se consideri che la dimensione della cache codice L1 non è elevata.
Per questo adesso vedo più interesse per le architetture vliw.

Sono interessanti perché sono più semplici da implementare.
Inoltre considera che avere istruzioni a lung fissa ti permette di sapere in anticipo dov'è la prossima istruzione (a meno di salti, ovvio): questo è un grande vantaggio per architetture in grado di "macinare" molte istruzioni per ciclo (magari per i futuri processori multicore ).

Lo puoi comunque fare anche con istruzioni a lunghezza variabile nella fase di pre-decodifica delle istruzioni, come ho già riportato. Addirittura gli Athlon e AMD64 conservano nella cache L1 e L2 delle informazioni aggiuntive per conoscere queste informazioni.
cdimauro01 Gennaio 2004, 07:57 #83
Originariamente inviato da cionci
Intendevo "pezzi" proprio nel senso che è raro scrivere un programma intero in assembly...in qualsiasi architettura...

Dipende anche dal tipo di architettura. Ai tempi dell'Amiga i programmi li facevo sempre in assembly Motorola 680x0 (a parte alcuni programmi per la scuola o università: dal comando "DOS", all'editor a oggetti (per sprite, tile, mappe, ecc.) dotato di GUI, fino all'emulatore 80186 a cui stavo lavorando; per non parlare dei giochi...
cdimauro01 Gennaio 2004, 07:57 #84
Originariamente inviato da ilmanu
se intel utilizzasse le stesse istruzioni introdotte da amd non si risolverebbero tutti i problemi?

Sicuramente. E avremmo di nuovo una sana concorrenza...

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