Le memorie Optane DC Persistent Memory la tecnologia 3D Xpoint incontra i moduli Dimm
di Paolo Corsini pubblicata il 31 Maggio 2018, alle 10:41 nel canale Private CloudCon le memorie Optane DC Persistent Memory Intel propone un utilizzo alternativo della tecnologia 3D Xpoint: memoria di sistema di elevatissima capacità per gli impieghi più gravosi nei datacenter
Intel ha annunciato la memoria Optane DC Persistent Memory, una soluzione di memoria DIMM bqasata su tecnologia 3D Xpoint destinata a venir utilizzata in sistemi server a più elevate prestazioni. Queste memorie verranno proposte in versioni dalla capacità massima sino a 512 Gbytes, un dato 4 volte superiori ai 128 Gbytes che tipicamente sono il massimo attualmente utilizzabile con moduli Dimm DDR4.
Grazie all'utilizzo di queste memorie Intel offre la possibilità di configurare server dotati al proprio interno sino a 3 TBytes di memoria di sistema di tipo non volatile, ideale per tutte quelle applicazioni cosiddette in memory che dipendono fortemente dall'accesso dei dati direttamente dalla memoria di sistema e non attraverso lo storage locale.
Le memorie Optane DC Persistent Memory sono state annunciate da Intel e a questo momento solo disponibili in sampling; per la fine dell'anno verranno fornite ad un numero limitato di partner selezionati, mentre sarà da inizio 2019 che queste proposte verranno commercializzati nei tradizionali canali.
Vista l'architettura delle memorie 3D XPoint è ipotizzabile che i moduli Optane DC Persistent Memory operino con una latenza superiore a quella delle memorie DDR4 tradizionali, per quanto inferiore a quanto registrabile servendosi di soluzioni SSD Optane basate su interfaccia PCI Express. Intel non ha fornito informazioni specifiche a riguardo, rimarcando come i benefici della Optane DC Persistent Memory siano quelli di offrire una capacità di archiviazione nella memoria di sistema che è ben superiore a quella tipica ottenibile con memorie DDR4.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn server è sempre acceso.. e la memoria ram sempre attiva. Che vantaggio ho ad usare moduli non volatili?
Mi sembra più pratico averli su un notebbok che posso spegnere a botta secca per poi riaccenderlo e ritrovare esattamente la situazione che ho lasciato.
..o no?
Del resto la cosa era ipotizzabile, le latenze sono ancora troppo alte per sostituire definitivamente le RAM, anche in scenari particolarmente vantaggiosi per queste memorie.
Piuttosto mi chiedo quali siano nel contesto illustrato i vantaggi dell'uso di memoria non volatile, tenendo conto che i dati mi sembra vengano mossi una certa frequenza.
Un server è sempre acceso.. e la memoria ram sempre attiva. Che vantaggio ho ad usare moduli non volatili?
Mi sembra più pratico averli su un notebbok che posso spegnere a botta secca per poi riaccenderlo e ritrovare esattamente la situazione che ho lasciato.
..o no?
Ci sono server che hanno bisogno di tanta ram, questo tipo di memoria offre 512GB per dimm mentre lo standard DDR4 permette dimm fino a 128GB. Quindi 4 volte più memoria occupando lo stesso numero di slot.
Ok. Ma si parla solo della questione capienza.
Se ci fossero DDR4 con pari capienza non si porrebbe la questione.
Cioè.. ad un server di fatto il fatto che siano non volatili non ha nessun interesse.
Certo anche io, come accennavo prima, vorrei capire se e come il fatto che siano non volatili possa incidere.
poi ricordiamoci che una CPU classe enterprise può collegare fino a 8 canali dramm.
io le vedo molto promettenti sugli ibridi X86/FPGA Intel in fatto d'inferenza su una manciata di algoritmi... con quella disponibilità di spazio a quella velocità ci si possono fare tante, ma tante cose!
poi ricordiamoci che una CPU classe enterprise può collegare fino a 8 canali dramm.
io le vedo molto promettenti sugli ibridi X86/FPGA Intel in fatto d'inferenza su una manciata di algoritmi... con quella disponibilità di spazio a quella velocità ci si possono fare tante, ma tante cose!
Ah ecco, questo è un aspetto che può fare la differenza.. e nello specifico in ambito server.
Ci si troverebbe sul medesimo canale oltre alla normale ram anche un tot di giga di disco fisso ultra veloce.
https://venturebeat.com/2017/05/16/...er-the-machine/
Che a quello che ho capito si discosterebbe dal paradigma di calcolo convenzionale per massimizzare il number crunching nei problemi di big data analysis. In particolare questo computer avrebbe solo un tipo di memoria estesa e condivisa.
Da quello che si legge programmano di mettere in piedi una bella bestia.
La memoria, che deve essere per l'appunto capiente, persistente e veloce, fino ad oggi era il tassello mancante.
Si ricordo articoli di qualche anno fa..
Progetto direi mooooooolto ambizioso. Stiamo a vedere ma onestamente ci credo pochino.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".