Da IBM nuove funzionalità di sicurezza che fanno leva sull'intelligenza artificiale
di Alberto Falchi pubblicata il 14 Marzo 2024, alle 12:31 nel canale SecurityIBM ha sviluppato nuove funzionalità avanzate di Ransonware Threat Detection che sfruttano l'intelligenza artificiale per potenziare la difesa dalle minacce informatiche. Sono integrate nei nuovi FlashCore Module, disponibili nei sistemi storage FlashSystem
La rapida adozione di architetture di cloud ibrido e multicloud sta rendendo sempre più complesso vigilare sulla sicurezza delle infrastrutture informatiche. Aumenta la superficie di attacco e, di conseguenza, il numero di segnalazioni inviate dai sistemi di sicurezza. Per questo motivo, sempre più aziende attive nel ramo della cybersecurity stanno potenziando le loro soluzioni per la sicurezza informatica integrando al loro interno algoritmi di intelligenza artificiale. Fra queste IBM, che ha sviluppato nuove funzionalità di Ransonware Threat Detection (RTD) e le ha integrate nei nuovi FlashCore Module (FCM4) disponibili nei sistemi storage FlashSystem.
Non è l'unica novità del colosso IT in ambito cybersecurity: l'azienda ha potenziato anche la suite IBM Storage Defender.
Tutti i dati sotto controllo
I sistemi IBM FlashSystem sono progettati per analizzare tutti i dati in transito sull'infrastruttura, e lo fanno senza penalizzare le prestazioni del sistema. Le nuove funzionalità di IA integrate nella soluzioni sono in grado di rilevare in tempo reale l'eventuale corruzione dei dati o altre anomalie che potrebbero essere gli indizi di un incidente informatico, per esempio un attacco di tipo ransomware. In caso di problemi, il sistema provvede a ripristinare i dati originali recuperandoli da copie immutabili. La tecnologia FCM4 nei nuovi array FlashSystem è progettata per raccogliere e riassumere in tempo reale statistiche dettagliate su ogni I/O.
Riconoscere le minacce con IBM Storage Defender
IBM Storage Defender è una soluzione che nasce per difendere gli ambienti IT ibridi, garantendo la sicurezza di applicazioni, database, carichi di lavoro SaaS e container. Il software è stato aggiornato con nuovi sensori basati sull'IA, che migliorano la precisione nel rilevamento di ransomware e altre minacce informatiche. È progettato per integrarsi con le atre soluzioni dei portafogli IBM Storage e IBM Security, fra cui IBM QRadar, IBM Guardium, IBM FlashSystem, IBM Storage Scale, IBM Storage Ceph e IBM Fusion. Non solo: Defender si integra con Cohesity e con altre piattaforme di dati di terze parti.
Sebbene IBM Storage Defender e FlashSystem possano funzionare autonomamente, IBM suggerisce di combinarle per alzare ulteriormente il livello di protezione. Per fare un esempio pratico, gli storage administrator possono ora creare gruppi di protezione che includono volumi specifici e di cui viene automaticamente eseguito il backup in base ai criteri definiti dall'utente. Le copie immutabili dei dati, nella fase di recupero da un attacco informatico, possono ora essere ripristinate o recuperate in diverse ambienti. E possono essere anche replicate su un altro cluster IBM Storage Defender per un ulteriore livello di protezione.
"Le organizzazioni devono adottare un approccio di ‘difesa in profondità’ contro i ransomware e altri attacchi informatici, soprattutto perché i malware diventano sempre più sofisticati", ha dichiarato Dave Pearson, Research VP, Infrastructure, IDC. "L'infrastruttura di storage è un altro livello in cui la cyber resilience può essere migliorata e IBM ha sviluppato il nuovo FlashCore Module 4 con funzionalità basate sull'AI, progettate per velocizzare il rilevamento dei ransomware, ridurne la diffusione e l'impatto e accelerare il ripristino".
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