Enel OpEn Fiber lanciato: fibra ottica FTTH in 224 città italiane
La società energetica ha presentato il suo piano per realizzare, insieme ad Enel OpEn Fiber, una nuova infrastruttura di rete FTTH in 224 città italiane. L'investimento sarà complessivamente di oltre 2 miliardi di euro
di Nino Grasso pubblicata il 23 Marzo 2016, alle 16:41 nel canale TLC e Mobile
73 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa cosa c'entra il liberismo, parole a caso, come al solito.
Detto ciò la soluzione migliore sarebbe separare il mercato del servizio da quello dell'infrastruttura.
SI potrebbe fare in diversi modi, il modello migliore secondo me è il seguente.
Un consorzio privato con una partecipazione mista tra operatori delle linee e stato, che si occupa della messa in posa delle linee e della sua manutenzione. Tale consorzio non dovrebbe fare utili, ma ribaltare semplicemente i costi sugli operatori dei servizi, lo stato dovrebbe finanziare parte della messa in posa nelle aree disagiate e ottenere in cambio una golden share. Tale attività dovrebbe essere strettamente regolata e vigilata dall'autorità antitrust.
Un libero mercato per i fornitori dei servizi: accreditarsi presso l'autority come fornitore dei servizi dovrebbe richiedere la partecipazione al consorzio (e quindi partecipare ai costi operativi e a parte dei costi fissi con un "gettone di entrata". Quest'utlimo deve essere stabilito dall'autority e non deve costituire una barriera all'entrata)
Detto ciò la soluzione migliore sarebbe separare il mercato del servizio da quello dell'infrastruttura.
SI potrebbe fare in diversi modi, il modello migliore secondo me è il seguente.
Un consorzio privato con una partecipazione mista tra operatori delle linee e stato, che si occupa della messa in posa delle linee e della sua manutenzione. Tale consorzio non dovrebbe fare utili, ma ribaltare semplicemente i costi sugli operatori dei servizi, lo stato dovrebbe finanziare parte della messa in posa nelle aree disagiate e ottenere in cambio una golden share. Tale attività dovrebbe essere strettamente regolata e vigilata dall'autorità antitrust.
Un libero mercato per i fornitori dei servizi: accreditarsi presso l'autority come fornitore dei servizi dovrebbe richiedere la partecipazione al consorzio (e quindi partecipare ai costi operativi e a parte dei costi fissi con un "gettone di entrata". Quest'utlimo deve essere stabilito dall'autority e non deve costituire una barriera all'entrata)
Non sarebbe male come idea, Infratel potrebbe essere benissimo il consorzio citato
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