Ericsson Mobility Report: raggiunti 80 milioni di utenti 5G a livello globale

Ericsson Mobility Report: raggiunti 80 milioni di utenti 5G a livello globale

Le SIM attive complessivamente hanno superato la popolazione mondiale: 7,9 miliardi. Il numero di abbonamenti unici, invece, è di 6 miliardi: praticamente quasi ogni persona al mondo ha uno smartphone con connessione a Internet

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale TLC e Mobile
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Come ogni anno, Ericsson ha pubblicato il suo Mobility Report, nel quale fa il punto della situazione sulle connessioni mobile in tutto il mondo. Il dato che spicca è il numero di abbonamenti mobile, che sfiora gli 8 miliardi: in giro, ci sono 7,9 miliardi di SIM attive. Il numero di utenti unici, invece, è di 6 miliardi. La differenza si spiega col fatto che alcuni hanno più di un abbonamento. Solo nel secondo trimestre sono state vendute 15 milioni di nuove SIM, +2% rispetto all'anno precedente. Un incremento contenuto, dovuto secondo Ericsson alle restrizioni dovute al covid.
A crescere maggiormente sono Cina e Nigeria, con 6 milioni di nuovi abbonamenti ciascuno. Segue il Sud Africa, con un milione di sottoscrizioni in più. 

Il 5G si diffonde velocemente

Ericsson Mobility Report

Il vero protagonista è, come prevedibile, il 5G. Alla fine del secondo trimestre 2020 la quota di abbonamenti 5G a livello globale è arrivata a 80 milioni: solo negli ultimi tre mesi sono stati venduti 50 milioni di smartphone associati a una SIM 5G. Nello stesso arco di tempo, sono stati venduti un 280 milioni di smartphone, il 74% dei quali associato a un abbonamento (LTE o 5G). Aumentano anche gli abbonamenti LTE: nel secondo trimestre ne sono stati stipulati ulteriori 120 milioni, portando la percentuale di connessioni LTE al 57% rispetto al totale.

Il traffico mobile non rallenta la crescita

Ericsson traffic

L'incremento del volume del traffico di dati mobile è stato notevole secondo Ericsson: fra il secondo trimestre 2020 e lo stesso periodo del 2019, l'aumento è stato del 53%. Una crescita dovuta per lo più alla maggiore fruizione di video e, inevitabilmente, dal lockdown, che ha causato un aumento soprattutto nelle zone residenziali, lontane dal centro e non sempre raggiunte da broadband, nelle quali il mobile ha rappresentato lo strumento principale per lavorare o accedere a contenuti online. I dati relativi al traffico, specifica Ericsson, variano sensibilmente a seconda della regione e dell'operatore. 

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