Microsoft e nuove licenze VDI per ostacolare iOS e Android nel campo enterprise
di Andrea Bai pubblicata il 24 Aprile 2012, alle 16:41 nel canale TLC e Mobile
Microsoft modifica le licenze Software Assurance introducendo una nuova opzione per l'uso di ambienti virtualizzati su tablet non-Windows
L'ingresso sul mercato di Windows 8 ed in particolare l'atteso debutto delle soluzioni tablet basate sul nuovo sistema operativo Microsoft ha spinto l'azienda di Redmond ad apportare alcune variazioni allo schema delle licenze nel contesto Software Assurance (SA) per l'ambito enterprise
In particolare Microsoft ha annunciato l'introduzione di una nuova licenza, aggiuntiva e opzionale a SA, denominata Companion Device License che gli utenti enterprise necessiteranno nel caso in cui debbano impiegare applicazioni di desktop virtualization su tablet non Windows.
CDL consente infatti di impiegare, dietro pagamento di un dazio aggiuntivo non ancora definito, software di virtualizzazione per l'accesso ad un corporate desktop tramite VDI (Virtual Desktop Infrastructure) su un numero massimo di quattro dispositivi non Windows.
La nuova licenza opzionale CDL non interessa i tablet Windows RT, ovvero le future soluzioni sviluppate su piattaforma ARM, dal momento che in questi sistemi sarà compresa la licenza Windows RT Virtual Desktop Access che garantirà la possibilità di accedere pienamente ad un'immagine VDI.
La mossa di Microsoft è già stata considerata come un tentativo di mettere i bastoni fra le ruote alla concorrenza, rendendo più costoso l'impiego di dispositivi tablet non-Windows nel campo enterprise e limitandone così l'adozione.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi fatti stanno spendendo cifre esorbitanti per questi sistemi, vuoi usare la mia tecnologia su una piattaforma non mia? Paghi! Mi pare logico... cerchiamo di vederla anche dal loro punto di vista, non sono mica una ONLUS!!! E non penso chiederanno comunque 200euro a licenza...
Perché hai sottoscritto una "licenza d'uso", non hai acquistato un software (anche se è questo quello che ti vogliono far credere...)
Purtroppo in questo ambito siamo ancora all'epoca del "far west" e/o "legge della giungla"... speriamo nei prossimi legislatori... che siano meno corrotti
Tutte le volte che il detentore dei diritti ti chiede...
Di fatti stanno spendendo cifre esorbitanti per questi sistemi, vuoi usare la mia tecnologia su una piattaforma non mia? Paghi! Mi pare logico... cerchiamo di vederla anche dal loro punto di vista, non sono mica una ONLUS!!! E non penso chiederanno comunque 200euro a licenza...
Sai sono d'accordo con te. Che facciano pagare pure. Cosi finalmente si svilupperanno delle alternative e favorira' la concorrenza. Chiudersi in se stessi e castrare l'interoperabilita' e' sempre una pessima idea, anche per chi gode di una posizione di monopolio.
Non per ripetermi, ma Microsoft non cambiera' mai...
dimenticandosi di quello che successe ad IBM quando si fidò troppo
(ma del resto la maggior parte dei dirigenti di Microsoft di quel periodo ormai sono tutti in pensione o passati ad altre aziende).
Anche in questo campo...
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