SAP Executive Summit 2023: utilizzare la tecnologia per fronteggiare l'incertezza

SAP Executive Summit 2023: utilizzare la tecnologia per fronteggiare l'incertezza

Quest’anno il SAP Executive Summit, giunto alla sedicesima edizione, è stata l’occasione per cercare di comprendere come la tecnologia possa supportare le aziende ad affrontare l’incertezza, elemento ormai ineluttabile e con cui è necessario confrontarsi

di pubblicato il nel canale data
intelligenza artificialeGestione processiChatGPTSAPSostenibilità
 

Creare connessioni per fronteggiare l’incertezza. Questo il payoff della sedicesima edizione del SAP Executive Summit, che si è tenuto nei giorni scorsi e ha riunito executive di SAP, partner, clienti e una serie di personalità per discutere dello stato attuale del mondo e di qual è il ruolo della tecnologia negli equilibri economici e politici. È un evento particolare, diverso da molti altri a cui siamo abituati a partecipare, perché la tecnologia diventa quasi un pretesto per affrontare temi di portata più generale, anche se poi si dimostra comunque l’occasione per capire appunto come la tecnologia interagisce con gli altri aspetti del mondo.

SAP Executive Summit 2023

ChatGPT è qui per restare, anche in ambito aziendale

L’evento, in modo quasi prevedibile, è stato aperto da ChatGPT a cui Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia, ha chiesto di esporre quali fossero le finalità del SAP Executive Summit. La risposta è stata considerata corretta, ma non esaustiva, perché per Carla Masperi il fulcro delle strategie aziendali deve diventare l’interconnessione di ogni azienda con l’ecosistema. Interconnessione che diventa il nuovo step evolutivo del concetto stesso di trasformazione digitale, perché nessuna azienda, singolarmente, può realmente competere e attuare un processo completo di trasformazione digitale se non si apre all’interconnessione con altre aziende e con l’intero ecosistema, in un’ambiente dominato dall’incertezza, con cui dobbiamo necessariamente convivere e che è diventato il concetto stesso di nuova normalità. Le sfide che le aziende devono affrontare sono globali, a partire dalla sostenibilità che diventa attuabile solo se entra nei processi delle singole aziende e, contemporaneamente, viene affrontata dall’intera collettività con un intento comune. SAP si propone come strumento che abilita i processi aziendali e l’interconnessione, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, che è già implementata in diversi scenari: dall’automazione dei processi ripetitivi, al rendere più agile il colloquio con gli utenti e in diverse modalità predittive.

La sostenibilità non è più un miraggio

Il tema della sostenibilità è stato affrontato, con una prospettiva decisamente originale, dal prof. Roberto Battiston, ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Il presupposto è stato un’analisi paleoclimatica dell’andamento della temperatura negli ultimi 500 milioni (!) di anni.

SAP Executive Summit 2023

Può sembrare inutile andare così tanto a ritroso nelle ere geologiche per trarre delle conclusioni sui cambiamenti climatici attuali, ma sono bastati pochi minuti per capirne invece l’importanza. Battiston ha infatti mostrato come ci siano sempre state delle variazioni nel clima della terra, ma che MAI in 500 milioni di anni le temperature medie sono cambiate tanto velocemente come negli ultimi decenni. Mai. Qualsiasi soluzione venga trovata per affrontare il cambiamento climatico deve contemplare il mantenimento del fabbisogno energetico attuale, che dovrà però necessariamente essere soddisfatto con fonti diverse dal petrolio e dal gas. Fino a oggi il petrolio è rimasto la prima fonte di energia per un motivo molto semplice: costa molto poco. Battiston ha mostrato come un litro di benzina costi meno di un litro di latte, di Coca Cola e anche di acqua minerale. Quindi, finché c’è questo vantaggio economico, il petrolio continuerà a essere utilizzato, nonostante sia, insieme al carbone e al gas naturale, la fonte di energia che genera più gas serra. C’è però una buona notizia, perché da qualche anno si sono rovesciati i rapporti fra il costo delle fonti fossili e quelle rinnovabili. Il costo per MWh del fotovoltaico è sceso in 10 anni da 359$ a 40$, con una diminuzione dell’89%, anche l’eolico è sceso a un livello simile. Va sottolineato che le fonti fossili sono ormai mature, come dimostra il fatto che il loro costo è stabile negli ultimi dieci anni e si attesta al di sopra dei 100$ per MWh. Possiamo inoltre aspettarci ulteriori ribassi delle fonti rinnovabili, mentre per le fonti fossili è stato raggiunto un plafond e non sono previste ulteriori diminuzioni del loro costo. Il costo competitivo delle fonti rinnovabili è il primo dei tre capisaldi che, per Battiston, permetteranno di affrontare, e risolvere, il tema della sostenibilità a cui devono necessariamente aggiungersi la capacità di accumulare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili e la cattura della CO2 già presente nell’aria. Sull’accumulo siamo in ritardo ed è indispensabile fare passi avanti perché è necessario compensare l’intermittenza delle fonti rinnovabili, mentre l’estrazione della CO2 è già una realtà su cui comunque si deve investire ulteriormente.

Battiston è tornato anche su ChatGPT, definendola un’intelligenza artificiale “debole”, perché non si basa su una reale comprensione del contesto, ma, cito testualmente, è un supervocabolario definito dall’insieme delle frasi scritte dall’umanità. Certo, è già stupefacente nell’interpretare questo ruolo in quanto mette a disposizione del singolo, in tempi molto rapidi, l’intelligenza collettiva di massa, ma la sua utilità è legata alla capacità di rielaborare il prodotto dell’intelligenza umana. Una sorta di gioco di specchi fra intelligenza naturale e artificiale che è appena iniziato e di cui vedremo gli sviluppi, secondo noi di Edge9, in tempi molto rapidi.

Il panorama geopolitico è molto complesso

Sul palco è poi salito Dario Fabbri, che si definisce analista geopolitico e che è divento un volto familiare a chi seguiva gli speciali sulla guerra in Ucraina di Mentana nei primi mesi del conflitto. Fabbri è anche direttore di Domino, rivista di geopolitica che analizza costantemente l’evoluzione del panorama geopolitico mondiale.

SAP Executive Summit 2023

Il quadro che ha disegnato vede la Russia vincere “tatticamente” la guerra perché ha oggettivamente conquistato dei territori dall’inizio del conflitto, ma perdere “strategicamente” perché non ha ottenuto l’obiettivo che si era prefissa di creare un cuscinetto contro l’Occidente. Se l’obiettivo era di destituire il regime attuale per sostituirlo con uno “allineato” alla Russia, c’è stato un oggettivo fallimento. Un altro obiettivo era di indebolire la NATO, che invece si è rafforzata ed è di fatto presente in Ucraina. Chi si sta avvantaggiando della situazione, per Fabbri, è la Cina che vede di buon occhio un conflitto a bassa intensità fra USA e Russia, entrambi visti come nemici per quanto stia di fatto sostenendo la Russia in questo frangente, perché così gli USA vengono distratti dagli obiettivi che stanno più a cuore alla Cina. La situazione attuale ha creato una sorta di equilibrio, perverso e instabile aggiungiamo noi, che potrà essere sovvertito solo da un cambio di narrazione da parte degli USA. Staremo a vedere, ma sicuramente quanto esposto da Fabbri non fa che confermare il concetto espresso all’inizio dell’articolo: viviamo in un mondo dove l’incertezza è diventata un elemento costante con cui dobbiamo convivere.

La tecnologia, SAP e non solo, per fronteggiare l’incertezza

Interconnessione, centralità della sostenibilità e incertezza sono le tre parole chiave intorno cui ha ruotato un incontro che abbiamo avuto con Scott Russell, Executive Board Member, Customer Success di SAP. Siamo partiti dalla visione di SAP per il cloud, che per Scott Russell è centrale nell’evoluzione dei servizi che SAP offre al mercato perché, indipendentemente dal fatto che si parli di cloud pubblico, privato, ibrido o multi, il cloud è sempre più rilevante. Le aziende devono operare in contesti normativi articolati e diversi, se non direttamente, attraverso le supply chain. Il cloud permette di adattarsi a questi mutevoli scenari e, cosa ancora più importante, di avere accesso immediato all’innovazione che SAP porta costantemente nei propri servizi. Inoltre il cloud permette di adattarsi agli standard di sicurezza e di ottenere un’elevata resilienza perché si hanno sempre a disposizione le ultime soluzioni disponibili. Poi ogni azienda deciderà se implementare le soluzioni in modalità SaaS, attraverso Rise with SAP, o se trovare un equilibrio fra quanto viene implementato nel private cloud e sul public cloud. SAP, sempre secondo Russell, ha il portfolio più articolato del mercato e anche il più flessibile, che permette a ogni azienda di definire il proprio percorso di crescita per affrontare in modo proattivo le mutevoli condizioni del mercato, dagli aspetti regolatori a quelli tecnici e di sicurezza. Il cloud è quindi un elemento che permette di abilitare l’interconnessione e affrontare l’incertezza.

SAP Executive Summit 2023

Un altro elemento che si incastra in questo scenario è dare la possibilità agli utenti business, senza competenze di sviluppo, di creare direttamente applicazioni con SAP Build, la piattaforma low code – no code di SAP, che è stata positivamente recepita dal mercato. Il successo, secondo Scott Russel, sta nel mettere insieme la flessibilità che SAP Build mette nelle mani degli utenti, con la sicurezza di realizzare delle applicazioni che siano conformi con i processi aziendali e con tutti gli altri elementi della piattaforma. È insito nel meccanismo di funzionamento di SAP Build che tutto quello che viene creato da un utente aziendale sia conforme con quanto definito dall’IT. Questo approccio, unito alle iniziative di SAP per formare sempre più professionisti nel settore, tende a mitigare gli effetti del cronico skill gap da cui è afflitto il mercato.

A conclusione del suo intervento, Scott Russell ha ribadito un concetto essenziale, che ha in qualche modo chiuso il cerchio con quanto esposto dal prof. Battiston. Raggiungere gli obiettivi di sostenibilità deve portare anche le aziende a generare efficienze di costo e quindi a essere più profittevoli. SAP ha condotto uno studio l’anno scorso che ha confermato come il 75% delle aziende intervistate ha raggiunto i propri obiettivi di sostenibilità in modo profittevole e che per quanto ci siano sempre dei trade off, le aziende riescono a ottenere gli obiettivi attraverso pratiche che generano anche efficienze di costo. SAP ha un ruolo importante in questo contesto mettendo a disposizione dei clienti degli strumenti per valutare e gestire l’impatto ambientale dei e sui processi aziendali.

5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
ZannaMax20 Marzo 2023, 23:56 #1
Io vedo solamente un continuo accanirsi verso il mondo del lavoro.
Utilizzare SAP per gli ordini e magazzini, utilizzare zucchetti per gli spostamenti, ferie, permessi, utilizzare l'altra app per la registrazione delle note spese, altro programma per le offerte...

Insomma tanta tecnologia che fa perdere più tempo...oltre alla rottura di scatole.
Ora9222 Marzo 2023, 11:34 #2
La tecnologia fa perdere tempo alle azienda aumentando di continuo il tempo di formazione e introducendo di continuo roba inutile. Gli unici che fanno i soldi con il sap sono sap stessi.
Lo ZiO NightFall22 Marzo 2023, 20:32 #3
Suicidio Aziendale Programmato
matsnake8623 Marzo 2023, 12:53 #4
Originariamente inviato da: Lo ZiO NightFall
Suicidio Aziendale Programmato




Io ho un'amica che ha fatto un periodo a programmare per SAP....
È scappata a gambe levata appena ha potuto.
mrk-cj9426 Marzo 2023, 19:55 #5
Originariamente inviato da: matsnake86


Io ho un'amica che ha fatto un periodo a programmare per SAP....
È scappata a gambe levata appena ha potuto.


pure Zucchetti.. quest'ultima paga poco, i contratti in generale non sono granchè e inftti assumono soprattutto 19enni neodiplomati

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^