Smart WorkingProduttività PersonaleNAS Aziendali
Costruire un NAS fai da te: la scelta del software
di Riccardo Robecchi pubblicato il 14 Dicembre 2021 nel canale DeviceQuando si ha necessità di un NAS è possibile affidarsi a soluzioni già pronte all'uso, oppure si può costruire il proprio sistema. Dopo aver affrontato la scelta dell'hardware, diamo uno sguardo al software: il mercato offre diverse opzioni, da quelle limitate alla condivisione di file a quelle per creare un vero e proprio microserver che svolga anche altri compiti
77 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBella risposta,concisa semplice e precisa
Settato per effettuare backup settimanalmente. due wd red da 6tb in config raid1
Quindi hai un hdd primario "di lavoro" mentre il NAS si occupa unicamente delle copie di backup?
Se così è trovo che il RAID1 sia un po' sprecato.
Alla fine stai dimezzando lo spazio disponibile per una copia speculare dei backup del disco principale. E questo sacrificio di spazio lo stai facendo solo per proteggerti da un eventuale rottura hardware di un disco che comunque è una copia.
In buona sostanza per rendersi utile un raid1 dovrebbe andarti a donnine il sistema principale e contemporaneamente UNO dei due dischi del NAS.. una cosa più unica che rara direi.
Secondo me dovresti invece configurare il NAS come JBOD o addirittura RAID0 per avere molto più spazio di archivio e quindi archiviare una serie di immagini backup completi incrementali che si sviluppano nel tempo.
Tipo, non so, dieci immmagini indipendenti complete per dieci settimane consecutive.
Dovesse morire il NAS comunque avresti perso solo i backup e viceversa dovesse morire il sistmea principale avresti dieci copie in crescendo cronologico per il disaster recovery.
Personalmente ho trafficato con Freenas oltre 10 anni fa, mentre più di recente, ovvero da due anni, ho riciclato un pc con Amd A64 3700+, 4Gb di ram e 3 dischi sata da 40, 80 e 150Gb per far funzionare OMV 4; lo uso al lavoro configurato come cartelle di scambio per più di 25 utenti, fino a ora tutto ok, lo amministro tramite Putty o Webmin. Il brutto di OMV è che non permette di salvare la configurazione a scopo migrazione per cui quando dovrò aggiornare a OMV 6 dovrò mettere in piedi un secondo pc, impostarlo guardando come è configurato l'attuale e quando tutto sarà ok fare la sostituzione al volo per non causare problemi ai colleghi.
Ho messo in piedi anche un pc con Ubuntu server con funzioni di dhcp e Nextcloud, ma quest'ultimo non è mai entrato in produzione perché dal lato prestazioni mi è apparso troppo pesante per la macchina dove è installato.
A gennaio cambieremo il server Windows, per cui erediterò un HP Proliant con Xeon, 16Gb di ram, doppia ethernet e 3 hdd sas in raid5, stavo pensando a cosa farci e grazie a quest'articolo ho realizzato che potrei installarci Proxmox , che non conosco e magari virtualizzati metterei OMV o Truenas (che non ho mai usato) e in un'altra sessione Nexcloud.
Intanto monitoro la discussione per trarre altre ispirazioni e/o consigli!
Se così è trovo che il RAID1 sia un po' sprecato.
Alla fine stai dimezzando lo spazio disponibile per una copia speculare dei backup del disco principale. E questo sacrificio di spazio lo stai facendo solo per proteggerti da un eventuale rottura hardware di un disco che comunque è una copia.
In buona sostanza per rendersi utile un raid1 dovrebbe andarti a donnine il sistema principale e contemporaneamente UNO dei due dischi del NAS.. una cosa più unica che rara direi.
Secondo me dovresti invece configurare il NAS come JBOD o addirittura RAID0 per avere molto più spazio di archivio e quindi archiviare una serie di immagini backup completi incrementali che si sviluppano nel tempo.
Tipo, non so, dieci immmagini indipendenti complete per dieci settimane consecutive.
Dovesse morire il NAS comunque avresti perso solo i backup e viceversa dovesse morire il sistmea principale avresti dieci copie in crescendo cronologico per il disaster recovery.
Ni, mi sento di dissentire:
Un raid0 in ambito storage va evitato come la peste soprattutto se si tratta di backup.
Se dovesse morite il nas, Synology ha una procedura per recuperare i dati quindi la rottura del nas non è assolutamente un problema: per esempio, basta acquistare un nuovo nas, inserire i dischi vecchi nel nuovo e automaticamente se il sistema non è compatibile, parte la procedura per l'installazione del nuovo sistema.
Oppure basta montare i dischi su una distro linux e si recupera tutto, fatto varie volte.
Tanto tanto il JBOD.
Muore un disco dell'array raid0 e perdi TUTTI i dati irreparabilmente dato che stanno metà su un disco metà sull'altro.
Un disastro.
La cosa migliore da fare è come ho fatto io, ma non perché sono bello perché da la maggiore sicurezza dei dati: 3 copie dei file (quelli importanti) in 2 posti diversi di cui uno offline, ovvero backup centralizzato sul pc fisso, backup del fisso sul 218 play con 1 disco da 8TB + backup su disco gemello da 8TB usb3 collegato al nas che accendo una volta a settimana, il tutto sotto ups.
In questo modo con 2 dischi ho sia storage online che offline
Il nas poi, di per se, non è un vero e proprio backup
A gennaio cambieremo il server Windows, per cui erediterò un HP Proliant con Xeon, 16Gb di ram, doppia ethernet e 3 hdd sas in raid5, stavo pensando a cosa farci e grazie a quest'articolo ho realizzato che potrei installarci Proxmox , che non conosco e magari virtualizzati metterei OMV o Truenas (che non ho mai usato) e in un'altra sessione Nexcloud.
Intanto monitoro la discussione per trarre altre ispirazioni e/o consigli!
Proxmox tanta roba, così come Truenas che è davvero figo
Se volete sperimentare potete farmi un nas, sconsiglio come la peste RP4 o altro, al limite se volete potete provare la RP computer module 4 che dispone di un collegamento PCI.
Se volete usarlo in ambito di produzione andate senza dubbi su soluzione di Synologi o QNAP, ma avuto problemi io a lavoro ho comprato una RS420 con 4 HD da 6T in RAID5. Sono care ma valgono la pena.
Per la virtualizzazione, come al solito se volete giocare andate di proxmox se volete lavorare andate di ESX, che poi nel articolo c'è un imprecisione,
la versione VMware vSphere Essentials Kit ha un costo totalmente abbordabile, siamo sui 600 euro + iva, certo non c'è VMotion e le altre chicche ma per piccole medie imprese è più che sufficiente.
UnRaid e perdita 2 dischi
Una nota per l'autore!Con UnRaid, perdere 1 2 o + dischi non significa mai perdere tutto. questo è il suo bello. i dati sui dischi non morti sono sempre leggibili, non come ad. esempio il Raid5. quindi si avrà sempre e solo una perdita parziale. è uno dei tanti -fantastici- motivi per cui l'ho scelto. con una furba gestione della suddivisione dei file su hdd, backuppo parzialmente alcune share su dischi dedicati, avendo per i soli dati fondamentali tripla ridondanza interna (dati, parità, bck su jbod definito) e per le altre "boiate" un sacco di spazio a disposizione a rischio perdita, ma in quanto boiate, chissenefrega
Un raid0 in ambito storage va evitato come la peste soprattutto se si tratta di backup.
Se dovesse morite il nas, Synology ha una procedura per recuperare i dati quindi la rottura del nas non è assolutamente un problema: per esempio, basta acquistare un nuovo nas, inserire i dischi vecchi nel nuovo e automaticamente se il sistema non è compatibile, parte la procedura per l'installazione del nuovo sistema.
Oppure basta montare i dischi su una distro linux e si recupera tutto, fatto varie volte.
Tanto tanto il JBOD.
Muore un disco dell'array raid0 e perdi TUTTI i dati irreparabilmente dato che stanno metà su un disco metà sull'altro.
Un disastro.
La cosa migliore da fare è come ho fatto io, ma non perché sono bello perché da la maggiore sicurezza dei dati: 3 copie dei file (quelli importanti) in 2 posti diversi di cui uno offline, ovvero backup centralizzato sul pc fisso, backup del fisso sul 218 play con 1 disco da 8TB + backup su disco gemello da 8TB usb3 collegato al nas che accendo una volta a settimana, il tutto sotto ups.
In questo modo con 2 dischi ho sia storage online che offline
Il nas poi, di per se, non è un vero e proprio backup
Il nocciolo del discorso sta nel fatto che comunque vada ci sono due copie in posti e suppporti differenti sempre.
Quindi anche se hai un NAS col "terribile" raid0 non fa differenza perchè in caso di failure (del NAS o dei dischi) non devi comunque recuperare i dati, li hai già belli integri sulla prima copia, semplicemente rimetti in piedi il NAS morto rimpiazzando quello che si è rotto e finito di configurare ci ributti su una copia dei dati.
Per come la vedo gli unici posti dove può avere senso avere raid 5 o raid 1 sono i server aziendali dove se muore un disco può risultare più conveniente rimpiazzarlo e ricostruire la catena raid piuttosto che piallare tutto e ributtarci su un backup magari vecchio di giorni che causerebbe disagio e problemi a parecchi utenti.
Quindi anche se hai un NAS col "terribile" raid0 non fa differenza perchè in caso di failure (del NAS o dei dischi) non devi comunque recuperare i dati, li hai già belli integri sulla prima copia, semplicemente rimetti in piedi il NAS morto rimpiazzando quello che si è rotto e finito di configurare ci ributti su una copia dei dati.
Per come la vedo gli unici posti dove può avere senso avere raid 5 o raid 1 sono i server aziendali dove se muore un disco può risultare più conveniente rimpiazzarlo e ricostruire la catena raid piuttosto che piallare tutto e ributtarci su un backup magari vecchio di giorni che causerebbe disagio e problemi a parecchi utenti.
Se presupponi un backup offline si, il tuo discorso ha senso perché un NAS di per se non deve fare da backup, devo fornire un storage di rete e il RAID 5/6/10 serve ad evitare il più possibile fermi macchina.
Più che un raid0 userei il JBOD allora, perlomeno i dati sono disponibili in caso di guardo del nas/server.
Però nel caso specifico di cm0s, lui sta usando un nas per backup il che è non una soluzione 100% sicura poiché, non gliela sto tirando, un problema al nas (fulmine, caduta a terra del nas quando in funzionamento, insomma un evento raro ma non impossibile) ti fotte tutti i dati in un colpo solo: ecco perché, almeno per i file importanti, serve SEMPRE una copia offline che se capita il fattaccio amen, si ripristina da li.
Anche il raid 5 è da naso, se il rebuild dell'array si interrompe per un qualche motivo si perdono i dati ma anche qui vale la stessa regola, backup offline e si sta sicuri.
Poi oh, io sono fissato con la perdita dei dati, ci sono passato un paio di volte e non è per niente bello.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".