Numerose novità per Zoom, inclusi la cifratura end-to-end e gli eventi a pagamento

Numerose novità per Zoom, inclusi la cifratura end-to-end e gli eventi a pagamento

Zoom ha introdotto numerose novità per il suo servizio, a partire dalla cifratura end-to-end dei meeting per arrivare agli eventi a pagamento e all'integrazione con servizi esterni tramite le Zapps

di pubblicata il , alle 07:37 nel canale Cloud
ZoomSmart Working
 

Zoom sta espandendo il suo servizio con molteplici novità che proiettano il servizio al di là dei perimetri aziendali, per quanto questo rimanga uno dei mercati fondamentali. Allineandosi per molti versi alla concorrenza, Zoom aggiunge al suo servizio di videochiamate la possibilità di utilizzare sfondi interattivi, di trascrivere le conversazioni, di dividere le chiamate in gruppi più piccoli (le cosiddette breakout room), di utilizzare applicazioni che vengono chiamate "Zapps" e di creare eventi a pagamento tramite OnZoom. La novità però forse più importante è che arriva anche, e finalmente, la cifratura end-to-end.

Zoom si espande con le Zapps e introduce ulteriori novità nel servizio

Zoom ha presentato molte novità che vanno a posizionare il suo servizio in maniera da essere più attraente per un pubblico più vasto e più vario. Grazie alla sua semplicità d'uso, il servizio di Zoom è stato infatti usato durante i mesi scorsi di blocco totale oltre i perimetri aziendali per cui era stato progettato e questo ha portato l'azienda a introdurre novità che andassero incontro anche alle esigenze di questo nuovo pubblico non aziendale così come a quelle delle realtà che praticano lo smart working.

La prima novità è quella della divisione dei partecipanti alle videochiamate in gruppi più piccoli (in inglese breakout room), in modo tale che questi possano discutere di argomenti specifici. A essa si aggiunge la possibilità di disporre i partecipanti secondo uno schema predefinito e con uno sfondo di accompagnamento, ad esempio che ricalchi una sala riunioni o l'aula di una scuola. Sono poi state aggiunte le reazioni, che permettono di aggiungere piccole animazioni e suoni, e le trascrizioni automatiche delle chiamate che sfruttano l'intelligenza artificiale per estrarre i passaggi chiave senza dover riguardare l'intera registrazione della chiamata.

Le Zapps permettono invece di integrare servizi di terze parti per rendere l'esperienza d'uso più ricca, ad esempio condividendo documenti o presentazioni direttamente da Zoom. Al lancio sono presenti 25 partner: Atlassian, Asana, Box, Cameo, Chorus, Coda, Coursera, Dropbox, Exer, Gong, HubSpot, Kahoot!, Kaltura, Lucidspark, Miro, Mural, PagerDuty, Pitch, ServiceNow, Slack, Slido, Smartsheet, Superhuman, Woven e Wrike.

OnZoom è il servizio di eventi a pagamento che Zoom metterà a disposizione e che consentirà, ad esempio, di pagare per accedere a contenuti come lezioni di yoga o corsi di lingua in maniera integrata e senza dover effettuare ulteriori passaggi tramite strumenti esterni. La funzionalità sarà in fase di beta fino alla fine del 2020 e in questa fase Zoom non chiederà di pagare una percentuale sulle vendite.

Zoom aggiunge la cifratura end-to-end ai meeting

La cifratura end-to-end rappresenta invece la chiusura di un percorso iniziato mesi fa, dopo che l'azienda era stata scoperta a non utilizzarla per le videochiamate nonostante avesse pubblicizzato il contrario. L'impegno necessario per aggiungere questa funzionalità è stato notevole, tanto che sono stati necessari circa sei mesi; inizialmente la cifratura end-to-end sarà disponibile come "anteprima tecnica" per 30 giorni, per essere successivamente estesa a tutti gli utenti, sia paganti che non, che saranno dunque protetti dalle intrusioni di terzi - una funzionalità particolarmente utile in ambito aziendale, dove la sicurezza delle informazioni è vitale.

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