Nutanix Enterprise Cloud Index: in Italia si pensa molto a difendersi dal ransomware e poco all'IA

Nutanix Enterprise Cloud Index: in Italia si pensa molto a difendersi dal ransomware e poco all'IA

Nutanix ha pubblicato il suo Enterprise Cloud Index, giunto alla sua sesta edizione, e ha rivelato alcuni interessati dati circa l'Italia: l'IA non è tra le priorità, mentre difendersi dai ransomware è la prima preoccupazione

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Cloud
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L'Italia è molto interessata al cloud ibrido e lo ritiene il modello migliore, ma è in ritardo nella sua adozione. Questa è una parte della fotografia scattata dallo studio Enterprise Cloud Index di Nutanix, condotto a livello globale, sull'adozione del cloud nelle aziende.

L'IT in Italia tra cloud, sostenibilità e IA: la fotografia di Nutanix

Lo studio di Nutanix, condotto da Vanson Bourne su 1.500 intervistati in tutto il mondo, svela come ci siano differenze anche profonde tra l'Italia e il resto del mondo nell'approccio all'IT.

Se nel mondo l'aumento degli investimenti per l'IA è vista come la prima priorità, non è così in Italia, dove le aziende vedono al primo posto la sicurezza dei dati e la difesa dal ransomware. Non si tratta di un dato casuale, vista la tendenza dei cybercriminali a prendere di mira il nostro Paese. Per inciso, sono anche i professionisti individuali a vedere questa come una priorità, segno che nel nostro Paese sembra maturare una migliore coscienza dei rischi legati alla cybersicurezza - per quanto comunque il 61% degli intervistati che hanno subito un attacco abbia dichiarato di aver impiegato giorni o anche settimane a ripristinare la propria operatività (contro il 71% a livello globale!).

Al secondo posto troviamo lo spostamento delle applicazioni nell'ambiente più adatto, e in particolare verso il modello del multicloud ibrido. È ben il 93% degli intervistati, contro l'83% a livello globale, che afferma che è proprio questo il modello in grado di offrire i migliori vantaggi; a ciò si contrappone il fatto che solo il 17% degli ambienti IT aziendali ricade in tale tipologia, contro una media globale del 48%. È interessante notare come le imprese italiane segnalino alcune esigenze uniche tra le motivazioni per cui preferiscono gli ambienti cloud: lo sviluppo più rapido dell'applicazione (49%) e il suo miglior controllo (48%).

Al terzo posto troviamo la sostenibilità. È un tema sempre più sentito nel mondo ma particolarmente nel nostro Paese, dove il 95% (contro l'88% globale) mette proprio la sostenibilità tra le priorità, e il 76% (il 77% a livello mondiale) afferma che aumenterà gli investimenti in questo ambito. L'IT è visto come una parte fondamentale dello sforzo per rendere le aziende più sostenibili. È significativo il fatto che l'Italia specifichi "migliorare la conformità alle normative ambientali" come terza priorità, segnale che ci siano norme più stringenti nel nostro Paese oppure, aggiungiamo noi, come le aziende siano forse rimaste indietro e debbano ora correre.

Da ultimo, il 43% in Italia (contro il 37% nel resto del globo) ritiene che l'intelligenza artificiale sarà una sfida "significativa". L'IA non rientra tra le prime tre priorità, mentre è al primo posto nel resto del mondo: il Bel Paese sembra ancora alle prese con la modernizzazione delle proprie infrastrutture IT e non appare dunque ancora pronto ad affrontare le sfide dell'IA.

"Che si tratti di sicurezza, sostenibilità o IA, le aziende IT stanno affrontando una pressione crescente per modernizzare rapidamente la propria infrastruttura IT", ha dichiarato Benjamin Jolivet, Country Manager di Nutanix Italia. "In Italia, l'80%degli intervistati sta pianificando di investire nella modernizzazione dell'IT, e il 76% prevede di aumentare gli investimenti in progetti e tecnologie di sostenibilità nel corso del 2024. Ciò che è importante sottolineare è che, secondo il report di quest'anno, le aziende hanno la necessità di supportare le tecnologie del domani, rendendo l'infrastruttura IT 'a prova di futuro'. E in tal senso, il multicloud ibrido continua a emergere come lo standard infrastrutturale di riferimento, grazie alla flessibilità che offre nel supportare le tradizionali applicazioni in VM e le moderne applicazioni containerizzate, nonché gli spostamenti tra cloud e on premise."

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