Open Distributed Infrastructure Management, il programma di HPE per semplificare la gestione delle infrastrtutture iT
di Alberto Falchi pubblicata il 06 Aprile 2020, alle 17:41 nel canale CloudOpen Distributed Infrastructure Management permette di semplificare il rollout dei servizi relativi alle reti 5G, distribuite su migliaia di siti equipaggiati con infrastrutture IT composte da tecnologie di differenti generazioni
HPE ha annunciato l'iniziativa Open Distributed Infrastructure Management, un programma open source che mira a semplificare il deployment (la messa in opera) di infrastrutture fisiche geograficamente distribuite su larga scala, dedicato in particolare alle telco che devono effettuare il rollout di servizi 5G in ambienti complessi, dove convivono tecnologie di differenti generazioni e prodotto da vendor differenti.
"Le iniziative del settore dedicate a 5G ed Edge Computing richiederanno il deployment di infrastrutture multi-vendor altamente scalabili e distribuite geograficamente, che possano essere realizzate in modo economicamente conveniente utilizzando l'automazione che deriva dal modello ‘software defined’ e infrastructure-as-code" - ha dichiarato Claus Pedersen, VP, Telco Infrastructure Solutions di HPE - "L'iniziativa Open Distributed Infrastructure Management affronta le sfide legate alla scalabilità della rete e i costi associati al lock-in sui fornitori consentendo di implementare infrastrutture multi-vendor, di centralizzare il deployment di una gestione standardizzata di configurazioni e guasti, e di aggregare le informazioni relative allo status delle varie risorse".
Open Distributed Infrastructure Management, la soluzione open source che semplifica il rollout dei servizi 5G
Al contrario delle reti di precedente generazione - basate su sistemi proprietari - quelle 5G fanno affidamento a piattaforme aperte, che si appoggiano a standard industriali come vRAN (Virtualized Radio Access Network) e MEC (Multi-access Edge Computing). Questo significa che per realizzare servizi basati su questo standard di telecomunicazioni è necessario mettere in piedi infrastrutture basate su soluzioni realizzare da diversi produttori, distribuite su reti composte da migliaia di siti sparsi per il globo. Questo richiede di cambiare totalmente approccio dal momento che le attuali infrastrutture dei data center non sono pensate né per scalare a livello geografico né per supportare installazioni di differenti vendor.
HPE vuole risolvere questo problema l'iniziativa Open Distributed Infrastructure Management, che si appoggia sulle specifiche standard adottate dalle telco (come ad esempio le interfacce DMTF Redfish), così da semplificare l'adozione di servizi 5G su reti distribuite.
L''iniziativa di HPE, è stato lanciato grazie al supporto di partner come AMI, Apstra, Red Hat, Tech Mahindra e World Wide Technology e in collaborazione con Intel, e sarà disponibile a partire dal secondo trimestre del 2020.
“La gestione e l'orchestrazione dell'infrastruttura possono trarre vantaggio da elementi open source comuni come API e modelli di dati” - spiega Dan Rodriguez, Corporate VP e GM del Network Platforms Group di Intel - “L'iniziativa ODIM fa leva sul lavoro che abbiamo svolto con HPE su Redfish e aiuterà i Communications Service Provider e le aziende a scoprire e sfruttare tutte le potenzialità delle tecnologie che si trovano alla base dei loro deployment distribuiti".
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