OVHcloud presenta le ultime novità in termini di sostenibilità, sovranità sui dati e flessibilità a EcoEx 2022
di Riccardo Robecchi pubblicata il 16 Novembre 2022, alle 09:01 nel canale CloudOVHcloud ha presentato le ultime novità a EcoEx 2022, la sua conferenza annuale, focalizzandosi su quegli aspetti che finora hanno aiutato l'operatore francese a differenziarsi dal resto del mercato
OVHcloud ha annunciato tutte le ultime novità della sua offerta durante la conferenza annuale EcoEx 2022, tenutasi la scorsa settimana. L'azienda continua a puntare su quegli ambiti che l'hanno finora differenziata rispetto al resto del mondo cloud: sovranità sui dati, sostenibilità, sviluppo dell'ecosistema di partner.
OVHcloud EcoEx 2022: sostenibilità, sovranità, flessibilità
Il primo elemento su cui OVHcloud punta i riflettori è quello della sostenibilità: l'azienda afferma che la sua è l'offerta cloud più sostenibile sul mercato, con un rapporto PUE (da power usage effectiveness, "efficacia d'uso dell'energia") tra 1,1 e 1,3, contro una media del settore di 1,57, e un rapporto WUE (water usage effectiveness, "efficacia d'uso dell'acqua") pari a 0,26 l/kWh, contro una media di 1,8. L'azienda intende continuare su questa strada nell'apertura di 15 nuovi data center nel mondo entro la fine del 2024.
Oltre a ciò, l'azienda si è impegnata a raggiungere il 100% di energia a basso contenuto di carbonio entro il 2025, l'obiettivo delle "emissioni zero" (ovvero il controbilanciamento con azioni correttive delle emissioni, per un totale netto di zero emissioni) per le sue attività dirette entro il 2025, e delle "emissioni zero" anche per la catena di approvvigionamento entro il 2030. Entro tre anni l'azienda punta inoltre a ridurre a zero la quantità di rifiuti smaltiti in discarica.
Sul fronte della sovranità sui dati, l'azienda offrirà dei "data center as a service", in cui metterà a disposizione dei propri clienti interi data center che saranno disconnessi da Internet, così da mantenere la massima riservatezza sui dati contenuti al loro interno. OVHcloud fornirà l'hardware, il software e gli strumenti di gestione.
Sempre su questo fronte, OVHcloud sta inoltre lavorando all'ottenimento della certificazione SecNumCloud dell'ANSSI, l'Agenzia francese di cybersicurezza; tale certificazione attesta il rispetto degli stringenti requisiti di sicurezza del'ANSSI e verrà portata all'intero portfolio di prodotti IaaS e PaaS di OVHcloud. Sul fronte, invece, della disponibilità del servizio, OVHcloud offrirà la prima availability zone a Parigi nel 2023.
Ci sono novità anche per le istanze bare metal, che si espandono per includere le istanze chiamate semplicemente "metal". Lungi dall'essere legate al genere musicale, tali istanze cercano di coniugare la flessibilità del modello di cloud pubblico con, invece, il controllo e la "vicinanza al ferro" delle istanze bare metal. Si tratta di istanze pensate per specifici casi d'uso in cui è vitale ottenere il massimo delle prestazioni evitando, dunque, lo strato intermedio posto dalle macchine virtuali.
L'azienda sta anche investendo per rendere disponibili, nella prima metà del 2023, strumenti per lo sviluppo di applicazioni moderne, in particolare negli ambiti di IA e big data. Parlando sempre di software, OVHcloud ha altresì annunciato che renderà il proprio software di orchestrazione open source.
OVHcloud continua poi a investire sull'ecosistema di partner, a partire dalla collaborazione con VMware che porterà all'arrivo di una versione di VMware Tanzu in versione locale per garantire una maggiore sovranità sui dati. OVHcloud ha anche ottenuto la certificazione Cloud and Infrastructure Operations da SAP all'inizio dell'anno e ha effettuato una dimostrazione di SAP S/4HANA su infrastruttura certificata SecNumCloud.
L'azienda sta poi scommettendo anche sul mondo dei computer quantsitici, collaborando con le startup Pasqal e Quandela.
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