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SAP Sapphire Now 2020: il cambiamento tra necessità e opportunità

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Cloud SAP Sapphire Now 2020: il cambiamento tra necessità e opportunità

SAP presenta a Sapphire Now, la sua conferenza annuale, le novità e la sua strategia per il futuro: al centro una visione che premia la sostenibilità e l'attenzione all'ambiente, con strumenti specifici per aiutare le aziende

 

Il focus di Sapphire Now, la conferenza annuale di SAP, è la trasformazione. In un periodo di grandi mutamenti sotto tutti i profili, e in particolare sotto quello sociale e ambientale, SAP mette proprio la necessità di cambiare e adattarsi alle nuove sfide al centro della propria azione.

SAP Sapphire Now: è l'ora del cambiamento, per l'ambiente e il nostro futuro

Christian Klein, CEO di SAP

Nei vari interventi che si sono susseguiti in Sapphire Now, da quello di apertura del CEO Christian Klein fino a quelli dei vari incontri tematici, emerge chiaramente come SAP veda nel cambiamento un valore sostanziale su cui le aziende clienti e partner possono far leva per migliorare.

Nella presentazione di apertura, Klein fa riferimento a tre aspetti fondamentali: resilienza, profittabilità e sostenibilità. "Diventare aziende intelligenti [intelligent enterprises nell'originale] ci permette di incrementare la resilienza e di far crescere le nostre aziende anche in tempi difficili; ci permette di incrementare la profittabilità, aumentando anche la produttività; ci permette di incrementare la sostenibilità, creando un'economia davvero circolare. Diventare aziende intelligenti rende la sostenibilità profittevole e la profittabilità sostenibile."

Klein mette la sostenibilità al centro della propria comunicazione, dandole un ruolo centrale che viene mantenuto nel corso di tutta la conferenza. È percepibile un cambiamento netto nel modo in cui viene comunicato l'obiettivo di rendere l'economia più sostenibile a livello ambientale: l'azienda specifica che guardare solo al profitto ora significa che tra pochi anni non ci sarà più alcun profitto per via dei danni all'ambiente. Dall'altro lato, viene messo l'accento su come rendere la propria attività sostenibile porti a vantaggi netti anche in termini economici, perché le spese per aumentare la sostenibilità spesso si trasformano in risparmi a lungo termine nella normale attività aziendale.

"La sfida più importante per noi è il cambiamento climatico. Siamo a un punto di svolta: così come non possiamo ignorare la pandemia e il suo impatto, così non possiamo più continuare a ignorare il cambiamento climatico e il nostro contributo come aziende", continua Klein. "Se le principali industrie come le utility, l'agricoltura e il trasporto utilizzassero la tecnologia digitale per ridurre significativamente le proprie emissioni, questo potrebbe equivalere all'impatto positivo di 500 miliardi di alberi. Immaginatevi cosa succederebbe se tutti i settori si unissero a questo sforzo. Possiamo farlo accadere, dato che l'85% delle aziende ad alte emissioni usa il nostro software."

Il punto nodale dell'intervento di Klein è però questo: "la situazione attuale ci ha mostrato come possiamo cambiare velocemente se lo vogliamo. Cogliamo questo momento per costruire aziende più resilienti, più profittevoli e più sostenibili." Le parole di Klein si traducono in Climate 21, un'offerta specifica per aiutare le aziende a ridurre il proprio impatto ambientale pur mantenendo intatta o aumentando la profittabilità.

SAP e il cloud: una transizione che richiede tempo, ma che dà risultati

Klein spiega l'approccio di SAP alla creazione delle intelligent enterprises specificando le varie componenti dell'ecosistema. Il cloud di SAP si basa sulla collaborazione con i partner: Microsoft, Alibaba, Google e Amazon. SAP, però, rimane proprietaria di quello che chiama "strato della tecnologia di business", ovvero di quell'insieme di software che le permette di raccogliere i dati da varie fonti e di rendere le proprie applicazioni compatibili con quelle di altri produttori. Allo stesso modo anche lo strato applicativo rimane di proprietà e sotto il controllo di SAP.

Rispetto al passato, in cui SAP vendeva il proprio applicativo in forma monolitica, con l'Industry Cloud (traducibile come "cloud di settore") l'azienda punta a fornire solo le funzionalità necessarie e più utili a un dato settore, cucendo il proprio software su misura sulle esigenze dei clienti in base all'area in cui operano. Al momento sono disponibili 25 settori. In questo modo SAP afferma che sia possibile offrire migliori risultati, perché vengono dati alle aziende gli strumenti di cui hanno bisogno e, quindi, le informazioni di cui necessitano per operare al meglio senza aggiungere complessità e costi non utili.

Klein punta anche l'attenzione sull'intelligenza artificiale: SAP la utilizza per rendere i processi di trasformazione (e di transizione verso le soluzioni SAP) più veloce, nonché per fornire informazioni prima non accessibili in tempi rapidi.

Proprio la velocità è uno dei punti chiave e non è, però, soltanto un elemento tecnologico. "Ci chiedono spesso perché l'adozione delle soluzioni cloud non procede più velocemente. La realtà", afferma Klein, "è che non si tratta solo di un processo di migrazione verso il cloud, ma di vera e propria trasformazione digitale. Cambiano gli strumenti, ma cambia soprattutto il modo di lavorare. E per cambiare il modo in cui le persone lavorano ci vuole tempo, che va oltre quello tecnico di migrazione verso il cloud."

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