Una ricerca di Intel e Dell evidenzia come il 95% delle aziende che hanno adottato il cloud non massimizza l'investimento

Una ricerca di Intel e Dell evidenzia come il 95% delle aziende che hanno adottato il cloud non massimizza l'investimento

Una ricerca condotta da Dell e Intel svela come la gestione non coerente delle architetture public cloud operata da molte imprese impedisca loro di sfruttare tutti i vantaggi offerti dai servizi sulla nuvola

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Cloud
DellIntel
 

La maggior parte delle aziende ha introdotto strategie cloud, comprendendo l'importanza di questa tecnologia. Il rovescio della medaglia è che solo una piccola percentuale lo gestisce in maniera coerente, vanificando quindi sforzi e investimenti. Questo è quanto emerge da un recente studio di Enterprise Strategy Group (ESG), commissionato da Dell e Intel, che è stato condotto intervistando 1.300 decision maker IT occupati presso aziende pubbliche e private in Nord America, Europa, Asia e America Latina.

Secondo Dell e Intel la coerenza è fondamentale per sfruttare a pieno il potenziale del cloud ibrido

Non esiste solo un cloud, come ben sanno i lettori di Edge9. Esiste il cloud pubblico, quello privato e quello ibrido, che si appoggia anche a infrastrutture on-premise. Questa frammentazione non è di per sé un problema ma, se non gestita in maniera adeguata e coerente, può aumentare la complessità delle operazioni, vanificando almeno in parte i vantaggi della  "nuvola".

Riuscite a gestire in maniera coerente il cloud permette di aumentare l'efficienza, velocizzando i clcli di produzione e diminuendo in maniera significativa (sino al 30%) le violazioni di sicurezza e le interruzioni del servizio. Al momento, però, solo il 5% delle aziende prese come campione della ricerca di ESG ha raggiunto questo obiettivo

"È positivo vedere che sempre più organizzazioni riconoscono il valore di ambienti IT multi-cloud" - spiega Nigel Moulton, Global Chief Technology Officer di Dell Technologies, che aggiunge: "se solo il 5% delle aziende intervistate ritiene di aver raggiunto la coerenza della gestione del cloud, significa che un'ampia percentuale di imprese non sta ancora sperimentando i numerosi vantaggi che questo approccio offre. È chiaro che occorre fare di più per allineare e semplificare questi ambienti ibridi". 

 

Research Insight Paper

 

Secondo lo studio, i principali vantaggi di una gestione coerente sono la riduzione dei costi, l'accelerazione del time to market e la maggiore efficienza operativa: si stima che si potrebbero risparmiare sino più di 70 ore/persona alla settimana.  

Ma quanto tempo è necessario per rimettere ordine nell'architettura così da renderne la gestione coerente? I risultati della ricerca stimano un lasso di tempo compreso fra i 12 e i 18 mesi, seguendo le linee guida suggerite: 

  • Non dimenticarsi del private cloud: sebbene la coerenza della gestione del cloud sia fondamentale, non è l'unico requisito necessario per il successo del cloud ibrido. Le organizzazioni dovrebbero anche garantire che la loro infrastruttura on-premise sia modernizzata, compatibile con il cloud, iperconvergente e API-driven.

 

  • Le skill necessarie per la trasformazione: è stato dimostrato che la coerenza della gestione del cloud sarà un elemento di trasformazione per i team IT grazie all'aumento dell'utilizzo di AI/ML e allo sviluppo accelerato delle applicazioni. Con la razionalizzazione dei workflow nella gestione del cloud, i responsabili IT dovrebbero concentrarsi sulla formazione e sul reclutamento di talenti con le competenze necessarie per supportare gli analytics, i DevOps e le iniziative di intelligent automation.

 

  • L’importanza degli esperti: Per molte organizzazioni, arrivare ad avere una gestione coerente del cloud potrebbe richiedere l’aiuto di esperti, come ad esempio vendor, system integrator, rivenditori o tutte e tre le categorie; l’importante è che i responsabili IT di queste aziende ne siano consapevoli se vogliono implementare progetti di infrastrutture cloud.

 

Ulteriori dettagli, così come il PDF completo della ricerca, sono disponibili a questo indirizzo.

5 Commenti
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giovanni6923 Aprile 2020, 21:36 #1
Che sia perchè le aziende ci pensano su anche due volte prima di trasferire il proprio know-how di processo ed informativo presso il computer di qualcun altro?... Chissà perchè questi articoli non entrano mai nel dettaglio puntuale, esaustivo, tecnico-legale degli EULA e dove/come/chi potrebbe aver accesso a tali dati nel trasferire digitalmente il tutto su cloud.
amd-novello23 Aprile 2020, 21:44 #2
Oste, e il vino?
noppy123 Aprile 2020, 21:57 #3
per me il problema è un altro , il cloud sposta la tipologia di costi portandolo da un costo ammortizzabile a uno variabile in base al consumo, il problema è che per risparmiare notevolmente devi avere sia le conoscenze che il software "fatto per il cloud" , se pensi di comprare una macchina e tenerla sempre accesa con piu o meno le stesse caratteristiche che avevi nel CED prima allora il cloud non serve quasi a nulla ma pensare "cloud" è un lavoro a tempo pieno e l'umanità ha sempre cercato la via piu semplice e quindi non c'è ancora uno sfruttamento corretto , tra l'altro la competizione per ora ha generato servizi proprietari con ben pochi standard e questo frena molto l'adattamento del software.
Vash_8523 Aprile 2020, 21:59 #4
Sui cloud americani ho sempre i miei bei dubbi, tempo fa ne parlavo con il fratello di uno dei miei ex capi, direttore dei servizi IT di una grossa banca del sud, e mi parlava di come i capoccia della banca avessero delocalizzato tutto su cloud americani tempo addietro, e parliamo di dati bancari talvolta riservatissimi, una volta approvato il "cloud act" dall'amministrazione Trump, spaventati dalle reazioni di parecchi clienti alla notizia e alle possibili implicazioni, hanno provato a a riportare su territorio europeo e su cloud non americani parte dei database ma a quel punto era quasi impossibile per via dei costi che erano diventati elevatissimi, per di più dato l'IT interno era ridotto all'osso e hanno dovuto desistere perdendo parte della clientela facoltosa.
truncksz24 Aprile 2020, 14:37 #5
a questo indirizzo quale? manca l'url

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