Veritas Enterprise Data Services Platform: gestire la complessità dei dati per ridurla
di Riccardo Robecchi pubblicata il 25 Giugno 2019, alle 09:01 nel canale CloudVeritas ha annunciato la nuova piattaforma Enterprise Data Services, che punta a semplificare la gestione dei dati puntando su tre elementi portanti: la protezione dei dati, la loro disponibilità e la generazione di insight
La piattaforma Enterprise Data Services di Veritas Technologies si propone come un insieme di strumenti tramite il quale gestire e ridurre la complessità dell'infrastruttura informatica delle aziende. Le fondamenta su cui poggia tutto l'insieme sono quelle solide costituite da Veritas NetBackup 8.2.
Veritas Enterprise Data Services Platform: disponibilità, protezione, insight
Sono tre i capisaldi su cui poggia la piattaforma Veritas Enterprise Data Services: disponibilità (availability), protezione (protection), insight. In modi diversi, tutti e tre questi aspetti risultano fondamentali per avere un'infrastruttura funzionante e in grado di garantire i livelli di servizio necessari.
Il primo punto è quello della protezione: i dati hanno valore se possono essere mantenuti nel tempo e, quindi, utilizzati dall'azienda. Lasciarli esposti a rischi di perdita e cancellazione lascia l'azienda in balia dell'incertezza. Il problema è che, a causa della presenza dei silos, le aziende hanno fino al 52% dei dati non protetti: se i sistemi non sono in grado di comunicare tra di loro non possono nemmeno condividere informazioni su quali dati siano presenti, dove siano e se siano da salvare. Veritas punta a risolvere questo problema tramite NetBackup 8.2, che supporta più di 500 diverse fonti di dati e più di 150 destinazioni di archiviazione, di cui 60 fornitori di cloud.
Il secondo elemento è quello della disponibilità. Veritas fa notare che se è necessario offrire servizi 24 ore al giorno è anche necessario poter replicare facilmente parti dell'infrastruttura e poterlo fare indipendentemente da come queste siano strutturate - sistemi operativi, applicazioni, hypervisor, presenza in cloud, forma di archiviazione scelta: tutti questi elementi non dovrebbero contare. Il recupero dei dati e i test di correttezza dei backup dovrebbero essere automatizzati e così anche l'organizzazione di questi passaggi, così che le aziende possano concentrarsi sul fornire il servizio avendo un riferimento unico tramite il quale verificare i livelli di disponibilità e di prestazioni delle applicazioni.
Il terzo elemento è la generazione di insight: Veritas ha introdotto a questo scopo un nuovo strumento, chiamato Veritas Information Studio, che permette di avere il quadro della situazione riguardo i dati disponibili indipendentemente da dove essi siano archiviati. È possibile infatti vedere quali siano i dati, dove siano e chi vi abbia accesso, oltre ad avere a disposizione indicatori per individuare i dati personali.
“La complessità dell’infrastruttura sta impattando negativamente la capacità dell’IT di soddisfare le
odierne esigenze delle imprese”, ha dichiarato Greg Hughes, CEO di Veritas. “La nostra nuova
Enterprise Data Services Platform, alimentata da NetBackup 8.2, è stata progettata per consentire
alle aziende di ottenere il controllo dei propri dati per aiutarle a gestire la crescita, ridurre l’impatto
dei ransomware e dimostrare l’aderenza alle normative sia per gli ambienti on premise e che in
cloud.”
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Veritas Technologies.
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