Tutti vogliono l'IA, ma pochissimi sono attrezzati per sfruttarla. L'analisi di Riverbed
di Alberto Falchi pubblicata il 10 Dicembre 2024, alle 17:43 nel canale dataNonostante l'entusiasmo solo il 40% dei retailer è pronto a implementare progetti di IA, poiché le aziende affrontano sfide che vanno dalla qualità dei dati alla scalabilità che influiscono sulle capacità di sfruttarne tutti i vantaggi
L'intelligenza artificiale? Una priorità per il 95% delle imprese. Peccato che meno della metà (40%) abbia una base di dati adeguata per sfruttarla a meglio. Lo evidenzia il Riverbed Global AI & Digital Experience Survey, un sondaggio condotto da Riverbed e basato su un campione di 1.200 responsabili IT in sette paesi e sette settori operanti in aziende o PA con oltre 250 milioni di dollari di fatturato annuo.
L'IA è al centro dell'attenzione, ma non tutti sono pronti a sfruttarla
Secondo il sondaggio condotto da Riverbed, azienda specializzata in soluzioni per l'osservabilità sull'IA, la stragrande maggioranza delle imprese è ben conscia dell'importanza dell'intelligenza artificiale per il business, e ne sta valutando l'adozione. In particolare nel settore retail, dove viene considerata particolarmente utile per la personalizzazione dei prodotti e la gestione della logistica in periodi caldi, come Natale o il Black Friday.
Nonostante l'elevato interesse, però, solo il 40% dei rivenditori è pronto a implementare progetti di IA. Il motivo è da ricercare nella base di dati, di bassa qualità e quindi inadatta per l'addestramento degli algoritmi. Ma ci sono buone notizie: la maggior parte delle imprese sta lavorando per ovviare a questi problemi, e prevede di essere pronta per il 2027.
Un altro aspetto interessante che ne emerge è come attualmente gli obiettivi delle implementazioni di IA siano mirati a migliorare l'efficienza operativa, come afferma il 54% dei responsabili business e IT del settore retail. Un dato che però è destinato a cambiare nei prossimi tre anni, quando si prevede che il 56% delle imprese attive nel retail sfrutterà l'IA come strumento per far crescere il business.
I limiti all'adozione dell'IA nel retail
Come detto, il principale scoglio all'adozione dell'IA è sulla qualità dei dati. Il 72% è preoccupato per l'efficacia dei dati della propria organizzazione ai fini dell'utilizzo dell'IA e solo il 45% ha valutato i propri dati come eccellenti in termini di accuratezza, mentre il 42% afferma che la qualità dei dati è un ostacolo a ulteriori investimenti.
Ma questo non è l'unico ostacolo: solo il 40% dei leader del retail afferma che la propria azienda è già pronta a implementare l’IA in termini di competenze. Il 77% degli intervistati, inoltre, sostiene che essendo questa tecnologia ancora in fase di maturazione, è difficile da implementare in modalità funzionante e scalabile.
Infine, è diffuso fin troppo ottimismo nelle proprie capacità: l'84% degli intervistati crede di essere avanti rispetto ai concorrenti, anche in maniera significativa, nell’adozione dell’IA per i servizi IT e per la DEX (Digital Employee Experience), e solo il 4% afferma di essere leggermente indietro. Secondo Riverbed, c'è però un forte distacco tra percezione e realtà: molti leader sono troppo fiduciosi riguardo al punto in cui si trovano nel percorso di adozione dell’IA.
La DEX secondo Riverbed
Riverbed è una società che opera dal 2006 e offre servizi di osservabilità, anche sull'IA. Si rivolge a un target di grandi aziende operanti in settori verticali come banche, assicurazioni, industrie manifatturiere.
Al centro delle attività dell'azienda la piattaforma Riverbed, che consente ai team IT di raccogliere, analizzare, automatizzare e rendicontare dati per la Digital Experience dei lavoratori. Questa piattaforma raccoglie dati completi su reti, infrastrutture IT, applicazioni, user experience, endpoint e cloud ed è una piattaforma aperta con circa 35 integrazioni predefinite per applicazioni e software. Utilizza un motore AIOps per analizzare e correlare i dati, identificando e risolvendo le cause principali e avviando rimedi automatizzati per accelerare la diagnosi e la risoluzione.
Durante un recente incontro con la stampa, al quale Edge9 ha preso parte, Victor Calderon, Sales Manager Mediterranean Countries dell'azienda ha spiegato che "le soluzioni di Enterprise Mobility Management non forniscono sufficiente visibilità sulle performance effettive di app e dispositivi. Possono dire quali app mobile sono state distribuite sui dispositivi mobile, ma non riescono a monitorare le relative prestazioni. Conoscono le specifiche dei device, ma non possono effettuare un monitoraggio dettagliato dei dispositivi o della rete".
Secondo Calderon, il problema delle soluzioni DEX basate su agent è che non sono in grado di gestire le app Android o iOS. Di conseguenza, risulta impossibile analizzare le performance della maggior parte dei dispositivi mobile utilizzati. "Oggi servono soluzioni per l'IT capaci di identificare problemi relativi all'hardware, sul consumo della batteria, sulla configurazione del dispositivo o sulla connessione di rete, per poi prendere provvedimenti utili a migliorare la produttività di dipendenti e del servizio clienti. Per l'IT è importante anche esaminare nel dettaglio il dispositivo di un singolo utente per identificare e risolvere i problemi che ne influenzano le performance", prosegue Calderon.
Per questo Riverbed propone Aternity Mobile, soluzione che offre una visione completa delle prestazioni delle app e dei dispositivi mobile su Android e iOS per molteplici vendor, permettendo all'IT di migliorare l'esperienza dei dipendenti, interagendo con loro per ottenere feedback e inviare aiuti contestuali. Aternity Mobile consente all'IT di analizzare tutti i dati telemetrici dello smartphone (memoria di archiviazione, la RAM, la CPU, la durata e il consumo della batteria, connessioni Wi-Fi utilizzate), permettendo così di verificare la conformità dell'utilizzo del dispositivo con le norme aziendali e che venga utilizzato solamente con app approvate dall'azienda.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà lo è già.
ChatGPT is bullshit
Pensa che la mia azienda (primaria banca europea) nell'arco del 2025 trasferirà una fetta altissima di lavoro amministrativo alla AI. Prestiti, mutui, finanza verranno gestiti perlopiù da quella che chiami flop.
Pensa che la mia azienda (primaria banca europea) nell'arco del 2025 trasferirà una fetta altissima di lavoro amministrativo alla AI. Prestiti, mutui, finanza verranno gestiti perlopiù da quella che chiami flop.
E naturalmente questo senza intaccare minimamente i posti di lavoro dei dipendenti
Come no... da me per fortuna non licenziano ma nel settore bancario anche molto prima dell'avvento dell'AI la tecnologia (bancomat, atm, home banking, internet banking ecc.) ha portato una continua riduzione del personale.
Non si licenzia ma si sostituiscono solo parzialmente i pensionamenti.
Ormai l'età media da noi è sui 50 anni, nel giro di 10/15 anni andremo tutti i pensione pagati dall'AI...
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