El Capitan, CPU AMD EPYC Genoa e GPU Radeon Instinct per un supercomputer exascale
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Marzo 2020, alle 19:21 nel canale DeviceHPE e AMD hanno discusso dei primi dettagli di El Capitan, un nuovo supercomputer exascale che sarà installato al Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti nel 2023.
Si chiama El Capitan il nuovo progetto di supercomputer exascale - capace di svolgere un miliardo di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo - che sarà installato presso il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti.
Realizzato da HPE, tramite la controllata Cray, userà hardware di AMD per garantire la sicurezza, la protezione e l'affidabilità delle scorte nucleari statunitensi, nonché sostenere progetti di ricerca pubblica avanzati basati sull'intelligenza artificiale e il machine learning.
Il nuovo supercomputer mira a garantire prestazioni superiori a 2 exaflops con calcoli a doppia precisione e dovrebbe essere pronto a inizio 2023. Si tratta di una commessa del valore complessivo di 600 milioni di dollari.
Secondo Bronis de Supinski dell'LLNL, El Capitan sarà in grado di svolgere calcoli 16 volte più rapidamente - di media - rispetto a Sierra, il secondo supercomputer nella classifica TOP 500, capace di garantire una potenza di picco di 125 petaflops.
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Steve Scott, Senior Fellow e CTO per HPC & AI di HPE, ha aggiunto che El Capitan sarà oltre 10 volte più veloce del sistema migliore al mondo, Summit, nonché più potente dei primi 200 supercomputer attuali messi insieme. "Se chiunque sulla terra completasse un calcolo al secondo, sarebbero necessari 8 anni per fare ciò che El Capitan svolge in un secondo". El Capitan dovrebbe consumare circa 40 megawatt.
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Il nuovo supercomputer si basa sui sistemi Shasta di Cray, mentre per quanto concerne l'hardware vero e proprio, sfrutterà processori EPYC di quarta generazione "Genoa" basati sull'architettura x86 Zen 4, a cui si uniranno acceleratori Radeon Instinct con memoria HBM di nuova generazione (sullo stesso package della GPU) in grado di lavorare su calcoli a precisione mista ad alte prestazioni, di concerto con gli altri acceleratori.
La piattaforma supporterà inoltre memoria di prossima generazione e un rinnovato sistema di I/O per affrontare carichi di intelligenza artificiale e HPC. Il tutto ovviamente "girerà" al massimo grazie al software di calcolo eterogeneo open source AMD ROCm.
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Il dialogo costante tra CPU e GPU sarà possibile tramite la terza generazione di Infinity Fabric, interconnessione che assicurerà non solo un bandwidth elevato e una bassa latenza, ma anche la possibilità di avere una memoria unificata a cui avranno accesso sia CPU che GPU. Infinity Fabric consentirà di collegare quattro Radeon Instinct e una CPU AMD EPYC insieme in ogni nodo del supercomputer.
Ricordiamo che El Capitan rappresenterà il secondo supercomputer exascale basato su hardware AMD: nel 2021 debutterà Frontier, soluzione che sarà installata all'Oak Ridge National Laboratory (ORNL) del Dipartimento dell'Energia statunitense e che dovrebbe garantire una potenza di calcolo di 1,5 exaflops.
2 Commenti
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Spero che AMD investa questi introiti in ricerca e sviluppo,ora che può rivaleggiare con Intel è meglio che non si sieda sugli allori,anche perchè deve pareggiare i conti con nvidia.Devi effettuare il login per poter commentare
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