Fujitsu guarda al cloud computing e presenta Zero Client
di Alessandro Bordin pubblicata il 19 Novembre 2009, alle 16:16 nel canale Device
Sempre più presente nei discorsi legati all'IT, il cloud computing è una realtà che prende sempre più piede nelle aziende di medie e grandi dimensioni. Fujitsu presenta, per questi ambiti, il terminale Zero Client
Il cloud computing, di cui avremo modo di parlare in maniera più approfondita in un articolo di prossima pubblicazione, è una realtà che sta facendo gola a più di una azienda, sia essa di medie o grandi dimensioni. Si tratta, in breve, di accentrare su un server web o un cluster di server web tutte le risorse software e in parte hardware, ridistribuendo quindi servizi e applicativi alle macchine, in base alle esigenze, sulle singole postazioni.
Un concetto tutto sommato vecchio, ma applicato ai tempi che cambiano. In molti infatti ricorderanno che un tempo il PC veniva chiamato "terminale", specie in ambito aziendale, poiché il grosso del software era accentrato nel server e il PC serviva praticamente a richiamarne i servizi.
Passa il tempo ma le idee vecchie, se valide, ritornano. E' in quest'ottica che Fujitsu annuncia di fatto il ritorno del ternimale in senso stretto, chiamato Zero Client. Caratteristiche tecniche? Un monitor e una tastiera, mentre a livello di elettronica troviamo un alimentatore e una presa di rete. Fine. No CPU, no unità di archiviazione, no sistema operativo. Di fatto il complemento al concetto di Desktop Virtual Machine (DVM), dove a farsi carico di tutto è il server virtualizzato, sia esso locale o web.
Si tratta quindi di un passo ulteriore verso la diffusione sempre più
massiccia delle realtà "cloud", portata avanti dal quarto fornitore mondiale di
PC in ambito business. Non solo questo in ogni caso è quanto emerso al Visit09,
evento organizzato in Germania fa Fujitsu proprio in questi giorni, a cui
dedicheremo un articolo nel corso della settimana prossima, dove analizzeremo
con maggiore dettaglio i trend e i prodotti presentati.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNetBoot oppure RemoteControl ?
Ma effettua un 'boot di rete' oppure riceve e trasmette gli input/output su cavo ethernet?Sarebbe interessante scoprirlo...
Sarebbe interessante scoprirlo...
Senza CPU penso sia dura fare il boot da rete, è un mero terminale.
Sono convinto che il futuro sia si il cloud computing, ma non dislocato all'interno della propria lan!...
ciao
Io non vedo tutto questo risparmio per le aziende: con 350 € (facciamo 400 € con monitor e tastiera) si acquistano computer utilizzabili con applicativi office per almeno 10 anni.
Non vedo quindi la necessità, per risparmiare 200 € a postazione una volta in un decennio, di doversi sobbarcare costi per server più potenti, per un sistemista in più per gestire le varie macchine virtuali, grosse problematiche in caso di down temporanei della rete.
Senza contare che installare un software su una macchina potrebbe diventare un caso complicato da gestire: penso, banalmente, al software di sincronizzazione dello smartphone (10 BlackBerry, 3 Nokia, 2 iPhone, 4 Android) per dipendenti diversi.
Rimango scettico, ma forse perché ho esperienza in aziende con un centinaio di collaboratori al massimo.
Mi chiedo se le ragioni che in passato hanno fatto fallire questo approccio siano ancora valide. Approccio appunto che e' durato un po' di piu' nelle grandi aziende per poi fallire miseramente. Complice ovviamente l' abbattimento del costo dei pc. Ragione ancora piu' valida al giorno d' oggi che per fare il minimo indispensabile bastano 200 euro o meno se ci si accontenta di un pc usato. Inoltre linux e' gratis se proprio si guarda ai costi. Mi chiedo soprattutto per l' utente finale quali siano i vantaggi. Mi pare utile solo per i cellulari e solo sinche non saranno abbastanza potenti da fare da soli. La sostanza e' che si finisce per pagare un pc come se fosse in affito e per pagare ogni minuscolo ridicolo servizio il provider intenda farci pagare. Dubito che faro' mai a meno di un personal computer.
Non vedo quindi la necessità, per risparmiare 200 € a postazione una volta in un decennio, di doversi sobbarcare costi per server più potenti, per un sistemista in più per gestire le varie macchine virtuali, grosse problematiche in caso di down temporanei della rete.
Senza contare che installare un software su una macchina potrebbe diventare un caso complicato da gestire: penso, banalmente, al software di sincronizzazione dello smartphone (10 BlackBerry, 3 Nokia, 2 iPhone, 4 Android) per dipendenti diversi.
Rimango scettico, ma forse perché ho esperienza in aziende con un centinaio di collaboratori al massimo.
forse non è ancora chiaro la virtualizzazione cosa permette, e i suoi vantaggi..
vediamo un attimo, hardware thinclient è poco costoso .. si rompe? in circa 5 minuti si effettua la nuova configurazione su un nuovo "terminale" ed è di nuovo operativo senza aver perso nessun documento o programma o altro cosa che per certe aziende che lavorano sulla quantita e con il cliente in persona è fondamentale, a seconda del protocollo che si utilizza si hanno + o - svantaggi in termine di riconoscimento hardware collegato via usb ,streaming video e virtualizzazione.
la possibilita di usare il pool per ricreare macchine nuove e perfettamente funzionanti ogni nuovo login dell utente.
sicurezza di avere dati protetti.se vado con una pennetta su un pc con l'intento di sottrarre dati non riesco a prendere nulla se non è loggato.
possibilita di virtualizzare applicativi, rendendo uguali le versioni che si utilizzano per tutti. virtualizzando le applicazioni sul server di virtualizzazione si lanciano gli aggiornamenti e sui client si beneficia gia dell applicativo aggiornato senza dover scaricare per ogni pc aggiornamento.
possibilita di gestire le risorse hardware in maniera intelligente a seconda del carico di lavoro tramite gli allarmi che ti restituisce in ambiente server.
ogni macchina virtuale puo essere indipendente dalle altre e in caso di problemi si possono usare gli snapshot e ripristinare a uno stato precedente funzionante. audio e streaming video possono essere emulati..
credo che la virtualizzazione è futuro .. noi nel nostro ambiente lavorativo stiamo virtualizzando molti server e client e man mano mi rendo conto dei vantaggi e svantaggi toccando con mano le situazioni..
quello che ci propone fujitsu è ottimo, anche se in quel caso non basta un semplice apparato server ma qualcosa di piu complesso per la virtualizzazione .. per aziende con dati sensibili e numerosi client sara un ottima cosa ..
aspetto con ansia la recensione ..
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