IBM presenta z17, il mainframe per i tempi moderni con l'intelligenza artificiale
di Riccardo Robecchi pubblicata il 08 Aprile 2025, alle 16:11 nel canale Device
I mainframe non sono solo vestigia di un passato lontano, ma dispositivi moderni: a confermarlo è il lancio di IBM z17, ultima generazione dei mainframe di IBM le cui novità principali ruotano attorno all'IA
IBM ha annunciato la nuova generazione dei suoi mainframe: IBM z17 porta con sé numerose novità rispetto a Z16, a partire dall'integrazione nativa tanto nell'hardware quanto nel software dell'intelligenza artificiale. I nuovi mainframe fanno leva sul nuovo processore IBM Telum II e sugli acceleratori IBM Spyre, che garantiscono il 50% di operazioni d'inferenza tramite IA in più al giorno rispetto a z16.
IBM z17, il mainframe con e per l'IA
L'intelligenza artificiale è uno strumento ormai pervasivo, che si tratti del machine learning o dei modelli linguistici di grandi dimensioni. Viene impiegata in tutti i settori e in applicazioni di ogni tipo. Non sorprende dunque che anche i clienti dei mainframe, come le grandi banche e assicurazioni, vogliano impiegarla nelle proprie applicazioni che vengono eseguite sui mainframe: gli istituti finanziari, ad esempio, usano l'IA per analizzare le transazioni e prevenire le frodi.
IBM ha lavorato con oltre 100 clienti nel mondo per individuare le nuove funzionalità da inserire in z17; l'azienda ha così individuato 250 casi d'uso legati all'IA. Il risultato del percorso di progettazione, durato cinque anni, è un mainframe che è pensato per eseguire applicazioni d'IA affianco a quelle più tradizionali.
L'azienda aveva annunciato il lancio del processore Telum II e dell'acceleratore Spyre lo scorso anno: Telum II ha otto core operanti a 5,5 GHz, ma ciò che lo caratterizza rispetto alla generazione precedente è la presenza di un acceleratore che consente di ottenere 24 TOPS per ottenere prestazioni migliori nelle applicazioni d'IA; Spyre, invece, è un acceleratore che si collega al mainframe tramite connettori PCIe, dotato di 32 core specificamente dedicati ai calcoli necessari all'IA e, più in particolare, all'IA generativa. Il fatto che si colleghi tramite PCIe, come una qualunque scheda d'espansione standard, consente di usare molteplici Spyre all'interno dello stesso mainframe.
Secondo IBM, l'impiego di Telus II e Spyre consente di ottenere fino a 450 miliardi di operazioni d'inferenza al giorno, con una latenza di 1 ms. Stando all'azienda, il suo hardware consuma 5,4 volte meno energia rispetto a un sistema dalle prestazioni equivalenti basato su processori x86 e GPU.
La visione di IBM è quella di consentire l'impiego dei modelli d'IA direttamente all'interno del mainframe, così da mantenere il controllo totale dei dati contenuti al suo interno. Una delle novità di z17 è proprio la possibilità di poter eseguire nativamente più modelli, tra cui quelli della gamma Granite della stessa IBM. Ma non solo: l'IA è stata inserita anche nel sistema operativo degli stessi mainframe e aiuta nella loro gestione, così da semplificare la rilevazione di anomalie e la loro risoluzione.
A proposito del software, arriverà nel terzo trimestre il nuovo sistema operativo z/OS 3.2, che supporterà database NoSQL, "metodi moderni di accesso ai dati" e funzionalità per l'elaborazione dei dati in configurazioni di cloud ibrido.
I mainframe z17 saranno disponibili a partire dal 18 giugno 2025, mentre gli acceleratori Spyre verrano lanciati nel quarto trimestre del 2025.
"Nel nostro settore stiamo rapidamente imparando che l'IA è preziosa tanto quanto l'infrastruttura su cui gira", ha affermato Ross Mauri, direttore generale di IBM Z e LinuxONE in IBM. "Con z17, portiamo l'IA al centro dell'azienda con il software, la potenza di elaborazione e lo storage necessari per rendere l'IA operativa rapidamente. Inoltre, le aziende possono fornire all'IA i propri dati aziendali non ancora utilizzati in modo sicuro e conveniente.”
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