Idrogeno dagli spinaci, procede la ricerca per un mondo Green

Idrogeno dagli spinaci, procede la ricerca per un mondo Green

Sono molteplici i tentativi degli scienziati per trovare alternative valide e sostenibili ai combustibili fossili. Una recente ricerca ha dimostrato come sia possibile convertire la luce solare in idrogeno

di pubblicata il , alle 11:50 nel canale Device
 
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Willy_Pinguino09 Febbraio 2011, 18:03 #21
il platino fa da catalizzatore...

i catalizzatori sono elementi che in genere hanno gran facilità a stabilire e rompere legami chimici con gli altri elementi, quindi per creare esacloroplatinato "in teoria" costa poco in termini di energia; ovvio che la ricerca tenderà a stabilizzare le membrane che si vanno ad auto-formare per innescare la sintesi

ma la notizia importante mi pare che sia che finalmente in laboratorio si riesce a riprodurre un meccanismo simile alla forosintesi "in modo tutto sommato semplice".

@matteo.pelesson

non ci capisco nulla di nutrizionismo e simili, ma quando si era diffusa la tecnica di ricavare carburante a base alcoolica dal mais, messico e alcuni altri paesi centro americani erano sull'orlo della guerra civile per la mancanza di cibo, similmente a quanto ora accade in nord africa... ci sono nazioni che hanno alla base della loro piramide alimentare il mais al posto del frumento che usiamo noi europei o il riso che usano in asia, non so se il loro dna sia tarato diverso dal nostro, so che senza mais stavano morendo di fame.
HIVE mind09 Febbraio 2011, 18:05 #22
L'ombra nera e marcia è dietro anche alla più verde "economy" finchè le tasche di certi personaggi saranno sempre attirate da un altro tipo di "verde".

Cmq il metano dai fagioli mi ha fatto molto
Crystal198809 Febbraio 2011, 18:14 #23
Originariamente inviato da: Willy_Pinguino
il platino fa da catalizzatore...

i catalizzatori sono elementi che in genere hanno gran facilità a stabilire e rompere legami chimici con gli altri elementi, quindi per creare esacloroplatinato "in teoria" costa poco in termini di energia; ovvio che la ricerca tenderà a stabilizzare le membrane che si vanno ad auto-formare per innescare la sintesi

ma la notizia importante mi pare che sia che finalmente in laboratorio si riesce a riprodurre un meccanismo simile alla forosintesi "in modo tutto sommato semplice".

@matteo.pelesson

non ci capisco nulla di nutrizionismo e simili, ma quando si era diffusa la tecnica di ricavare carburante a base alcoolica dal mais, messico e alcuni altri paesi centro americani erano sull'orlo della guerra civile per la mancanza di cibo, similmente a quanto ora accade in nord africa... ci sono nazioni che hanno alla base della loro piramide alimentare il mais al posto del frumento che usiamo noi europei o il riso che usano in asia, non so se il loro dna sia tarato diverso dal nostro, so che senza mais stavano morendo di fame.


Dubito costu poco.. l'esacloruro di platino è uno degli step finali del produzione e raffinazione del platino.. quindi non credo costi pochissimo..
avvelenato09 Febbraio 2011, 18:55 #24
Originariamente inviato da: leddlazarus
ma come per il biodiesel ricavato dal mais, il problema si sposta su un'altro versante: quello del cibo.

se coltivassimo il mais (od altro) per trasformarlo in carburante non ci rimarrebbe + spazio per le coltivazioni per il cibo.

quindi bisognerebbe sfruttare zone che non verrebbero usate altrimenti, come i deserti.

cosa che è già stata dimostrata oltretutto.


il parallelelismo non è così evidente come sembra:
il biodiesel è una tecnologia attualmente affermata e utilizzabile, con i vincoli che tu hai citato, e pertanto attualmente non è una soluzione all'aumento dei costi petroliferi, anzi potrebbe diventare un'ulteriore problema (l'aumento dei costi petroliferi potrebbe incrementare sproporzionatamente quello delle derrate alimentari);

mentre in quest'articolo si parla solo di una ricerca legata all'utilizzo di alcuni fenomeni biofotochimici per separare l'idrogeno dal pericolosissimo ossido di diidrogeno.

proiettando con la fantasia è possibile immaginare fabbriche galleggianti negli oceani, composte da colonie immense di alghe geneticamente modificate e da strutture di confinamento, del tutto automatizzate: il sole lambisce tutta la superficie terrestre, ma le terre emerse sono solo il 30%.
Quindi viva viva la ricerca, ma...piccola nota polemica e ot, concedetemela:
bisogna arrivarci alla ricerca.
Qua se non facciamo qualcosa per il problema energetico di oggi, da qui a 30 anni scoppia una WW3.
Il solare fotovoltaico continua a rivelarsi utopia, non si riuscirà mai con la tecnologia attuale a riaversi dagli investimenti, salvo ovviamente farli pagare a qualcun altro (lo stato quindi i cittadini).
Io personalmente dico che tra una WW3 e qualche centrale nucleare è meno inquinante la seconda: nella speranza che ci aiuti, con le altre forme di approvigionamento energetico, ad arrivare ad un traguardo tecnologico in cui potremo produrre energia pulita senza inquinare. E magari anche smaltire le scorie prodotte nel passato, perché no?
Pier220409 Febbraio 2011, 19:28 #25
Originariamente inviato da: avvelenato
il parallelelismo non è così evidente come sembra:
il biodiesel è una tecnologia attualmente affermata e utilizzabile, con i vincoli che tu hai citato, e pertanto attualmente non è una soluzione all'aumento dei costi petroliferi, anzi potrebbe diventare un'ulteriore problema (l'aumento dei costi petroliferi potrebbe incrementare sproporzionatamente quello delle derrate alimentari);

mentre in quest'articolo si parla solo di una ricerca legata all'utilizzo di alcuni fenomeni biofotochimici per separare l'idrogeno dal pericolosissimo ossido di diidrogeno.

proiettando con la fantasia è possibile immaginare fabbriche galleggianti negli oceani, composte da colonie immense di alghe geneticamente modificate e da strutture di confinamento, del tutto automatizzate: il sole lambisce tutta la superficie terrestre, ma le terre emerse sono solo il 30%.
Quindi viva viva la ricerca, ma...piccola nota polemica e ot, concedetemela:
bisogna arrivarci alla ricerca.
Qua se non facciamo qualcosa per il problema energetico di oggi, da qui a 30 anni scoppia una WW3.
Il solare fotovoltaico continua a rivelarsi utopia, non si riuscirà mai con la tecnologia attuale a riaversi dagli investimenti, salvo ovviamente farli pagare a qualcun altro (lo stato quindi i cittadini).
Io personalmente dico che tra una WW3 e qualche centrale nucleare è meno inquinante la seconda: nella speranza che ci aiuti, con le altre forme di approvigionamento energetico, ad arrivare ad un traguardo tecnologico in cui potremo produrre energia pulita senza inquinare. E magari anche smaltire le scorie prodotte nel passato, perché no?


Fai un ritratto di un mondo idilliaco che si scontra con l'avidità umana. Pochi banchieri hanno messo in ginocchio il mondo, figurati se pochi Petrolieri mollano l'osso.

Se si riuscisse a produrre Idrogeno scomponendolo dall'acqua a costi zero andremmo diretti verso una WW3, in quanto i paesi che vivono di petrolio cadrebbero in una crisi devastante, le accise sui prodotti petroliferi sostengono il walfare nazionale dei paesi occidentali, quindi li dovremmo trasferire sull'Idrogeno pena deficit statali paurosi, le lobby petrolifere farebbero di tutto per alimentare tensioni sociali pur di non perdere l'oro nero, le quali risparmiano anche sulle strutture petrolifere con la conseguenze che conosciamo (Golfo del Messico).

Troppi soldi girano nei combustibili fossili, le ricerche sulle alternative partiranno veramente a livello governativo quando le riserve petrolifere raggiungeranno il break even con il consumo, spero non sia troppo tardi.

IMHO
avvelenato09 Febbraio 2011, 19:48 #26
Originariamente inviato da: Pier2204
Fai un ritratto di un mondo idilliaco che si scontra con l'avidità umana. Pochi banchieri hanno messo in ginocchio il mondo, figurati se pochi Petrolieri mollano l'osso.

Se si riuscisse a produrre Idrogeno scomponendolo dall'acqua a costi zero andremmo diretti verso una WW3, in quanto i paesi che vivono di petrolio cadrebbero in una crisi devastante, le accise sui prodotti petroliferi sostengono il walfare nazionale dei paesi occidentali, quindi li dovremmo trasferire sull'Idrogeno pena deficit statali paurosi, le lobby petrolifere farebbero di tutto per alimentare tensioni sociali pur di non perdere l'oro nero, le quali risparmiano anche sulle strutture petrolifere con la conseguenze che conosciamo (Golfo del Messico).

Troppi soldi girano nei combustibili fossili, le ricerche sulle alternative partiranno veramente a livello governativo quando le riserve petrolifere raggiungeranno il break even con il consumo, spero non sia troppo tardi.

IMHO


in realtà le principali aziende produttrici di energia detengono tecnologie, brevetti, centri di ricerca e mezzi di produzione per svariate forme di energia, pulite e non, rinnovabili ed esauribili. Ovviamente poi scelgono quelle più convenienti dal pdv dei loro azionisti, ma non è che se oggi scelgono il petrolio tra 30 anni quando sarà antieconomico continueranno a sceglierlo.
Ti invito, e con te tutti, ad evitare i discorsi di chi vuole banalizzare la realtà ad uno scontro del bene contro il male, gandalf contro saruman, gargamella contro i puffi, shredder contro le tartarughe ninja, gente naive come Grillo ad esempio, che ce l'ha con $$$petrolieri kattivi$$$, gente che fa un pessimo servizio nel promuovere il valore dell'intelligenza intesa come esercizio del senso critico (poi ci credo che tutti vogliono fare i calciatori o le vallette); l'analisi del mondo è materia ben più complessa.
Detto questo è pacifico che le multinazionali per come sono strutturate ricerchino il profitto, e più volte hanno dimostrato di ricercarlo anche a scapito del bene comune, della tutela dell'ambiente o della razionalizzazione dei consumi. Qualcuno ha detto BP?
Quindi indirizzare in queste direzioni le multinazionali con bastone e carota è compito degli stati.
Ciò non significa che le grandi società produttrici di impianti elettrici sarebbero disposte a condurre il mondo nel caos e nel patimento: semplicemente perché non gli converrebbe.
Un conto è allargare la forbice tra ricchi e poveri, e ai ricchi conviene sempre che i poveri siano davvero poveri e quindi a disposizione, un altro è che tutti ci mettiamo a litigarci il pane.

questo è un gran bell'ot fuori dal thread di 3 km e mezzo, ma mi sono tolto un brutto sassolino dalle scarpe e ne sono felice, per espiare il mio ot mi autobanno dal thread ad libitum.
Pier220409 Febbraio 2011, 20:11 #27
Originariamente inviato da: avvelenato
in realtà le principali aziende produttrici di energia detengono tecnologie, brevetti, centri di ricerca e mezzi di produzione per svariate forme di energia, pulite e non, rinnovabili ed esauribili. Ovviamente poi scelgono quelle più convenienti dal pdv dei loro azionisti, ma non è che se oggi scelgono il petrolio tra 30 anni quando sarà antieconomico continueranno a sceglierlo.
Ti invito, e con te tutti, ad evitare i discorsi di chi vuole banalizzare la realtà ad uno scontro del bene contro il male, gandalf contro saruman, gargamella contro i puffi, shredder contro le tartarughe ninja, gente naive come Grillo ad esempio, che ce l'ha con $$$petrolieri kattivi$$$, gente che fa un pessimo servizio nel promuovere il valore dell'intelligenza intesa come esercizio del senso critico (poi ci credo che tutti vogliono fare i calciatori o le vallette); l'analisi del mondo è materia ben più complessa.
Detto questo è pacifico che le multinazionali per come sono strutturate ricerchino il profitto, e più volte hanno dimostrato di ricercarlo anche a scapito del bene comune, della tutela dell'ambiente o della razionalizzazione dei consumi. Qualcuno ha detto BP?
Quindi indirizzare in queste direzioni le multinazionali con bastone e carota è compito degli stati.
Ciò non significa che le grandi società produttrici di impianti elettrici sarebbero disposte a condurre il mondo nel caos e nel patimento: semplicemente perché non gli converrebbe.
Un conto è allargare la forbice tra ricchi e poveri, e ai ricchi conviene sempre che i poveri siano davvero poveri e quindi a disposizione, un altro è che tutti ci mettiamo a litigarci il pane.

questo è un gran bell'ot fuori dal thread di 3 km e mezzo, ma mi sono tolto un brutto sassolino dalle scarpe e ne sono felice, per espiare il mio ot mi autobanno dal thread ad libitum.


Dio me ne scampi se voglio banalizzare, forse mi sono spiegato male nel fare un ritratto catastrofista, ho solo voluto riassumere in poche parole ciò che è sotto gli occhi di tutti, allo scopo ho preso come esempio la più grande crisi bancaria, dopo quella del 29, senza che nessuno si sia reso conto cosa stava per accadere, nella migliore delle ipotesi diciamo che le agenzie di rating avevano un'occhio chiuso e l'altro strabico, mentre i banchieri centrali confortavano i capi di stato dicendo che l'economia va ALLA GRANDE... nello stesso istante in cui Lehman Brothers stava cominciando a crollare.
Questo parallelismo con l'energia mi fa pensare che impariamo poco dai nostri errori, spero che tu abbia ragione e io non ci capisco una mazza. Sarei contento.

Mi autobanno anch'io per L'OT mostruoso...
lucusta09 Febbraio 2011, 21:14 #28
mhm.. sistema complesso...

da quello che ho capito le proteine estratte dagli spinaci, le LHC-II, riescono a ridursi grazie all'azione dell'esacloruroplatinato di sodio (Na2PtCl6), o meglio dello ione conlesso PtCl6 2-, riuscendo cosi' a clorurarsi e a rilasciare siti attivi alla riduzione dell'acqua.
la clorurazione delle LHC-II porta all'estromissione del platino; il tutto avviene sul substrato copolimerico (che, in realta' dovrebbe essere sito di stasi si un aminoacido particolare, facendo diventare il tutto un particolare polipeptide).
in pratica il substrato copolimerico (a mio avviso addizionato ad un aminoacido) fissa la LHC-II, e questa sottrae ioni Cl- da PtCl6-2, con l'intervento di una molecola d'acqua come donatrice, rilascia la molecola di idrogeno H2, una molecola di cloro Cl2, scaricando PtCl4, formando NaOH, riniziando poi il ciclo...
il problema e' che, se fosse cosi', per ogni singola molecola di Na2PtCl6 si ha una sola molecola di idrogeno, una di cloro gassoso, un sale metallico e una base minerale forte, quindi un sistema che ha breve vita, e che da' prodotti di scarsa valenza (l'impianto di estrazione dell'idorgeno dalla mix idrogeno/cloro 1:1 richiederebbe materiali di costo notevole, e soprattutto sicurezze rilevanti, visto che si parla di gas di cloro), in un sistema che diventa fortemente alcalino, ambiente che riesce tranquillamente a degradare proteine e copolimeri.
cioe' dura 100 ore, ma poi butti tutto.
sapendo i prodotti, uno potrebbe rendersi conto della valenza della reazione enzimatica.

sarebbe interessante sapere cosa succede con l'esafloruropaltinato di sodio, che e' decisamente piu ossidante.

comunque e' molto interessante come ricerca, perche' l'idrogeno dell'acqua non e' la cosa piu' semplice da staccare;
diventerebbe interessante se la reazione potesse chiedere carboidrati (zucchero), in cui la presenza dell'idrogeno e' molto piu' elevata e la sua "estrazione" molto piu' semplice.
una serie di reazioni che portano dal glucosio ad energia avviene in ogni istante nelle cellule (ciclo di krebs).
Baboo8510 Febbraio 2011, 12:40 #29
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Lo studio ha dimostrato come le proteine di tipo LHC-II, deputate alla raccolta dell'energia solare e ottenute partendo da semplici foglie di spinaci, possano produrre idrogeno con alcuni passaggi replicabili in modo tutto sommato semplice. Aggiungendo un liquido contente copolimeri e esacloroplatinato di sodio, Na PtCl, porta a un auto-assemblaggio di membrane stratificate simili per funzionalità a quelle fotosintetiche che, poste alla luce del sole, sono in grado di produrre platino e idrogeno per più di 100 ore continuative.


Si' oddio... La procedura e' semplice (aggiungi il liquido e via) ma non penso lo si trovi nei supermercati

Una cosa mi sono sempre chiesto: come ma non riescono a riprodurre una fotosintesi artificiale. Sperando che sia un "non riescono" e non un "non glielo vogliono far fare"

La scoperta sarebbe abbastanza storica, dato che avere un'auto (ipotizzo quella) che consuma anidride carbonica per produrre ossigeno... Ossigeno di sicuro utilizzato come comburente, ma se sara' energia pulita non avra' nemmeno emissioni (la CO2 prodotta verra' riutilizzata direttamente come carburante).
E per avviare un'auto del genere, bastera' respirare a pieni polmoni e soffiare in un tubo finche' non si accende

Ok basta fantasie
lucusta10 Febbraio 2011, 19:30 #30
il fatto e' che tu, in questo modo, puoi utilizzare l'idrogeno come vettore energetico, mentre nella fotosintesi clorofilliana e' l'energia il prodotto finale, che non e' sfruttabile direttamente.

renditi conto che in un motore endotermico tu non sfrutti l'energia chimica della benzina, ma la risultante della sua trasformazione, ossia quella termica... solo un'elettrolisi inversa ti darebbe energia elettrica da energia chimica, ma ha rendimento cosi' scarsi e poi i prodotti di scarto sono gli stessi.

poi l'auto da te ipotizzata utilizza energia cellulare, ossigeno o anidride carbonica?

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^