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Le soluzioni FRITZ! entrano in redazione e potenziano l’infrastruttura di rete
di Redazione pubblicata il 14 Luglio 2022, alle 10:21 nel canale DeviceCome lavora AVM quando deve aggiornare l’infrastruttura di un cliente? Per scoprirlo abbiamo aperto le porte dei nostri uffici a Enrico Cicculli e Pierpaolo Gelmi, che hanno valutato la situazione e selezionato le soluzioni più adatte alle nostre esigenze
20 postazioni pensate per il lavoro ibrido, e una media di una quindicina di persone contemporaneamente, per un totale di circa 40/50 dispositivi connessi allo stesso tempo. Questa, in estrema sintesi, la redazione di HWUpgrade, che include anche Edge9. Per anni abbiamo sempre fatto affidamento su una rete cablata per connettere computer e dispositivi personali del nostro team, anche perché il Wi-Fi non garantiva le prestazioni necessarie per muovere velocemente grandi quantità di dati da una workstation all’altra. Con Wi-Fi 6, però, si cambia musica, almeno sulla carta. Può una rete senza fili basata sul più recente standard Wi-Fi sostituire degnamente il buon vecchio Ethernet? Per scoprirlo abbiamo invitato nei nostri uffici AVM, che ha studiato una soluzione adatta alle nostre necessità.
La fase di design
La miglior strategia? “Non avere una strategia!”. Ci spiazza così Enrico Cicculli, B2B and Distribution Sales Manager di AVM, ma il suo punto di vista è condivisibile: se si ha già una strategia pronta, significa che non è stato fatto alcuno studio sulle specificità del cliente, sulle sue necessità e sulle peculiarità dei suoi uffici. Prima ancora di definire cosa serve e come implementarlo, è necessario capire quanti sono i dispositivi utilizzati e connessi e quale connettività è disponibile. Il passo successivo è quello di comprendere quali lavori saranno necessari per soddisfare le necessità, tenendo anche conto delle potenziali interferenze al segnale e dei materiali. Il cartongesso, per esempio, pur sottile e leggero, rappresenta un ostacolo non semplice per le onde radio. Solo a questo punto si valutano i dispositivi più adatti per la situazione e successivamente si è pronti per l’installazione e la configurazione. Il lavoro non si esaurisce qui, dato che AVM offre l’assistenza post-vendita. Un servizio non erogato direttamente dalla multinazionale tedesca, ma dalla capillare rete dei partner, che fanno da tramite fra AVM e i clienti, occupandosi anche della formazione delle persone che andranno poi a gestire l’infrastruttura installata.
AVM potenzia la rete Wi-Fi della nostra redazione
Analizzando i nostri uffici e ascoltando le nostre necessità, Pierpaolo Gelmi, Sales Trainer di AVM, ha scelto di integrare nella nostra infrastruttura un FRITZ!Box 4060 e due ripetitori FRITZ!Repeater 6000, tutte periferiche con supporto per il Wi-Fi 6 e la tecnologia Mesh. La configurazione si completa con FRITZ!Fon C6, un telefono DECT per la parte telefonica. Volendo, sarebbe molto semplice aggiungere ulteriori terminali DECT per la telefonia, ma è possibile anche usare un comune smartphone, semplicemente installando l’app FRITZ!Fon di AVM.
La scelta del FRITZ!Box 4060 è dovuta al fatto che è il primo router tri-band offerto dall’azienda e si abbina molto bene con il ripetitore 6000, che adotta la stessa tecnologia. Il vantaggio di avere tre bande (nella maggior parte dei casi sono solo due, una a 2,4 GHz e una a 5 GHz) è che una viene dedicata esclusivamente alle comunicazioni fra il router e il repeater, lasciando così le altre totalmente libere per lo scambio di dati coi dispositivi. Questo nel caso si decida di collegare il FRITZ!Repeater 6000 via wireless. Se l’edificio lo consente, è anche possibile collegarlo tramite un cavo ethernet al 4060, che dispone di una porta ethernet di tipo 2,5 GbE (disponibile anche sul ripetitore), fondamentale per sfruttare tutta la banda disponibile in Wi-Fi che, altrimenti, sarebbe limitata utilizzando una classica connessione 1 GbE, quella oggi più comune.
Tutti i prodotti di cui abbiamo parlato, fatta eccezione per il telefono che adotta lo standard DECT, supportano la tecnologia Mesh che, semplificando molto, “smista” in maniera ottimale il segnale. In pratica, possiamo muoverci liberamente all’interno dei nostri uffici avendo la certezza che i nostri dispositivi si “agganceranno” sempre al router o al ripetitore che in quella zona è in grado di garantire il miglior segnale. Va sottolineato che gli utenti vedranno solamente una SSID e avranno un’unica password: saranno i dispositivi Mesh di AVM a scegliere il “percorso” ideale di volta in volta.
Facciamo qualche misura
Dopo aver installato e configurato la rete Wi-Fi 6, ci siamo spostati in varie zone della redazione e lanciato una serie di Speedtest per vedere come si comportava la nostra rete wireless. Il risultato è che indipendentemente da dove ci trovavamo, abbiamo sempre avuto il massimo della banda concessa dalla nostra connessione a Internet, quindi poco meno di 200 Mbps in download e circa 20 Mbps in upload, con latenze inferiori ai 15 ms (non abbiamo una FTTH a Luino). Questo anche con numerosi dispositivi connessi: durante i test, infatti, nessuno dei colleghi ha smesso di lavorare.