Piccoli reattori nucleari per alimentare i datacenter: l'idea di Microsoft
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Settembre 2023, alle 09:41 nel canale DeviceAlimentare i datacenter con piccoli reattori nucleari: è questa l'idea di Microsoft per far fronte alle richieste energetiche sempre maggiori del cloud e dell'intelligenza artificiale. La società sta cercando il responsabile di un team che dovrà valutare la fattibilità dell'idea.
I datacenter richiedono sempre più energia e le cose potrebbero persino peggiorare con il boom dell'intelligenza artificiale. Per Amazon, Google e le altre realtà settore l'approvvigionamento energetico non è un tema secondario, sia per questioni di costi che ragioni ambientali, tanto che Microsoft sta pensando seriamente di alimentare i propri datacenter con piccoli reattori nucleari (SMR, Small Modular Reactor).
Questo, almeno, è quanto emerge da un annuncio di lavoro con cui si ricerca un esperto in tecnologia nucleare da mettere al timone di un team che dovrà valutare tecnicamente l'integrazione di piccoli reattori nucleari modulari e microreattori "per alimentare i datacenter su cui risiedono Microsoft Cloud e l'intelligenza artificiale".
Il prescelto lavorerà con P. Todd Noe, Director of Nuclear Technologies Engineering di Microsoft. Quest'ultimo, su LinkedIn, ha commentato: "Questo non è solo un lavoro, è una sfida. Unendoti a noi, farai parte di un movimento globale che sta trasformando il modo in cui produciamo e consumiamo energia. Avrai anche la possibilità di far crescere le tue competenze, far avanzare la tua carriera e avere un impatto su milioni di vite".
Gli Small Modular Reactor sono, come suggerisce il nome, reattori più piccoli e meno costosi di quelli convenzionali. Sono anche più veloci da costruire dato che sono basati su una costruzione modulare e non tutti i pezzi necessitano di un processo di produzione su misura. Data la loro natura, gli SMR possono essere collocati in luoghi non adatti a centrali nucleari più grandi. Questi reattori hanno una potenza fino a 300 MW(e) per unità, ovvero circa un terzo della capacità dei tradizionali reattori nucleari.
La casa di Redmond non è l'unica ad aver pensato a questa soluzione di alimentazione per i datacenter, c'è molto fermento nel mondo delle startup e non solo, quindi nei prossimi anni vedremo sicuramente altre evoluzioni in merito.
Da segnalare che il cofondatore di Microsoft, Bill Gates, è cofondatore di TerraPower, una startup impegnata nel nucleare che sta sviluppando progetti che potrebbero consentire di realizzare reattori modulari su piccola scala. Un portavoce ha sottolineato che TerraPower non ha alcun accordo per vendere reattori a Microsoft, al momento.
La società guidata da Satya Nadella ha annunciato pubblicamente la sua volontà di attingere all'energia nucleare: a maggio ha siglato un accordo per acquistare elettricità da Helion, una startup attiva nel campo della fusione, a partire dal 2028.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA parte la battuta (spero che rimanga tale), secondo me la sfida piu' ardua non sara' tanto la progettazione del reattore, che nonostante tutti quelli contrari al nucleare che non capiscono niente di come funziona, ormai si basa su tecnologie consolidate e sicure, quanto la filiera che sta attorno, dell'approvvigionamento del materiale fissile allo stoccaggio delle scorie, per non parlare del discorso della sicurezza...
Comunque sono d'accordo, e' una bella sfida, se fossi ingegnere nucleare ci farei piu' di un pensierino...
Secondo me Musk lo farebbe
Secondo me Musk lo farebbe
Mi pare esistano anche progetti per usare il materiale di scarto delle centrali classiche come carburante per nuove tipologie di impianti di produzione energetica.
Secondo me Musk lo farebbe
No, buttate nello spazio no, perchè sarebbe troppo costoso e inutilmente pericoloso
E aspetta la Fusione dove tutto il trizio prodotto in un anno viene fumato in qualche minuto di fusione.... quello si sarà l'Oro del Futuro.....
Purchè non riusciamo a fondere Idrogeno con Idrogeno le cose non cambieranno, attualmente si và a Deuterio + Trizio, il primo si trova, il secondo scarseggia alla grande quando si parla di quantità da Fusione.
Secondo me Musk lo farebbe
Secondo uno studio della NASA, portare un singolo kg di materiale nello spazio costa 30.000 dollari, fai un pò il conto di quanti soldi servirebbero, per non parlare della pericolosità intrinseca di lavorare con questo genere di materiale.
Poi un giorno chissà, magari sarà fattibile.
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