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Piccoli reattori nucleari per alimentare i datacenter: l'idea di Microsoft
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Settembre 2023, alle 09:41 nel canale DeviceAlimentare i datacenter con piccoli reattori nucleari: è questa l'idea di Microsoft per far fronte alle richieste energetiche sempre maggiori del cloud e dell'intelligenza artificiale. La società sta cercando il responsabile di un team che dovrà valutare la fattibilità dell'idea.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPurchè non riusciamo a fondere Idrogeno con Idrogeno le cose non cambieranno, attualmente si và a Deuterio + Trizio, il primo si trova, il secondo scarseggia alla grande quando si parla di quantità da Fusione.
Il trizio viene generato dai neutroni che impattano il litio usato all'interno del reattore.
Poi un giorno chissà, magari sarà fattibile.
Ah ok, grazie della precisazione!!
Secondo me Musk lo farebbe
Costoso e pericoloso... Se un razzo contenente materiale radioattivo esplodesse nell'alta atmosfera, sarebbe un bel problema...
anche vecchie tecnologie il riuso di carburante spento / eccedenze militari è una cosa che si fà da anni ad esempio nei candu
Ho imparato qualcosa di nuovo, dopo una ricerca veloce su Google.
Grazie
In realtà i neutroni impattano su uno strato di berillio che va da
amplificatore neutronico, solo dopi i neutroni impattano sul litio per creare
trizio.
Questo metodo è problematico per varie ragioni, primo non si sa se è sufficientemente efficiente, secondo il berillio è un materiale raro
e per natura ha sempre delle piccole quantità di uranio, bombardare
uranio con [S]neuroni[/S] neutroni (ops) non è bello
uranio con neuroni non è bello
Bombardarlo coi neuroni potrebbe non essere bello ma sempre meglio che bombardarli di neu[B][U]t[/U][/B]roni
Questo per ovvi motivi offre un vantaggio enorme in termini di costi.
La stima dei 300 MW(e) è molto ottimistica, diciamo che è una sorta di "fino a" teorico. Ciò non toglie che il sistema, in teoria, sia comunque molto vantaggioso.
Il vero problema è che ad oggi non c'è produzione di massa di questi reattori, di conseguenza per ora si può forse sperare di usarne qualcuno dove serve, non certo di farne una fonte energetica rilevante.
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