Alla scoperta dei modelli di infrastruttura edge con Vertiv

Alla scoperta dei modelli di infrastruttura edge con Vertiv

Dall'edge su dispositivo ai data center distribuiti localmente: una ricerca di Vertiv analizza tutte le tipologie di infrastruttura per la periferia della rete destinate alle differenti esigenze delle aziende

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Edge
Vertiv
 

Vertiv, un'azienda fornitrice di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità, ha pubblicato i risultati di una approfondita ricerca per quanto riguarda l'edge computing. Il report “Archetipi Edge 2.0: Modelli di infrastruttura Edge pronti per l’implementazione” (realizzato in collaborazione con la società di analisi STL Partners) classifica ancora meglio i siti edge: i parametri presi in considerazione sono posizione e ambiente esterno, numero di rack, requisiti di alimentazione e disponibilità, localizzazione del sito, infrastruttura passiva, provider e numero di siti da implementare. 

I diversi modelli di infrastruttura edge

Non esiste un solo tipo di edge: l'analisi di Vertiv spiega le differenti classificazioni. Si parte dai Device Edge in cui l’elaborazione dei dati avviene sui dispositivi stessi, siano essi device stand-alone o integrati in architetture più ampie (i semafori intelligenti o i sistemi di videosorveglianza). Micro Edge non è altro che una soluzione stand-alone di dimensioni ridotte che può variare da uno o due server fino a quattro rack: piccoli data center distribuiti o un sito di telecomunicazioni per connettere processi e applicazioni che risiedono negli armadi di rete sono la scelta ottimale. I data center Edge distribuiti sono già diffusi nei siti produttivi, nelle strutture sanitarie, nelle smart city e nelle reti di telecomunicazione. I Distributed Edge Data Center possono trovarsi all’interno di un data center on-premise ( aziendale preesistente, una network room o una nuova struttura indipendente), oppure risiedere presso un co-locator. I Regional Edge Data Center, invece, sono strutture distanti dal data center principale, realizzate appositamente per ospitare una infrastruttura di elaborazione dati. Questo modello è ampiamente diffuso nel mondo del retail e funge da sito intermedio per l’elaborazione dei dati. 

L’introduzione degli archetipi legati all’edge computing da parte della stessa Vertiv nel 2018 ha contribuito alla comprensione di questo nuovo modello di riferimento e ha permesso alle aziende di cominciare a orientarsi all’interno del mondo Edge. In questi tre anni altre organizzazioni pubbliche e private hanno lavorato per mettere a punto processi e tecnologie standard per accelerare la comprensione e la diffusione dell'edge computing. I modelli infrastrutturali sopracitati sono il risultato di questo lavoro. 

A questo proposito, Martin Olsen, global vice president, edge strategy and transformation di Vertiv, ha commentato: “Man mano che l’edge matura e i siti proliferano e diventano sempre più sofisticati, cresce l’esigenza di modelli infrastrutturali in grado di standardizzare design e apparati al fine di aumentarne l’efficienza e nel contempo ridurne i costi e i tempi di implementazione. I siti edge continueranno a richiedere alcune personalizzazioni per soddisfare le esigenze specifiche degli utenti, ma i modelli che abbiamo messo a punto semplificano molte scelte fondamentali e introducono una ingegnerizzazione ormai necessaria anche in questo ambito. La ricerca è particolarmente utile per chi vuole specializzarsi in questo settore, come i partner di canale e i responsabili IT”.

La ricerca ha messo in evidenza che il contesto ambientale, il mercato di riferimento, gli apparati in esercizio, le policy di gestione, sicurezza e manutenzione e la connettività utilizzate sono specificità che possono essere applicate nell’ambito dei modelli individuati e non pregiudicano i vantaggi di una maggiore standardizzazione.

“L’adozione dei quattro modelli che abbiamo individuato fornisce innegabili vantaggi, a cominciare da una velocizzazione nell’implementazione dei siti che porta con sè un’accelerazione del go-to-market di prodotti e servizi”, questa è l'opinione di Dalia Adib, director, consulting e edge computing practice lead di STL Partners. “Il mercato Edge è in forte crescita e può essere ulteriormente accelerato introducendo un certo livello di standardizzazione nel linguaggio utilizzato per descriverlo”.

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