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Tutte le novità di Lenovo per l'edge computing: software per l'automazione, nuovi server, servizi di supporto aggiornati

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 12:01 nel canale Edge Tutte le novità di Lenovo per l'edge computing: software per l'automazione, nuovi server, servizi di supporto aggiornati

Lenovo Open Cloud Automation automatizza l'installazione e la configurazione di server e client edge, riducendo la necessità di intervento umano e semplificando la logistica, dato che il software non dovrà essere pre-installato in fabbrica. Arriva un nuovo dispositivo edge di fascia entry level, basato su CPU Intel Atom

 

In occasione del World Mobile Congress 2023, Lenovo ha svelato le sue novità in ambito edge computing. Nello specifico, è stata svelata la nuova generazione di software per l'automazione e l'orchestrazione dei server edge, Lenovo Open Cloud Automation 2.6, ed è stato presentato il client edge entry level ThinkEdge SE10.

"Mentre l'adozione dell'edge computing cresce rapidamente, i clienti stanno affrontando sfide nell'implementazione e nella gestione di svariati siti edge a causa della complessità e delle risorse limitate", afferma Charles Ferland, Vice Presidente e Direttore Generale del settore Edge Computing di Lenovo Infrastructure Solutions Group. "Con la nuova automazione Open Cloud di Lenovo e la gamma completa di client e server ThinkEdge, Lenovo sta abilitando una nuova era di automazione e gestione per l'edge computing su grande scala. Le novità della gamma ThinkEdge consentono ai clienti di elaborare i dati ovunque vengano creati e di sfruttare la potenza dell'IA sull'edge".

ThinkEdge SE10: l'edge client entry level di Lenovo

ThinkEdge SE10 è un il nuovo client edge di fascia entry level. Si basa su un processore Intel Atom ed è proposto in formato rugged, quindi in grado di resistere a temperature estreme. Questo dispositivi è stato ottimizzato da Lenovo per acquisire ed elaborare dati tramite sensori analogici per la temperatura, l'umidità, l'illuminazione. Secondo la multinazionale si presta per risolvere esigenze in vari settori: retail, manifatturiero, smart building.

Lenovo Se10

Per installazioni in ambienti ancora più sfidanti Lenovo ha reso disponibile anche una versione più "robusta" e resistente, ThinkEdge SE10-i. Un prodotto molto particolare, come ci spiega Ferland, che abbiamo avuto modo di intervistare durante in occasione del MWC: "si tratta di un sistema di acquisizione segnali da sensori analogici, convertirli in digitale e inviarli sul cloud. Insieme ai nostri partner, abbiamo visto una crescente domanda per questo tipo di soluzioni nei settori retail e ospitalità. Uno dei nostri partner, IMS Evolve, sta usando questa tecnologia per connettere i sensori all'interno dei frigoriferi dei negozi di alimentari. [Il sistema] monitora la temperatura e si connette direttamente ai frigoriferi, variando la temperatura in specifiche zone o aree". Questo porta a un vantaggio non trascurabile: spesso i negozi di alimentare infatti impostano una temperatura standard, col risultato che tutti i cibi presenti, siano essi carne, latticini, uova o verdure, hanno la medesima temperatura, troppo bassa per alcuni di questi prodotti. 

Lenovo porta l'automazione sull'edge

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Lenovo Open Cloud Automation (LOC-A) è una soluzione software che semplifica e velocizza l'installazione e la gestione da remoto dei server e client edge. Secondo l'azienda, adottandolo  è possibile creare configurazioni edge in pochi minuti, limitando enormemente l'intervento manuale e potenziali errori umani. Con la versione 2.6, i clienti possono farsi spedire i dispositivi direttamente dove andranno installati: i tecnici dei clienti potranno poi autenticarsi da remoto a queste macchine in maniera sicura, attivarle e configurarle. Un vantaggio anche in termini di sicurezza, dato che nessuno potrà intervenire sulla configurazione dei server, dato che tutte le informazioni sono cifrate. Ferland ci spiega il funzionamento: "Io sono Charles Ferland, il manager dello stand di Lenovo al MWC. Mi arriva una notifica che il server di cui ho bisogno si trova insieme alla persona autorizzata a procedere nel luogo dove va installato. A questo punto la persona attiva il server. Nessuno può fare alcuna modifica. Ora dichiaro [tramite app] che si tratta del mio dispositivo. Se ho le giuste credenziali e le chiavi di cifratura associate a quello specifico dispositivo in quello specifico momento, posso contattare il quartier generale. Non Lenovo, ma la sede dove sta girando quella specifica istanza di Lenovo Cloud. E qui avviene la magia: i nostri strumenti di automazione iniziano a eseguire le operazioni assegnate per questo dispositivo, installando il firmware, aggiornando i driver, installando il sistema operativo. [...] In poche ore, il sito è operativo".

Un aspetto da non trascurare è che la persona che si occupa dell'installazione non deve essere un tecnico, non deve avere specifiche competenze sul networking. Basta una persona che sia in grado di usare una semplice app sul telefono. 

La sicurezza è garantita dal fatto che quando viene spedito il server, tutto è cifrato e le chiavi non sono presenti. "Se qualcuno non autorizzato intercettasse il dispositivo e provasse ad accenderlo, non partirebbe nemmeno". Per renderlo operativo, è necessario che sia presenta la persona autorizzata, nel luogo autorizzato per quello specifico dispositivo.   

LOC-A è in grado di aggiornare automaticamente il firmware e installare in automatico il sistema operativo e il software necessario per funzionare, senza richiedere agli amministratori di pre-caricare il software in fabbrica. Questo permette di semplificare la logistica e offre più libertà ai clienti.

Lenovo, insomma, sembra avere una chiara visione di come si sta evolvendo l'edge e di quale sarà il suo ruolo. E per certi versi, possiamo dire che applica le stesse logiche dei server da installare nei data center anche ai dispositivi edge meno potenti, per esempio quelli basati su Atom. "Consideriamo l'edge come un'estensione dell'infrastruttura cloud od on premise, non come qualcosa di separato", sottolinea Ferland.

L'edge di Lenovo in azione a Barcellona

Charles Ferland HeadshotLenovo non si è limitata ad avere una presenza all'interno dell'area fieristica del MWC. La multinazionale ha infatti realizzato un'installazione, basata naturalmente sui suoi server, per dimostrare il potenziale dell'edge computing applicato al 5G. Ecco che i visitatori che si trovano nei pressi della Sagrada Familia durante il MWC potevano accedere, semplicemente dando un'occhiata allo smartphone, a un filmato dimostrativo. Nei pressi del Mercat de la Concepcio, invece, erano dislocati numerosi personal shopper che mettevano nelle mani dei visitatori degli smart glasses, tramite i quali i turisti potevano ricevere consigli alimentari.

Si tratta di esperimenti atti a mostrare al pubblico il potenziale delle reti 5G e combinate con l'edge computing. Gli smart glasses in questo specifico esempio sono stati utilizzati per coinvolgere maggiormente i turisti, ma Lenovo precede l'utilizzo anche in altri scenari, per esempio all'interno dei negozi, per fornire informazioni precise a chi ha problemi di vista, per la gestione del traffico. "Se vai in Bulgaria, puoi addirittura guardare le olive al mercato tramite un'applicazione che ti dà informazioni sul come sono prodotte", spiega Ferland. 

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