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La letteratura può essere potenziata dall'IA? Il progetto di Lenovo e Scuola Belleville per scrittori e appassionati di storie

di pubblicata il , alle 18:43 nel canale IA business La letteratura può essere potenziata dall'IA? Il progetto di Lenovo e Scuola Belleville per scrittori e appassionati di storie

"Dimostra di essere umano – Scrivere storie al tempo dell’IA" è un percorso in più tappe – una lezione aperta, una open call, un workshop e infine un podcast – per riflettere sul modo in cui i modelli linguistici generativi possono essere messi al servizio del talento di chi scrive

 

Intelligenza artificiale e letteratura possono sembrare mondi totalmente distanti, ma sono più vicini di quanto si possa pensare. Per questo motivo LenovoScuola Belleville hanno dato vita a "Dimostra di essere umano – Scrivere storie al tempo dell'IA", un laboratorio di scrittura riservato a 10 autori che si terrà in presenza a Milano.

Chi vuole partecipare avrà tempo dal 6 giugno al 31 luglio 2025 per partecipare alla open call inviando a Belleville un racconto inedito sul tema del rapporto tra intelligenza artificiale e creatività umana. Tutti i riferimenti sull'iniziativa sono disponibili a questo indirizzo

L'IA appiattisce o migliora la scrittura?

Alla presentazione del progetto erano presenti Francesco D’Isa, che guiderà i 10 talenti che parteciperanno al laboratorio, Francesca Cristoffanini, Direttrice della Scuola di scrittura Belleville, e Massimo Chiriatti di Lenovo, che hanno tenuto una tavola rotonda sul tema dell'IA applicata al mondo delle professioni. E non necessariamente quelle tecniche, ma anche quelle letterarie. 

ia letteratura lenovo

Un esempio che è emerso durante la discussione è quello dei traduttori: come spiega Chiriatti, "quelli che hanno adottato l'IA oggi guadagnano di più, perché riescono a svolgere più lavoro nello stesso lasso di tempo". Ovviamente, non si parla di traduzioni totalmente automatizzate, che in ambito letterario tendono a essere piatte e poco coinvolgenti. L'IA deve essere vista come uno strumento di supporto, che permette di concentrarsi a rifinire i dettagli più importanti e caratterizzanti, velocizzando le operazioni di routine. 

E questo può avvenire anche nella letteratura. Far scrivere un libro interamente dall'IA e pretendere di ottenere risultati accettabili è impensabile. Ma l'IA può aiutare gli autori nel processo creativo, per esempio come strumento per valutare ed elaborare idee, o per velocizzare le ricerche. 

Il compito di Francesco D'Isa sarà proprio quello di insegnare ai 10 autori che parteciperanno al programma come possono integrare l'IA per ottenere risultati migliori. Prima dell'apertura delle iscrizioni al programma, D'Isa presenterà il programma durante una lezione aperta che si terrà online giovedì 5 giugno dalle 18:30 alle 20:00. Qui il link per l'iscrizione. 

L’esperienza del laboratorio confluirà infine in un podcast sull’arte del raccontare con Matteo B. Bianchi, scrittore, autore TV, podcaster e direttore editoriale di Accento, e la partecipazione di Massimo Chiriatti, tecnologo e Chief Technology & Innovation Officer di Lenovo in Italia.

Da sempre i progressi della tecnologia impattano profondamente sul modo in cui sapere e cultura vengono concepiti, condivisi e fruiti. Di fronte al rapidissimo evolvere delle intelligenze artificiali, chi scrive è chiamato a raccogliere una sfida di conoscenza: solo appropriandosi degli strumenti del cambiamento scrittrici e scrittori potranno continuare a esercitare il proprio primato creativo in modo consapevole e sempre più efficace”, commenta Francesca Cristoffanini, Direttrice della Scuola di scrittura Belleville.

Con questa iniziativa vogliamo sottolineare come tecnologia e cultura siano profondamente interconnesse, sono espressioni di un unico percorso attraverso cui l’essere umano esplora sé stesso e il mondo che lo circonda", spiega Pietro Parodi, PR & Communication Leader, Italy & Israel di Lenovo. "Come abbiamo mostrato con ‘AI Yoga, Intelligenze artistiche’, l’IA non è solo un progresso tecnico, ma una componente integrante del nostro panorama culturale, capace di influenzare e supportare la creazione artistica. Lenovo, che disegna centinaia di soluzioni di IA, dai dispositivi ai servizi, ha l’impegno di sostenere i creativi nella sfida di oggi, che è quella di non considerare l’IA come uno strumento da cui attingere passivamente, ma come un interlocutore con cui dialogare per sviluppare nuove forme espressive. Il nostro obiettivo è promuovere un utilizzo consapevole e stimolante della tecnologia, che rafforzi la capacità umana di creare, senza sostituirla".

L'intelligenza artificiale nella scrittura impone di distinguere pensiero, stesura e lettura. Se le passate rivoluzioni hanno cambiato accesso e diffusione del sapere, l'IA sfida la nostra comprensione di queste fasi a livello qualitativo", afferma Chiriatti. "Il pensiero umano, legato a coscienza ed esperienza, crea significato. L'IA processa dati ma non pensa come noi, mancando di intuizione. Come l'AutoTune per il canto, l'IA può far scrivere senza capacità. Il rischio è leggere meno. Migliorare la lettura è la chiave per non temere le macchine in futuro: il futuro è aperto e da scrivere insieme".

1 Commenti
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Mo4222 Maggio 2025, 19:04 #1
La letteratura può essere potenziata dall'IA?

[SIZE="7"]NO.[/SIZE]

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