De' Longhi sceglie Sap Integrated Business Planning per potenziare la supply chain

De' Longhi sceglie Sap Integrated Business Planning per potenziare la supply chain

Con il progetto "Customer Fulfillment Excellence" il gruppo De' Longhi punta a rifocalizzare l'intera catena del valore mettendo al centro il cliente, rivedendo tutti i processi e gli strumenti a sua disposizione

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Innovazione
Gestione processi
 

Con il progetto “Customer Fulfillment Excellence” il gruppo De’ Longhi ha scelto la soluzione SAP Integrated Business Planning per trasformare la propria supply chain, ripensando l’intera catena del valore. In che modo? Mettendo al centro del progetto il cliente: verranno così revisionati i processi e gli strumenti della supply chain (a livello mondiale) puntando a migliorare i livelli di servizio.

SAP IBP andrà a coprire così tutte le esigenze di demand planning e supply planning

Rispettare l’on-time delivery, anticipare le richieste dei clienti tramite previsioni più precise e rendere la produzione più affidabile: questi sono gli obiettivi da raggiungere per il gruppo De’ Longhi. Una strada quasi obbligata da seguire, considerando il mercato in cui opera il gruppo e l'aumento del peso dell’e-commerce (sia in forma diretta sia tramite i clienti “bricks and mortar” e gli e-retailer) nel suo ecosistema. L’anima sempre più internazionale del gruppo e l’importante espansione nei mercati esteri hanno aggiunto maggiore complessità nella gestione della catena del valore. I recenti eventi (pandemia e conflitto in Ucraina) insieme a un’accelerazione delle vendite online hanno creato alcune difficoltà nel reperimento delle materie prime, e nell’organizzazione della logistica e dei trasporti. Un contesto complicato ed estremamente volatile in cui l’azienda ha deciso di rivedere tutti i processi e gli strumenti a sua disposizione.

“SAP IBP rappresenta lo strumento che ci consente di fare un passo in avanti, in particolare andando a implementare una supply chain integrata end-to-end con metriche, reportistiche semplici da leggere per operare in un modo più agile, e prendendo decisioni con informazioni distribuite e trasparenti che permettono di reagire agli elementi di volatilità del mercato”, ha sottolineato Matteo Pecci, global supply chain director di De’ Longhi. “Una soluzione di questo tipo è in grado di coniugare la doppia anima di De’ Longhi, un’azienda molto forte sul prodotto, con una cultura industriale molto radicata che deve essere al contempo vicina al mercato finale, saperne leggere le dinamiche e rispondere rapidamente ai cambiamenti. Uno strumento come Sap Ibp ci permetterà di farlo e con l’integrazione dei sistemi Sap già presenti in azienda i dati confluiranno in modo più armonioso e trasparente”.

SAP IBP andrà a coprire così tutte le esigenze di demand planning e supply planning della supply chain che partirà dal cliente, in modo orizzontale. Il progetto coinvolgerà tutti i clienti e i fornitori di De’ Longhi , in un’ottica di value chain estesa e di collaborative forecasting. Il gruppo ha sedi commerciali in 32 mercati e 5 continenti con processi della catena del valore piuttosto articolati e un alto numero codici di prodotto.

“Quello che ci aspettiamo con l’implementazione di SAP IBP è la capacità di cogliere in anticipo i cambiamenti e gli sviluppi sul mercato per estenderli lungo la nostra supply chain in modo coerente e rapido per prendere decisioni corrette all’interno dei nostri dipartimenti. Ad esempio, se ci accorgiamo che ci sono ordini di un cliente che non hanno copertura con i prodotti in magazzino invece di rilevarlo quando è ormai troppo tardi per la spedizione, con l’early signal abbiamo la capacità di reagire nei tempi giusti”, conclude Matteo Pecci.

L’automazione e l’intelligenza artificiale garantiti dalla soluzione SAP permetteranno a De’ Longhi di spostare i propri dipendenti da procedure transazionali ripetitive verso attività a maggior valore aggiunto. Non solo: attraverso strumenti collaborativi verrà migliorata la gestione della comunicazione e l'assegnazione dei compiti. Il progetto di implementazione si articola in due fasi: la prima riguarda l’introduzione di processi di demand e supply planning; la seconda riguarda la programmazione della produzione e l’ottimizzazione della gestione degli ordini clienti. Il tutto si integrerà con le funzionalità di SAP S/4Hana e avrà un impatto positivo anche sulla gestione della logistica del gruppo. Saranno 300 le persone che in De’ Longhi utilizzeranno la soluzione di business planning di SAP.

“SAP Integrated Business Planning abilita un modo di lavorare più agile, che consente alle aziende di prevedere e gestire meglio rischi e opportunità e anticiparli per identificare soluzioni più profittevoli e sostenibili”, ha dichiarato David Vallejo, vice president, global head of digital business planning, Sap. “Un aspetto importante è quindi prepararsi all'incertezza simulando situazioni critiche per comprendere come intervenire rapidamente e in una prospettiva what if, sempre con l’obiettivo di migliorare la pianificazione del business e della supply chain e sincronizzare le decisioni tra finance, produzione e logistica”.

7 Commenti
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Tasslehoff28 Marzo 2022, 11:12 #1
Ma certo! Iniziamo qualcosa che richiederà 10 anni per poter andare a regime, nel frattempo legandoci mani e piedi a un vendor specifico.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

Ecco cosa succede quando un'azienda da potere decisionale sull'uso di strumenti IT a gente che l'IT non l'ha mai visto nemmeno in fotografia...
gianlu198428 Marzo 2022, 13:30 #2
Che io sappia De'Longhi utilizza già SAP come ERP.
Inoltre dovrebbe avere una controllata che si occupa di consulenza SAP.
Ci sta quindi che abbiano esteso a SAP anche questa area.
Opinione personale.
genesi8628 Marzo 2022, 20:35 #3
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Ma certo! Iniziamo qualcosa che richiederà 10 anni per poter andare a regime, nel frattempo legandoci mani e piedi a un vendor specifico.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

Ecco cosa succede quando un'azienda da potere decisionale sull'uso di strumenti IT a gente che l'IT non l'ha mai visto nemmeno in fotografia...


si ok ma cosa proponi come alternativa? non c'è nulla come SAP al momento e dubito che ci sarà finchè campo. SAP è praticamente uno standard mondiale, implementato e in uso in ogni angolo del globo e in ogni tipologia di azienda strutturata. Raccoglie informazioni su così tanti processi che tante aziende si adeguano a lavorare come "il sap" e non "con il sap". Non esiste una persona al mondo, che per quanto brava, ne sappia più del SAP che si modella e modella i processi da 40 anni. Certo, i progetti di implementazione/estensione/rollout sul SAP sono complessi e potenzialmente molto impattanti sul business, quasi sempre H-risk/H-impact, ma è inevitabile. Se poi vogliamo organizzare la logistica con file excel da aggiornare sullo sharepoint aziendale e/o con scambi di email, si può anche fare, ma di certo queste aziende alla lunga non andranno lontano.
Tasslehoff28 Marzo 2022, 21:56 #4
Originariamente inviato da: genesi86
si ok ma cosa proponi come alternativa? non c'è nulla come SAP al momento e dubito che ci sarà finchè campo. SAP è praticamente uno standard mondiale, implementato e in uso in ogni angolo del globo e in ogni tipologia di azienda strutturata. Raccoglie informazioni su così tanti processi che tante aziende si adeguano a lavorare come "il sap" e non "con il sap". Non esiste una persona al mondo, che per quanto brava, ne sappia più del SAP che si modella e modella i processi da 40 anni. Certo, i progetti di implementazione/estensione/rollout sul SAP sono complessi e potenzialmente molto impattanti sul business, quasi sempre H-risk/H-impact, ma è inevitabile. Se poi vogliamo organizzare la logistica con file excel da aggiornare sullo sharepoint aziendale e/o con scambi di email, si può anche fare, ma di certo queste aziende alla lunga non andranno lontano.
Perdonami ma secondo te le aziende che fino a ieri, e ancora oggi, non usano SAP lavorano con Excel e scambi di email?

Credi davvero che non avessero una architettura per gestire i loro processi aziendali, vendite, magazzino, fatturazione, acquisti etc etc?

Fin dalla notte dei tempi questi processi sono in linea di principio comuni a tutte le aziende, ma l'esperienza insegna che non esistono due società al mondo che possano funzionare con gli stessi software e le stesse procedure.
Non è un caso che tutti i casi dove mi è capitato di osservare SAP fossero infarciti di personalizzazioni su tutto e il contrario di tutto; dove nella gran parte dei casi per scambiarsi dati tra una customizzazione e l'altra spesso non usano manco dei banali web services, buttano file csv in quache export nfs e lo importano dall'altra parte, manco fossimo ai tempi dei Flinstones (casi reali che ho osservato anche in multinazionali dell'energia pochi mesi fa).

Gli ERP, come i CRM, come i portali, come tutti gli strumenti per gestire processi aziendali, sono sempre sempre sempre sempre personalizzati.

Mi è capitato di vedere aziende e enti dove un ecosistema meravigliosamente pensato e realizzato di applicazioni custom copriva tutte le necessità dei processi aziendali, cucito come un vestito attorno all'azienda/ente.
Poi è arrivato il manager di turno che senza nemmeno guardare cosa avevano a disposizione ha buttato tutto alle ortiche per mettere SAP, piuttosto che Salesforce, o Dynamics o altre porcherie del genere.
Anni per farli andare a regime e anni per sviluppare pezzettini custom per adattare quei polpettoni alle esigenze dell'azienda, il tutto per ottenere quello che avevano già prima, spendendo gozziliardi di euro e senza alcun beneficio.
Perchè? Perchè il manager di turno non voleva esser meno degli altri e non poteva perdersi la moda del momento.

Quello che dici su SAP lo diceva tanta gente anche 10 anni fa sul db Oracle, eppure guarda ora; Oracle è ridotto al lumicino, chi ha potuto l'ha abbandonato, chi non ha potuto (perchè magari è stato così folle da sviluppare interi processi in PLSQL anzichè usare il database per fare da "semplice" backend) l'ha mantenuto per gestire il transitorio ma si sta preparando ad accompagnarlo alla porta.
E questo non si vede solo nei dati e nella diffusione del sw, lo si vede anche sul mercato del lavoro, una volta un dba Oracle si vendeva a peso d'oro, ora li trovi a poco più di tariffe da junior.

Io non dico che SAP sia il male, se un'azienda coscientemente ne valuta pro e contro e decide di adottarlo ok.
Io mi lamento di chi per moda passa a SAP senza sapere nemmeno cosa vuole ottenere, cosa gli serve e cosa gli offra SAP, solo perchè "gli altri usano SAP"; perdonami ma questo è stupido.
megamitch28 Marzo 2022, 23:48 #5
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Perdonami ma secondo te le aziende che fino a ieri, e ancora oggi, non usano SAP lavorano con Excel e scambi di email?

Credi davvero che non avessero una architettura per gestire i loro processi aziendali, vendite, magazzino, fatturazione, acquisti etc etc?

Fin dalla notte dei tempi questi processi sono in linea di principio comuni a tutte le aziende, ma l'esperienza insegna che non esistono due società al mondo che possano funzionare con gli stessi software e le stesse procedure.
Non è un caso che tutti i casi dove mi è capitato di osservare SAP fossero infarciti di personalizzazioni su tutto e il contrario di tutto; dove nella gran parte dei casi per scambiarsi dati tra una customizzazione e l'altra spesso non usano manco dei banali web services, buttano file csv in quache export nfs e lo importano dall'altra parte, manco fossimo ai tempi dei Flinstones (casi reali che ho osservato anche in multinazionali dell'energia pochi mesi fa).

Gli ERP, come i CRM, come i portali, come tutti gli strumenti per gestire processi aziendali, sono sempre sempre sempre sempre personalizzati.

Mi è capitato di vedere aziende e enti dove un ecosistema meravigliosamente pensato e realizzato di applicazioni custom copriva tutte le necessità dei processi aziendali, cucito come un vestito attorno all'azienda/ente.
Poi è arrivato il manager di turno che senza nemmeno guardare cosa avevano a disposizione ha buttato tutto alle ortiche per mettere SAP, piuttosto che Salesforce, o Dynamics o altre porcherie del genere.
Anni per farli andare a regime e anni per sviluppare pezzettini custom per adattare quei polpettoni alle esigenze dell'azienda, il tutto per ottenere quello che avevano già prima, spendendo gozziliardi di euro e senza alcun beneficio.
Perchè? Perchè il manager di turno non voleva esser meno degli altri e non poteva perdersi la moda del momento.

Quello che dici su SAP lo diceva tanta gente anche 10 anni fa sul db Oracle, eppure guarda ora; Oracle è ridotto al lumicino, chi ha potuto l'ha abbandonato, chi non ha potuto (perchè magari è stato così folle da sviluppare interi processi in PLSQL anzichè usare il database per fare da "semplice" backend) l'ha mantenuto per gestire il transitorio ma si sta preparando ad accompagnarlo alla porta.
E questo non si vede solo nei dati e nella diffusione del sw, lo si vede anche sul mercato del lavoro, una volta un dba Oracle si vendeva a peso d'oro, ora li trovi a poco più di tariffe da junior.

Io non dico che SAP sia il male, se un'azienda coscientemente ne valuta pro e contro e decide di adottarlo ok.
Io mi lamento di chi per moda passa a SAP senza sapere nemmeno cosa vuole ottenere, cosa gli serve e cosa gli offra SAP, solo perchè "gli altri usano SAP"; perdonami ma questo è stupido.


Quindi cosa consiglieresti di usare ?
genesi8629 Marzo 2022, 00:38 #6
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Perdonami ma secondo te le aziende che fino a ieri, e ancora oggi, non usano SAP lavorano con Excel e scambi di email?

Credi davvero che non avessero una architettura per gestire i loro processi aziendali, vendite, magazzino, fatturazione, acquisti etc etc?

Fin dalla notte dei tempi questi processi sono in linea di principio comuni a tutte le aziende, ma l'esperienza insegna che non esistono due società al mondo che possano funzionare con gli stessi software e le stesse procedure.
Non è un caso che tutti i casi dove mi è capitato di osservare SAP fossero infarciti di personalizzazioni su tutto e il contrario di tutto; dove nella gran parte dei casi per scambiarsi dati tra una customizzazione e l'altra spesso non usano manco dei banali web services, buttano file csv in quache export nfs e lo importano dall'altra parte, manco fossimo ai tempi dei Flinstones (casi reali che ho osservato anche in multinazionali dell'energia pochi mesi fa).

Gli ERP, come i CRM, come i portali, come tutti gli strumenti per gestire processi aziendali, sono sempre sempre sempre sempre personalizzati.

Mi è capitato di vedere aziende e enti dove un ecosistema meravigliosamente pensato e realizzato di applicazioni custom copriva tutte le necessità dei processi aziendali, cucito come un vestito attorno all'azienda/ente.
Poi è arrivato il manager di turno che senza nemmeno guardare cosa avevano a disposizione ha buttato tutto alle ortiche per mettere SAP, piuttosto che Salesforce, o Dynamics o altre porcherie del genere.
Anni per farli andare a regime e anni per sviluppare pezzettini custom per adattare quei polpettoni alle esigenze dell'azienda, il tutto per ottenere quello che avevano già prima, spendendo gozziliardi di euro e senza alcun beneficio.
Perchè? Perchè il manager di turno non voleva esser meno degli altri e non poteva perdersi la moda del momento.

Quello che dici su SAP lo diceva tanta gente anche 10 anni fa sul db Oracle, eppure guarda ora; Oracle è ridotto al lumicino, chi ha potuto l'ha abbandonato, chi non ha potuto (perchè magari è stato così folle da sviluppare interi processi in PLSQL anzichè usare il database per fare da "semplice" backend) l'ha mantenuto per gestire il transitorio ma si sta preparando ad accompagnarlo alla porta.
E questo non si vede solo nei dati e nella diffusione del sw, lo si vede anche sul mercato del lavoro, una volta un dba Oracle si vendeva a peso d'oro, ora li trovi a poco più di tariffe da junior.

Io non dico che SAP sia il male, se un'azienda coscientemente ne valuta pro e contro e decide di adottarlo ok.
Io mi lamento di chi per moda passa a SAP senza sapere nemmeno cosa vuole ottenere, cosa gli serve e cosa gli offra SAP, solo perchè "gli altri usano SAP"; perdonami ma questo è stupido.


Potrei scrivere un libro senza fine, sono esattamente le stesse cose che sentivo ad ogni progetto di implementazione SAP, ma sempre.

Iniziamo col dire che in Italia (ho iniziato come consulente SAP nella logistica in Italia, poi progetti in mezzo mondo e ora sono di base in Germania) la situazione è catastrofica, SAP viene vista come una seccatura, pochi, solo a livello manageriale sanno che se vuoi quotarti tra i requisiti vi è il SAP, oppure se vuoi trovare nuovi acquisitori, spesso questi richiedono il passaggio al SAP, tutte cose che sotto un certo livello non sanno, non è solo quindi un capriccio del manager di turno (solo talvolta ).

In sud america e nell'Europa meridionale, si lavora con processi che fanno pena e dato che SAP non copre di standard certe nefandezze, allora si va a customizzare, qui in Germania ti dicono "vogliamo lavorare secondo le best practice di SAP", quindi vai sul portale "SAP best practice", analizzi se si adatta in azienda ed eventualmente fai qualche modifica al processo, ma niente grosse customizzazioni se non veramente necessarie.

Talvolta questi custom sono anche frutto di totale ignoranza da parte dei consulenti e/o del reparto SAP dell'azienda, che non sanno cosa e come funziona SAP standard e si mettono quindi a scrivere codice custom per fare quello che SAP fa gia di suo. Una volta ho visto persino che le strategie di rilascio per gli ordini di acquisto sono stati scritti direttamente nel codice, roba da pazzi, SAP copre questa banale funzione da almeno 20 anni. Qui in Germania i consulenti SAP non è un caso che sono quasi tutti laureati in Economia, in Italia si preferiscono figure piu tecniche, che magari sanno programmare, peccato che non ne capiscano niente di business, processi ed ottimizzazione e risolvono tutto "scrivendo codice", risultato? disastro.

Un'ultima cosa, talvolta quando implementevano SAP e alcuni k-user ci dicevano che il loro ex-ERP tanto bello che avevano fatto internamente faceva "tutto e meglio", pensavamo "ok ottimo, cosi almeno abbiamo un database completo per una migrazione", poi vai ad analizzare e scopri che in realtà non avevano MRP, ATP oppure si perdevano costi perchè il mondo logistico e finanziario non erano ben integrati o non lo erano affatto. Per non parlare che spesso i dati nei loro database erano sbagliati, questo perchè il sistema non faceva controlli di coerenza e integrità, in altre parole il sistema spesso non bloccava l'utente se faceva cose "incoerenti" con il processo disegnato.

PS: Oracle fu ucciso da SAP, perchè gli americani non prevedevano la cotabilità economico-patrimoniale Europea, mentre la parte di financial&controlling di SAP copriva i requisiti sia della contabilità europea che quella di oltre oceano.

Te l'ho detto è lunga, ma non sarebbe neanche l'inizio te lo assicuro
Tasslehoff29 Marzo 2022, 01:30 #7
Originariamente inviato da: genesi86
Potrei scrivere un libro senza fine, sono esattamente le stesse cose che sentivo ad ogni progetto di implementazione SAP, ma sempre.
SNIP

Vedi il punto è che gli scenari che almeno qui in Italia osserviamo sono spesso molto simili; sia chiaro non parlo per esperienza diretta, per me il mondo degli ERP è estremamente marginale perchè non è il tipo di applicazioni su cui lavora principalmente l'azienda per cui lavoro, ma come puoi immaginare il mondo è piccolo e alla fine dopo vent'anni sul mercato ci si conosce tutti.

Però lo scenario tipo in cui si imbatte da Milano a Torino, da Roma a Napoli, sia nel pubblico (soggetti con cui ho più che fare) che nel privato è questo: una foresta di customizzazioni costruite con lo scotch e gli stecchini su un prodotto che è estremamente sovradimensionato per le esigenze del cliente.

Esempio giusto di qualche giorno fa, ente da 20k dipendenti che si è "accorto" solo ora che il gestionale che usa per i contratti dei consulenti (una miriade nel corso di 20+ anni) è un'applicazioncina scritta chissà quando in ASP.NET con dbms MS SQL (2000.... ).
E' chiaro che si tratta di un mostro che deve sparire, il punto è: ha senso sostituire quella semplice applicazioncina con SAP?
E' ovvio che non ha alcun senso, l'applicazione fa egregiamente il suo lavoro, chiunque con un po' di buon senso penserebbe di rifarla con la stessa logica (che ripeto basta e avanza per le esigenze specifiche) con JDK recente con Spring Boot, farla girare ovunque (da una singola banale istanza Tomcat on premise o in un pod k8s o un container docker) e usare un banale schema di una qualsiasi istanza MySQL o PostgreSQL come backend.

Perchè l'ente la vuole sostituire con SAP?
Perchè è arrivato il nuovo direttore/manager di turno che parla solo per slogan e dove lavorava prima (Accenture) si consideravano solo soluzioni con il bollino "enterprise" sopra, senza porsi nemmeno il problema se quella soluzione fosse adatta o meno.

Non metto in dubbio che ci siano scenari (magari fuori dalla "filosofia" industriale e aziendale italiana) dove qualcuno ha scientemente scelto SAP come soluzione perchè i suoi flussi e le sue componenti hanno senso e coprono le esigenze del proprio business, ma non è sempre così.

Originariamente inviato da: genesi86
PS: Oracle fu ucciso da SAP, perchè gli americani non prevedevano la cotabilità economico-patrimoniale Europea, mentre la parte di financial&controlling di SAP copriva i requisiti sia della contabilità europea che quella di oltre oceano.
Attenzione io quando parlo di Oracle mi riferisco esclusivamente al dbms, che poi è il cuore dell'azienda, il resto (quindi anche le soluzioni ERP di Oracle, come tutto il resto del loro infinito parco sw) è residuale.
Per come la vedo e per l'esperienza che ho maturato il db Oracle è stato ammazzato dall'incapacità di Oracle di adattarsi al mercato, dall'ostinazione nell'imporre una soluzione tecnicamente sovradimensionata facendo leva su una immagine (il famoso bollino "enterprise" che è andata sbiadendosi con il passare degli anni (e col naturale pensionamento di tutti quelli che, anche in buona fede, gongolavano pensando a questo mito), il tutto unito a politiche commerciali assurde (licensing fuori dal mondo) e un'insistenza quasi punitiva su assessment e appunto licensing.

E' un buon rdbms? Probabilmente ancora il migliore (io ancora non ho visto nulla di paragonabile a RAC + ASM) dal punto di vista tecnico.
Serve veramente tutto questo? Beh no... o meglio in pochissimi e selezionatissimi casi, non certo perchè il fanatico di turno vuole una nuova istanza in rac per due tabellina e quattro indici

Te l'ho detto è lunga, ma non sarebbe neanche l'inizio te lo assicuro
Non lo metto in dubbio, e sono certo che sarebbe anche molto interessante discuterne.
Però temo che finiremmo per parlare della stessa cosa con due lingue diverse, tu più su aspetti gestionali e flussi di business, io di codice, risorse e soluzioni tecniche.

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