Ecco come Huawei sta promuovendo la digitalizzazione dell'Italia
di Alberto Falchi pubblicata il 29 Maggio 2020, alle 12:41 nel canale InnovazioneLo studio "Persone e tecnologia insieme contro la pandemia. Migliorare la digitalizzazione dell'Italia e promuovere le eccellenze del Paese" riassume il lavoro svolto da Huawei e i suoi partner italiani per rispondere alla pandemia con la tecnologia
"Tutti stiamo soffrendo per la pandemia, ma abbiamo una grande opportunità: vedere come potremo lavorare in futuro, quali servizi potremo sfruttare in vari settori, dall'educazione, alla salute ai servizi pubblici". Thomas Miao, CEO di Huawei Italia, ha aperto così la conferenza stampa virtuale durante la quale l'azienda ha presentato lo studio Persone e tecnologia insieme contro la pandemia. Migliorare la digitalizzazione dell'Italia e promuovere le eccellenze del Paese, nel quale viene analizzato l'attuale scenario sanitario italiano. Una ricerca che non si limita a fotografare la situazione, ma offre spunti su come usare tecnologie come 5G, AI e big data sia per limitare la diffusione del COVID-19, sia per accelerare la ripresa.
Le soluzioni di Huawei per contrastare l'emergenza
Il white paper di Huwei illustra una serie di soluzione sulle quali sta lavorando Huawei, insieme a una nutrita serie di partner italiani, per le varie fasi dell'emergenza, dallo scoppio della pandemia (connettività), al lockdown delle città (Applicazioni) fino al ritorno al lavoro (soluzioni di smart city).
In ambito medico, Huawei ha spiegato come ripensare la struttura IT degli ospedali usando sia Wi-FI 6 sia 5G. Il Wi-Fi 6 integrato all'interno degli ospedali permette di velocizzare in maniera sensibile il trasferimento delle immagini, accelerando la diagnosi dei pazienti e aprendo la strada alla formazione per i chirurgi basata su VR e 4K, un'applicazione che, come facilmente comprensibile, ha delle richieste di banda notevoli, che possono arrivare a picchi di 600 Mbps.
Integrare il Wi-Fi 6 in una struttura ospedaliera, combinata con dispositivi IoT, permette anche di gestire in tempo reale e con maggiore efficienza i posti letto e la somministrazione dei farmaci. Questa soluzione non è un assaggio del futuro, ma è già in uso presso 10 ospedali italiani.
Non sempre il wireless è la soluzione più adatta, e Huawei ha sperimentato con successo una rete su fibra dedicata agli ospedali. Una rete facilmente integrabile che richiede poca manutenzione della rete passiva rispetto ai classici cablaggi in rame, e che scala facilmente sino a 50 Gbps senza dover sostituire il cablaggio.
Sotto il profilo applicativo, Huawei ha sfruttato il potenziale del 5G per realizzare una soluzione utile a sincronizzare i soccorsi già dai primi momenti: quando un paziente viene caricato su un'ambulanza, questa sarà connessa tramite 5G con i centri di emergenza medica. Questi saranno in costante collegamento con l'ambulanza, ricevendo sia lo streaming audio video per la comunicazione, sia i dati delle apparecchiature mediche. L'obiettivo è quello di guadagnare tempo prezioso e supportare i medici nelle primissime fasi dell'intervento.
AI for hospital, invece, è una soluzione basata sulla tecnologia AI di HUAWEI CLOUD mirata a velocizzare l'analisi dei referti medici per esempio le TAC: grazie all'AI, i medici riescono a effettuare un'analisi quantitativa delle immagini 12 volte più velocemente rispetto ai metodi tradizionali.
Un'altra applicazione è dedicata al mondo educativo, la Huawei Smart Education Platform,na piattaforma online di apprendimento interattivo per personalizzare l'accesso ai corsi live con condivisione in tempo reale di video, audio e dati. Questa soluzione consente di proseguire l’attività didattica nel corso di un’emergenza epidemica e fornire inoltre, agli studenti che rientreranno a scuola, un WIFI ultra-veloce disponibile in tutte le strutture dell’istituto scolastico. Secondo Huawei, permetterà di recuperare parecchie delle ore di apprendimento che altrimenti rischierebbero di andare perse.
CoviDE: il centro di controllo per il monitoraggio della pandemia
CoviDE è nato da un progetto di ricerca per le smart city e consente una visione olistica delle informazioni e delle statistiche sulla diffusione del virus: è una piattaforma che traccia e analizza i potenziali positivi ed evidenzia i cluster di rischio, tutto da una singola console, tramite la quale è possibile anche accedere ai dati dati storici, sia di ospedali, sia di RSA. Attualmente, è utilizzata in due città della Sardegna.
Sempre in Sardegna sono attivi ulteriori progetti, sempre basati su AI, per la misurazione della temperatura a distanza tramite videocamere e il controllo del rispetto delle regole: il sistema è in grado di capire chi non sta indossando correttamente la mascherina o mantenendo la distanza dagli altri.
Thomas Miao ha voluto sottolineare come questi progetti sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con vari partner. Huawei può fornire le tecnologie, ma per trasformarle in applicazioni concrete, è necessario il supporto di tutti gli attori del sistema. L'Italia, secondo Miao, dovrebbe considerare strategico il settore ICT e, per promuoverlo, dovrebbe abbassare temporaneamente le tasse sulle infrastrutture ICT, così da incentivare la digitalizzazione.
Miao chiede anche meno burocrazia e linee guida chiare per il settore ICT, oltre a insistere su un concetto: è necessario informare correttamente il pubblico, così da eliminare i pregiudizi su tecnologie emergenti quali 5G e AI.
"Dobbiamo capitalizzare questa esperienza" – ha dichiarato Miao - "Dopo 16 anni di stretta collaborazione con l’ecosistema italiano e di contributo all'innovazione locale, in questo momento cruciale siamo impegnati a unire le forze per rilanciare il Paese utilizzando la tecnologia. A questo proposito il 5G, l’Intelligenza Artificiale e le Smart City possono svolgere un ruolo decisivo nel trasformare l’Italia in una Smart Nation. Si potrà dare impulso alla ripresa economica se questa evoluzione storica sarà sostenuta a livello decisionale, riconoscendo all'ICT il ruolo di settore strategico per il Paese e stabilendo regole chiare che promuovano la competizione di mercato”.
Il white paper Persone e tecnologia insieme contro la pandemia. Migliorare la digitalizzazione dell'Italia e promuovere le eccellenze del Paese è disponibile a questo indirizzo.
5 Commenti
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Telefonia,microprocessori hardware in generale ecc ecc ecc
Ce li ha, questo e' il marketing made in china. Piuttosto diverso dal marketing occidentale. Molto aggressivo, e soprattutto molto.
Come confermano i prezzi di device cinesi schizzati alle stelle senza che qualita' o funzionalita' siano effettivamente cambiate.
E come conferma il "marchio" AI, ormai onnipresente in qualsiasi prodotto cinese, da quando AI e' tornato popolare grazie ai nuovi metodi introdotti negli ultimi 5-6 anni.
I cinesi sono (diventati ?) spregiudicati. Oggi basterebbe un lampo di rinsavimento nella societa' occidentale per farli collassare.
Ma veramente, che cosa hanno questi di huawei in più degli altri a parte lo sfruttamento di manodopera a basso costo, che è l'unica loro arma per essere competitivi sul mercato, certo è facile quando sei una dittatura e costringi gli ingegneri ad andare in produzione, e magari a pagarli 200 euro al mese.
Ps.
Li in cina esistono ancora gli operai che dormono vicino i macchinari 4 ore al giorno per poi lavorare senza pause per 20 ore al giorno? Spero di no!
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