IFA 2020: il mercato della tecnologia ha tenuto durante la crisi

Quest’anno IFA è un evento molto diverso dagli anni passati. L’emergenza sanitaria, anche adesso che non siamo più in lockdown, ha reso di fatto impossibile aprire al pubblico una fiera e quindi tutto il mondo degli eventi “fisici” si è fermato. Essere a Berlino l’edizione speciale di IFA 2020 è già di per sé un evento e va lodato lo sforzo fatto dagli organizzatori per aver reso possibile lo svolgimento di un evento fisico nel 2020. 

L’edizione speciale di IFA 2020 è un evento dedicato esclusivamente ai giornalisti, in cui diverse aziende hanno presentato le loro strategie e alcuni annunci di nuovi prodotti o servizi. Prima che nei contenuti dei vari interventi, IFA 2020 è prima di tutto un segnale di come sia ancora possibile organizzare questo tipo di eventi e del valore che hanno in generale e in particolare nel settore della tecnologia. È proprio sul valore del contatto personale, che abbiamo dovuto necessariamente evitare in questi mesi, e nel poter toccare con mano i prodotti che si è soffermato Jens Heithecker, Executive Director di IFA, nel suo discorso iniziale.

Gfk certifica la resilienza del settore della tecnologia

Sul palco dell’IFA è poi salito Kai Hillebrandt di Gfu che ha presentato dei dati non scontati sul mercato della consumer electronics. Il lockdown e l’emergenza sanitaria ancora in atto non hanno fermato il mercato della tecnologia, che ha mostrato una notevole resilienza in questo periodo di crisi. A differenza di altri settori, a livello mondiale l’industria nel suo complesso ha subito un calo di circa il 6% nel primo semestre dell’anno, un calo tutto sommato moderato, vista la situazione. Questo risultato si spiega in quanto è stata proprio la tecnologia a permettere ad aziende e famiglie di affrontare la crisi sanitaria, sia durante il lockdown, che nelle fasi successive.

Nella primissima fase c’è stata la necessità di dotarsi degli strumenti necessari per lavorare da casa. Abbiamo più volte scritto di come la pandemia abbia velocizzato i processi di trasformazione digitale delle aziende e creato le condizioni per varie pratiche di smart working. Oltre a lavorare in modo diverso, è diventato necessario vivere in casa in modo diverso, con grande attenzione ai prodotti legati all’entertainment e all’alimentazione. Sono quindi diverse le catetogorie di prodotto che hanno permesso di affrontare la crisi: pc e altri prodotti informatici, sia per le esigenze lavorative che ludiche, tutti i prodotto per la preparazione del cibo, ma anche i frigoriferi.

I numeri più significativi presentati da Gfk, a supporto delle considerazioni fatte da Gfu sono stati:

-        Valore del mercato globale nei primi 6 mesi del 2020 dei Technical Consumer Goods: 306 miliardi di euro

-        Vendite diminuite del -5,8% sempre a livello mondiale

-        In Italia a luglio il mercato cresce del 4,5% e dall’inizio dell’anno risulta un calo del -1,4%

-        Il comparto IT è cresciuto a livello mondiale del 17,2% nei primi sei mesi del 2020

-        Il comparto TV ha visto una flessione del -7%, con un crollo iniziale e poi una successiva fase di ripresa

In questo scenario, l’ultima considerazione di Kai Hillebrandt è un’iniezione di fiducia per i prossimi mesi del mercato: gli acquisti dei consumatori non sono stati cancellati ma solo posticipati. Per quanto sia molto complesso fare delle stime attendibili in uno scenario incerto come quello che stiamo vivendo, c’è una concreta possibilità che negli ultimi mesi dell’anno questi acquisti posticipati vengano effettuati e che quindi l’industria della tecnologia nel suo complesso possa chiudere l’anno con un segno positivo.