Investire sulla tecnologia migliora l'efficienza aziendale: la ricerca di Intel e Lenovo

Quante volte i dipendenti si devono accontentare di lavorare su hardware obsoleto e non all'altezza? Spesso, purtroppo: avviene nel 50% dei casi e nel 46% i lavoratori segnalano malfunzionamenti del software che interrompono il flusso di lavoro. Solo 1 su 3 (il 33%) si dichiara "estremamente soddisfatto" del notebook ricevuto in dotazione. Eppure, le aziende dovrebbero valutare di incrementare gli investimenti in questo senso: la ricerca Empower Your Employees with the Right Technology condotta da Forrester Consulting e commissionata da Intel e Lenovo mostra che quando la tecnologia è all'altezza, i dipendenti lavorano meglio, e spingono la produttività dell'intera azienda. 

Migliorare l'employee experience funziona, soprattutto in smart working

L'employee experience (EX) è l'equivalente della customer experience riferita ai dipendenti di un'azienda. Incrementarla porta a miglioramenti che si estendono per tutta l'attività, che potrà beneficiare di maggiore produttività ed efficienza. Secondo la ricerca commissionata da Intel e Lenovo, gli investimenti mirati a migliorare l'EX portano a un ritorno fino a cinque volte superiore. Un concetto condiviso anche dai responsabili IT che si occupano di autorizzare le spese, che però sembrano distaccati dai loro colleghi: mentre l’84% dei decisori IT è convinto che un dipendente può facilmente sostituire il PC quando necessario, solo la metà dei dipendenti dichiara che questa sia una soluzione disponibile. Sia i responsabili sia i lavoratori, però, concordano su un aspetto: i cicli di aggiornamento della tecnologia aziendale possono migliorare. 

Incrementare il ritorno sull'investimento tecnologico: i consigli di Lenovo e Intel

Se da un lato è evidente che migliorare la tecnologia a disposizione dei dipendenti ne migliora il coinvolgimento e la produttività, dall'altro bisogna dire che non basta semplicemente acquistare dei nuovi computer per raggiungere l'obiettivo. 
Il primo passo è riallineare gli investimenti: i responsabili IT tendono a concentrare l'attenzione sulle tecnologie emergenti, come IA e 5G, talvolta mettendo in secondo piano le priorità di chi lavora in azienda, che ha bisogno di computer più aggiornati e di validi strumenti di collaborazione. Non bisogna scegliere fra le due strade, ma esplorarle in parallelo, guardando al futuro ma senza tralasciare il presente, assicurandosi che l'attuale computer in dotazione ai dipendenti sia all'altezza della situazione. Essendo lo strumento principale per il lavoro, il PC è la tecnologia che ha il maggiore impatto sull'EX, ed è sempre da qui che bisogna partire per consentire a ognuno di esprimersi al meglio, incrementando di conseguenza l'efficienza dell'intera organizzazione. 

Come abbiamo detto in precedenza, dalla ricerca emerge un certo scollamento fra la visione dei decisori IT e dei dipendenti e proprio per questo motivo la ricerca suggerisce di coinvolgere anche i lavoratori quando si affrontano investimenti tecnologici: la maggioranza dei dipendenti (72%) ha dichiarato che ascoltare le persone o comunque chiarire quali siano le loro esigenze sia tra i tre parametri più importanti su cui le aziende dovrebbero lavorare per migliorare l’EX.

“I risultati della nostra ricerca rafforzano la nostra convinzione che la tecnologia rappresenti un investimento di importanza strategica e non un semplice costo. Installare le tecnologie più appropriate può dare ritorni di gran lunga superiori rispetto al costo iniziale di nuovi business model” - ha dichiarato Christian Teismann, Presidente, Commercial PC and Smart Devices Business di Lenovo - "Considerato che i dipendenti sono la più grande risorsa di un’azienda, lo studio consente di mappare l’opportunità di migliorare il ritorno sull'investimento in tecnologia concentrandosi sui PC e gli strumenti di collaborazione, coinvolgendo maggiormente i dipendenti nelle decisioni di acquisto. Nell'attuale scenario di lavoro remoto o ibrido, questi passi sono importanti per le aziende nel perseguire opportunità che vanno ben oltre la spesa iniziale in tecnologia”.