LinkedIn presenta Workforce Confidence Index, il termometro della fiducia dei lavoratori

Il Workforce Confidence Index è un'indagine svolta da LinkedIn intervistando 1.000 professionisti italiani. Il tema su cui ruota sono le principali preoccupazioni di queste figure professionali per la prossima fase, quella del rientro al lavoro. Il dato che emerge è la scarsa fiducia nella capacità di mantenere il lavoro o nell'ottenerne uno nuovo. 

Ottimisti i professionisti della finanza, meno chi opera nel settore media e comunicazioni

Il ritorno al lavoro non è mai un momento di gioia, anche se dopo lo stop forzato sono in molti a desiderare il ritorno alla normalità, incluso il poter tornare a svolgere le proprie mansioni in ufficio o, in generale, a contatto coi clienti. La paura, però, è forte: come evidenzia lo studio effettuato da LinkedIn, il 51% degli intervistati è preoccupato dal rischio di contagi, temendo che colleghi o clienti non rispettino le misure di sicurezza messe in atto per evitare la diffusione del covid. Questa è la principale preoccupazione, seguita da quelle finanziarie: più di un lavoratore su 4 (26%) sostiene che dovrà intaccare i risparmi nel prossimi 6 mesi, mentre 1 su 5 (19%) prevede una diminuzione del reddito. 

Le risposte variano in base al settore di competenza. Chi opera in ambito finanziario tende a essere più ottimista, con uno punteggio di fiducia di 37 (la scala va da -100 a 100). I meno fiduciosi sono i lavoratori del settore dei media e delle comunicazioni: in questo caso il punteggio è di 28. Considerato il difficile periodo di incertezza, questi risultati non sono da considerare negativi, come spiega Marco Valsecchi, LinkedIn Editor: "Il Workforce Confidence Index è un'istantanea basata su un’indagine che coinvolge i membri di LinkedIn in tutta Italia, ai quali viene chiesto di condividere i loro sentimenti riguardo a lavoro, carriera e risorse finanziarie. Sulla base dei risultati, possiamo osservare ancora una certa preoccupazione riguardo al rientro in ufficio, in quanto i professionisti sono ancora preoccupati che i loro colleghi non seguano le misure di sicurezza e le linee guida in vigore al loro ritorno. Inoltre, sulla base di questi risultati, notiamo che i professionisti italiani sono ancora moderatamente fiduciosi nella loro capacità di ottenere o mantenere un lavoro".