School for Female Leadership in the Digital Age: a febbraio 2022 parte la seconda edizione dell'iniziativa di Huawei
di Alberto Falchi pubblicata il 27 Dicembre 2021, alle 15:01 nel canale InnovazioneUn'iniziativa della multinazionale a favore dell'occupazione femminile che coinvolgerà 27 studentesse europee, con l'obiettivo di colmare il divario di genere, offrendo così alle giovani donne la possibilità di guidare in prima persona la rivoluzione tecnologica
Forte del successo della School for Female Leadership in the Digital Age, iniziativa sviluppata dalla European Leadership Academy di Huawei a favore dell'occupazione femminile, l'azienda ha annunciato una seconda edizione, che si svolgerà a Nizza dal 21 al 25 febbraio 2022.
Winter School for Female Leadership in the Digital Age: si parte il 21 febbraio
La Winter School for Female Leadership in the Digital Age è la seconda edizione del corso formativo organizzato da Huawei all'interno dell'iniziativa Seeds for the Future, che si pone l'obiettivo di formare le giovani leader del futuro di acquisire nuove conoscenze in ambito tecnologico.
Saranno 27 le partecipanti, selezionate da una giuria di professionisti. Il form per la registrazione è disponibile a questo indirizzo. Le candidature sono aperte sino al 3 gennaio 2022.
"La prossima Winter School rappresenta un’ulteriore e unica opportunità per le giovani leader del futuro di acquisire nuove conoscenze in ambito tecnologico. Huawei conferma così la propria volontà di sostenere i talenti europei, guardando con enorme entusiasmo al lavoro che faremo insieme ai nostri partner francesi per consolidare sempre più questo nostro programma", ha commentato Tony Jin, Huawei’s Chief Representative to the European Institutions.
Berta Herrero, Programme Director of the School for Female Leadership in the Digital Age ha aggiunto "assicurarsi che si tenga conto della diversità nell’ambito dello sviluppo tecnologico è il primo passo per dar vita a un mondo che si possa dire veramente equo e inclusivo. Infatti, per superare con successo i pregiudizi, le donne devono essere in grado di plasmare e guidare la rivoluzione tecnologica in prima persona. Pertanto, questo programma fornisce alle giovani donne gli strumenti necessari per porsi come protagoniste della transizione digitale europea".
"Questo programma consente alle leader di domani di migliorare le proprie capacità e di imparare le une dalle altre. Nel corso dei miei 26 anni di esperienza nell'industria ICT, mi sono resa conto in prima persona del divario di genere che affligge questo specifico settore. Una problematica che accomuna tanto l’Europa quanto la Cina. In questo contesto, l’Unione Europea è da sempre pioniera nei suoi sforzi per ridurre il divario di genere e aziende come Huawei possono svolgere un ruolo chiave attraverso iniziative come, per l’appunto, la nostra Winter School", ha dichiarato Catherine Chen, President of the Public Affairs and Communication Department.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema è proprio questo. Il Gender gap che poi ha pesanti ripercussioni nel software e nei servizi che sono orientati al genere maschile ed escludenti quello femminile.
This.
Il problema è proprio questo. Il Gender gap che poi ha pesanti ripercussioni nel software e nei servizi che sono orientati al genere maschile ed escludenti quello femminile.
Ma assolutamente no. Ci sono tanti altri settori in cui la situazione è invertita, ma non è mai stato fatto nulla per aumentare le quote dei maschi rispetto a quelle delle femmine.
Singolare, in particolare, il caso di un'università Italia che qualche mese fa ha messo degli incentivi per aumentare la quota femminile in ALCUNI corsi di laurea che erano frequentati prevalentemente da maschi, quando [B]nell'intera università [U]le femmine rappresentano il 67%[/U] (se non ricordo male) di tutti gli studenti[/B]...
Questa è pura discriminazione. E' sessismo. Anzi, si chiama anti-maschilismo, a questo punto. E sarebbe ora che pratiche del genere fossero non soltanto abolite, ma anzi dichiarate illegali e pesantemente sanzionate.
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