Spesa ICT in crescita in Italia: per IDC nel 2023 supererà gli 84 miliardi di dollari

Spesa ICT in crescita in Italia: per IDC nel 2023 supererà gli 84 miliardi di dollari

Nel 2026 la spesa in ICT nella sola Italia si avvicinerà ai 100 miliardi di dollari, crescendo più veloce del PIL. A trainare la crescita il settore bancario e la Pubblica Amministrazione, che grazie anche ai fondi del PNRR incrementerà gli investimenti sull'IA

di pubblicata il , alle 10:51 nel canale Market
IDC
 

In Italia si continua a investire sempre più in ICT. Secondo l’IDC Worldwide ICT Spending Guide: Enterprise and SMB by Industry, nel Bel Paese la spesa complessiva per investimenti ICT sarà di 84,2 miliardi di dollari, che diventeranno 96,4 miliardi nel 2026, con una crescita anno su anno del 4,9%. La crescita prevista, però, sarà inferiore alla media europea, che IDC stima crescerà a tassi del 5,4% anno su anno. Secondo IDC, insomma, l'inflazione non sta rappresentando un freno e la spesa ICT crescerà più del PIL.

Banche, assicurazioni e servizi professionali: ecco chi spenderà di più

A trainare gli investimenti B2B in ICT sono prevalentemente tre settori: quello bancario, quello assicurativo e quello dei servizi professionali, trainati anche dagli investimenti previsti dal PNRR. Sarà proprio il sistema bancario, infatti, a supportare le amministrazioni locali nella migrazione dei propri dati su sistemi cloud, fornendo anche supporto nella gestione di servizi di cassa e tesoreria attraverso nuovi sistemi digitali.

IDC PNRR

Ma dove verranno indirizzati questi investimenti? Prevalentemente sul software, in particolare soluzioni ERM (Enterprise Risk Management) e - soprattutto - sull'intelligenza artificiale. Secondo IDC gli investimenti in IA cresceranno del 42,8% anno su anno nel prossimo quinquennio e sarà la sanità nello specifico a spingere maggiormente su questa tecnologia, che potrà migliorare le diagnosi e aiutare i medici a proporre trattamenti personalizzati, oltre che ricorrere maggiormente alla telemedicina. 

In crescita anche gli investimenti sulla servitizzazione, in particolare su servizi IaaS, (Infrasctructure as a Service). Lo IaaS costituirà un modello tecnologico di riferimento per le imprese italiane, con un CAGR del 24,8% nel periodo preso in esame.

"L'Italia è uno dei maggiori beneficiari dello strumento di rilancio dell'Unione Europea Next Generation EU (NGEU), che contribuirà a promuovere gli investimenti tecnologici nel Paese e a sostenere la crescita economica", commenta Barbora Pavlikova, research analyst di IDC Data & Analytics. "L'inflazione e i prezzi dell'energia rimarranno però elevati, con un impatto sia sui budget IT delle aziende sia sugli acquisti dei consumatori".

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