HPE presenta i nuovi server ProLiant DL385 Gen10 con AMD EPYC e Apollo 70 con CPU ARM
di Riccardo Robecchi pubblicata il 22 Novembre 2017, alle 11:21 nel canale Private Cloud
HPE ha presentato due nuove linee di server: i ProLiant DL385 Gen10 sono i primi dell'azienda a essere dotati di processori AMD EPYC, mentre gli Apollo 70 fanno affidamento su CPU ARM prodotte da Cavium
HPE ha annunciato l'allargamento della sua offerta di server: l'azienda ha reso pubblica la nuova serie ProLiant DL385 Gen10 dotata di processori AMD EPYC e la linea Apollo 70 con processori ARM prodotti da Cavium.
I nuovi server ProLiant DL385 Gen10 si affidano ai processori AMD EPYC poiché, secondo HPE, grazie a questi è possibile ottenere un costo per virtual machine inferiore del 50% rispetto ai server "tradizionali". Questo avviene grazie alla capacità dei processori EPYC di eseguire più macchine virtuali ed elaborare più dati in parallelo, per via dei 32 core con 64 thread totali messi a disposizione.
In sistemi con due socket sono presenti 64 core fisici e 128 core logici, con un massimo di 4 TB di memoria RAM e 128 lane PCIe - il tutto a prezzi competitivi rispetto agli equivalenti server con processori Intel. HPE punta inoltre l'attenzione sull'aspetto della sicurezza, garantita dalla HPE Silicon Root of Trust e dalla cifratura della memoria e della virtualizzazione.
La HPE Silicon Root of Trust è un meccanismo tale per cui il firmware viene verificato tramite un apposito chip di HPE che comunica con il processore AMD EPYC, il quale verifica tramite l'AMD Secure Processor la correttezza del firmware. In questo modo il firmware non può (teoricamente, almeno) essere manomesso.
Tramite l'AMD Secure Processor, HPE permette di cifrare in parte o del tutto la memoria RAM in modo da prevenire attacchi e accessi non autorizzati. Le VM e l'hypervisor hanno inoltre chiavi di cifratura separate e questo permette di isolare le VM l'una dall'altra e dall'hypervisor, in modo da ridurre al minimo le superfici di attacco nelle aree di condivisione della memoria.
I server HPE Apollo 70, invece, utilizzano i processori Cavium ThunderX2 e - come riportato da Network World - sono progettati per l'impiego in ambiti HPC e di intelligenza artificiale. HPE ne vede l'impiego come ideale in campi quali la finanza, la progettazione assistita da computer (CAD), la videosorveglianza e l'analisi del testo. È previsto il supporto da parte di Red Hat Enterprise Linux 7.4 for ARM e di SUSE Linux Enterprise Server for ARM (quest'ultimo sistema prodotto indirettamente dalla stessa HPE).
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".