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Maxi-multa Intel, la soddisfazione di AMD in un comunicato stampa
di Alessandro Bordin pubblicata il 13 Maggio 2009, alle 16:39 nel canale Private Cloud
L'atteso commento in merito alla maxi-multa inflitta ad Intel dalla Commissione Europea da parte di AMD è arrivato. Un comunicato all'insegna della soddisfazione, con la puntualizzazione che potrebbe non essere finita qui.
192 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSpero che non serva ricordare i prezzi delle x1900XT, x1800XT, x800XT, 9800XT e 9700Pro al debutto.
E la 2900XT ha debuttato a 400$ proprio perchè non poteva fare altrimenti, viste le prestazioni.
Ecco ,quelli erano gli anni "bui" d'accordo di "non belligeranza" sulla fascia alta, tra Ati ed Nvidia.
La guerra è cominciata "per entrambi", dal confronto HD3870 vs 8800GT.
Chiudo qui, perchè non voglio andare OT, ma giusto per ricordare che stiamo parlando pur sempre di S.P.A., e non c'è da ringraziare proprio nessuno, perchè sono sempre pronti a fregarci alla prima occasione che si presenta.
L'antitrust deve tenere sempre gli occhi bene aperti, e possibilmente, non aspettare 7 anni (!!!) d'indagini per emettere una sentenza.
E non è mica finita.
Chiudo qui, perchè non voglio andare OT, ma giusto per ricordare che stiamo parlando pur sempre di S.P.A., e non c'è da ringraziare proprio nessuno, perchè sono sempre pronti a fregarci alla prima occasione che si presenta.
L'antitrust deve tenere sempre gli occhi bene aperti, e possibilmente, non aspettare 7 anni (!!!) d'indagini per emettere una sentenza.
E non è mica finita.
quoto tutto.
ma che cosa stai dicendo!
sei ridicolo e sei pure convinto!
fai ridere, te ne accorgi o no?
buffone senior membro da 9,5 post inutili al giorno
incompetente e presuntuoso
se vai a vedere questo sarà il mio terzo post o il quarto
figurati che nervi mi sono venuti a leggermi i tuoi "interventi"
tanto da costringermi a postare
sei un ridicolo!!!!!!!!!!!!!!
e adesso bannatemi pure!
Come vuoi. 10 giorni.
Mi sembra una posizione troppo pessimista. E' vero che, se dovesse infine pagare, Intel potrebbe cercare di annullare la perdita aumentando i prezzi, ma non più di tanto, perché altrimenti come è stato già osservato favorirebbe il concorrente. E poi nessuno ha citato una variabile importante: il profitto. Come tutte le imprese a fine di lucro, Intel persegue il profitto, ovvero ha la missione di remunerare il capitale dei suoi azionisti; e le attività illegali sanzionate avevano appunto lo scopo di aumentare, illecitamente, quei profitti. La sopravvenienza passiva rappresentata dalla sanzione potrebbe (e dovrebbe, soprattutto) essere assorbita semplicemente da una riduzione degli utili e quindi dei dividendi distribuiti agli azionisti, spalmata su tot anni. Detta diversamente, la multa la pagherebbero gli azionisti (grandi e piccoli).
A parte tutto questo, non bisogna dimenticare che i soldi della multa non li incamererebbe il governo di una civiltà marziana, ma l'Unione Europea, ovvero in ultima analisi tutti noi. Quei soldi non tornerebbero direttamente nelle tasche di coloro che acquistano microprocessori, certo, ma sarebbero comunque investiti nei paesi membri. Quelli che resterebbero eventualmente più fregati, nel caso di "ritorsione" sui prezzi, sarebbero i consumatori di quei paesi che non hanno sanzionato Intel, USA in primis, perché si troverebbero in un certo senso ad elargire dei soldi a noi europei (visto che il mercato è globale). Pensa che storia: nel 2010 un ragazzotto americano compra il PC ultimo grido con 18 core, per giocare bene all'ultimo sparatutto DirectX 13, o solo per riuscire a fare il boot di winzozz 9, e senza saperlo sta contribuendo a finanziare lo sviluppo industriale di una qualche landa sperduta della Transilvania.
Ad ogni modo, non mi verrebbe mai in mente di pensare "peccato che abbiano multato questa azienda che commetteva illeciti per lucrare meglio, tanto valeva lasciarla fare, perché comunque noi consumatori dobbiamo sempre prenderlo in quel posto". Se uno la pensa così, allora per coerenza dovrebbe smettere di acquistare qualsiasi cosa, a parte lo strettamente necessario per vivere (il cibo e poco più
Provo a spiegartelo in breve: io sono un operatore economico in posizione dominante nel mio mercato, per motivi storici; ad un certo punto il mio principale (praticamente unico) concorrente esce con dei prodotti tecnologicamente migliori dei miei e che costano meno; io allora vado dai miei principali clienti (che sono anche i principali clienti del mio concorrente) e gli allungo delle belle mazzette piazzate nei posti giusti per convincerli a non usare i prodotti del mio concorrente, o almeno a ritardarne al massimo l'uso. Gli dico anche che se mi assicurano l'impiego esclusivo o molto preferenziale dei miei prodotti, allora per loro c'è pronto un sostanzioso sconto segreto sul mio listino. Gli dico pure che se invece si permetteranno di usare anche i prodotti della concorrenza, beh, forse potrebbero sperimentare qualche problema nella continuità di fornitura dei miei. Poi vado dalle grandi catene di distribuzione del prodotto finito, e gli faccio dei ragionamenti simili. A questo punto il prodotto del mio concorrente non riesce a conquistare quella quota di mercato che riuscirebbe ad ottenere senza tutte queste alterazioni. In questo modo io non sono costretto ad investire di più nello svliluppo rapido di nuovi prodotti per reggere il confronto con il mio concorrente, e posso invece continuare a rifilare al consumatore i miei prodotti inferiori, a prezzi per me molto vantaggiosi, in modo da ammortizzare ben bene i loro passati costi di sviluppo e fare così più profitti da distribuire agli azionisti (ivi compreso il top-management, che è forte azionista). Capisci qual'è il danno per i consumatori? Se non lo capisci, pazienza, non si può capire sempre tutto.
No, non è chiaro. Vuoi dire che si tratta di un complotto? Vuoi dire che l'autorità antitrust dell'Unione Europea è agli ordini di AMD (azienda tra l'altro statunitense come Intel)? Vuoi dire che Intel non ha le risorse per assoldare avvocati abbastanza competenti per far valere le sue ragioni? Spiegati, per favore.
Con le cifre attuali, Intel ammortizza la multa in pochi anni. Ciò che cambierà sarà il suo "lassismo" nei confronti di AMD, stringendola sempre più alle corde con, magari, forti restrizioni sulle licenze x86 ed i brevetti a venire.
L'esultazione di qualcuno qui distingue il vero fanboy dalla persona intelligente: domani si avranno forti ripercussioni a causa di questa sentenza (nonostante sia giusta), sia sui prezzi che su quello che fino a ieri era un equilibrio (seppur precario) tra i 2 competitor dato da una sorta di "tacito accordo" per la sopravvivenza di AMD.
Diciamocelo: Intel fino ad oggi avrebbe potuto massacrare PhenomII con i suoi i7, ma non gli conveniva poichè aveva interesse nel mantenere alti i suoi margini sui listini. Da domani, potrebbe decidere di pareggiare i conti riposizionando i listini di i7 sovrapponendoli a quelli del PII in ambito desktop.
Non c'è molto da stare allegri. Probabilmente ne riparleremo tra qualche anno.
Infatti non credo che ad AMD stiano brindando come dici (oggi). Avrebbero brindato se la sentenza fosse arrivata in un momento meno delicato (per l'economia e per AMD stessa).
Non ho detto che questa sentenza non sia un danno per Intel. Ho detto che questa sentenza potrebbe essere dannosa anche per AMD.
Sul fatto che abbiano spiccate capacità predittive, non saprei stabilirlo, fatto sta che fossi in loro io la vedrei nera, visto che quei soldi non vanno a finire neppure nelle loro tasche.
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