AWS annuncia il Migration Acceleration Program for Windows per migrare gli ambienti Windows verso il cloud

AWS annuncia il Migration Acceleration Program for Windows per migrare gli ambienti Windows verso il cloud

AWS ha annunciato la disponibilità del Migration Acceleration Program for Windows per aiutare le aziende che utilizzano ambienti Windows a migrarli verso il cloud pubblico con procedure testate e l'aiuto di esperti

di pubblicata il , alle 19:01 nel canale Public Cloud
AWS
 

AWS ha annunciato la disponibilità del suo Migration Acceleration Program for Windows, un programma pensato per aiutare le aziende a effettuare migrazioni su larga scala delle proprie macchine Windows verso AWS. Annunciato inizialmente alla conferenza AWS re:Invent 2019, il programma è ora disponibile pubblicamente.

AWS semplifica la migrazione dei server Windows in cloud con MAP

Una porzione consistente delle aziende si affida a Windows per le proprie applicazioni e migrare tali ambienti nel cloud può diventare una sfida importante, in particolare quando le dimensioni sono elevate. AWS ha quindi creato una procedura ripetibile e controllata per effettuare le migrazioni così da semplificare questo processo il più possibile.

L'azienda afferma di aver "passato gli scorsi 11 anni aiutando i clienti a migrare con successo verso il nostro cloud" con una "metodologia testata che fornisce servizi, strumenti ed esperienza per aiutare nel semplificare la migrazione". Il programma MAP mette a disposizione una guida rigorosa su come effettuare la transizione assieme a consulenza da esperti e formazione, nonché crediti per ridurre i rischi e i costi associati alla migrazione.

Uno degli aspetti cruciali del Migration Acceleration Program di AWS è che permette anche di andare oltre il cosiddetto "lift and shift", ovvero il trasporto degli ambienti nel cloud, dando la possibilità di effettuare una migrazione alle tecnologie native del cloud e alle tecnologie open source.

Il programma si divide in tre fasi: valutazione della preparazione alla migrazione, preparazione dell'ambiente e migrazione.

L'annuncio ufficiale è raggiungibile cliccando qui.

4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
dwfgerw07 Aprile 2020, 19:14 #1
BOOM un colpo fortissimo al fianco per microsoft azure.
Tasslehoff07 Aprile 2020, 20:00 #2
Originariamente inviato da: dwfgerw
BOOM un colpo fortissimo al fianco per microsoft azure.
Più che altro un colpo fortissimo al portafogli degli utenti, specialmente di quelle società governate da gente che prende decisioni senza avere la più pallida idea delle conseguenze, e che con una mossa del genere si troverebbero a pagare montagne per una soluzione relativamente poco performante e cara come il fuoco.

Io girerei alla larga anche da Azure (altro servizio che per quanto riguarda la virtualizzazione offre soluzioni mediocri a prezzi esorbitanti), che però offre il vantaggio di avere una console seriale.
Può sembrare poco, però considerando la quantità di gente che "si inventa" sistemista MS solo perchè sa cliccare su qualche wizard, direi che non è da sottovalutare considerando la possibilità che tutta questa gente si tagli fuori dalla macchina pasticciando con rete, firewall e quant'altro.
Nightingale09 Aprile 2020, 09:32 #3
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Più che altro un colpo fortissimo al portafogli degli utenti, specialmente di quelle società governate da gente che prende decisioni senza avere la più pallida idea delle conseguenze, e che con una mossa del genere si troverebbero a pagare montagne per una soluzione relativamente poco performante e cara come il fuoco.

Io girerei alla larga anche da Azure (altro servizio che per quanto riguarda la virtualizzazione offre soluzioni mediocri a prezzi esorbitanti), che però offre il vantaggio di avere una console seriale.
Può sembrare poco, però considerando la quantità di gente che "si inventa" sistemista MS solo perchè sa cliccare su qualche wizard, direi che non è da sottovalutare considerando la possibilità che tutta questa gente si tagli fuori dalla macchina pasticciando con rete, firewall e quant'altro.


Ma a tuo a parere sono altre le soluzioni cloud valide, o è proprio la tipologia di servizio che ritieni troppo cara/sconveniente?
Tasslehoff09 Aprile 2020, 14:56 #4
Originariamente inviato da: Nightingale
Ma a tuo a parere sono altre le soluzioni cloud valide, o è proprio la tipologia di servizio che ritieni troppo cara/sconveniente?
Buona la seconda.
AWS, Azure, Google Cloud sono servizi che a mio parere ha senso considerare solo per far girare container, eventualmente affiancando i loro servizi dbms.
Ma questo imho ha senso solo se si offrono servizi che hanno realmente bisogno di scalabilità orizzontale (cosa che nel 99% dei casi è totalmente inutile, almeno in Italia), super gettonata dai manager che non sanno di cosa stanno parlando (e per questo totalmente sopravvalutata) ma che non è mai la vera soluzione ai loro problemi (e qui ci sarebbe da intavolare una discussione molto interessante ma OT).
Considera poi che passare a servizi ospitati su container presuppone un aumento esponenziale della complessità, dove persino le cose più semplici (es scrivo uno stupidissimo log) diventano di una complessità notevole, e quindi coinvolgono molti più servizi, aumenta la complessità e si riduce l'affidabilità.

Per tutto il resto (ovvero praticamente la totalità del comparto IT italiano) la virtualizzazione classica (per intenderci quella dei vari hypervisor come Vmware, HyperV, KVM e tutte i prodotti su di esso basati) imho è la soluzione ideale praticamente da ogni punto di vista:
[LIST]
[*]più economica
Nella fascia 1000-2000 euro/anno si trovano parecchie soluzioni con un sacco di risorse (es server dedicati in affitto che può ospitare parecchie vm), su AWS ad esempio una singola VM generica (quindi con pesante riduzione di risorse in caso di utilizzo intensivo) con risorse non esorbitanti (es 4vCPU, RAM 8/16GB e 250GB di storage) può arrivare a costare quanto il server dedicato di cui sopra.
A questo si sommano anche i costi per la connettività, che io sappia non esistono servizi cloud con banda "flat", il traffico si paga sempre; diversi provider che affittano server dedicati (es OVH) prevedono traffico illimitato con tagli di banda notevoli (es 500Mbps su soluzioni base).
[*]più flessibile
Con un hypervisor fai quello che vuoi quando vuoi, vedi ad es il caso che citavo nel post precedente
[*]più controllo
Il server dedicato è usato da te e te soltanto, se c'è qualche problema di performance hai il controllo totale e non devi avere a che fare con throttling di risorse.
[*]manutenzione più semplice
Lavorare su una vm di un hypervisor è tale e quale come lavorare su un server fisico, gli strumenti ci sono e sono consolidati da 20 anni.
Lavorare su un servizio cloud richiede l'uso di strumenti spesso più complessi, con un livello di astrazione maggiore e tutti proprietari (le procedure che usi su AWS sono diverse da quelle di Azure ad es).
[/LIST]

Poi c'è un'ultima considerazione economica da tener presente, imho fondamentale.
Quando parli di virtualizzazione classica tanti pensano solo ad ospitare i server in casa, datacenter da manutenere, contratti di supporto hw da rinnovare e tutti i mille problemi annessi.

E' chiaro che in questo scenario anche le costosissime vm AWS o Azure diventano un affare, ma se come dicevo prima consideriamo i server dedicati in affitto lo scenario cambia completamente, nessun contratto di supporto hw da stipulare, guasti hw completamente in carico al provider, nessun costo per approntare un datacenter, solo il server da usare a piacimento.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^