AWS annuncia la disponibilità di EKS su CPU Graviton2
di Riccardo Robecchi pubblicata il 24 Agosto 2020, alle 10:41 nel canale Public CloudAmazon ha annunciato che EKS, il suo servizio di container orchestrati con Kubernetes, è ora compatibile con i suoi processori Graviton2 basati sull'architettura ARM. Un passo in avanti per queste CPU e per la loro presenza nell'offerta di AWS
Amazon aveva annunciato i suoi processori Graviton2 alla fine dello scorso anno: basati su architettura ARM, tali CPU promettono di offrire maggiore efficienza rispetto ai concorrenti con architettura x86. L'azienda ha annunciato che EKS, il suo servizio gestito di container Kubernetes, è ora compatibile con i nuovi processori.
Amazon EKS è ora compatibile con i processori Graviton2
Amazon si è buttata nell'arena della produzione di CPU da qualche tempo, grazie all'acquisizione di Annapurna Labs, ma è con i processori Graviton2 basati su ARMe lanciati a dicembre 2019 che l'azienda ha proposto un'alternativa in grado di competere efficacemente con x86, l'architettura dominante. L'intento è chiaro: produrre i propri processori così da tagliare qualunque intermediario e avere il pieno controllo sui propri data center.
Per poter raggiungere tale obiettivo, però, AWS deve fornire gli stessi servizi che offre con le CPU a marchio Intel e AMD. Un importante traguardo in tale direzione è stato raggiunto con il lancio di EKS per Graviton2: i clienti di AWS potranno ora sfruttare tali processori mantenendo le stesse funzionalità precedenti e ottenendo al contempo un significativo risparmio. Danilo Poccia, principal evangelist serverless per AWS, ci spiegava che "secondo i nostri test interni è circa il 40% più veloce delle macchine EC2 M5 [basate su CPU Intel Xeon], che sono delle macchine di fascia intermedia, e a queste prestazioni è associato un risparmio di costi di circa il 20%".
Dal punto di vista dello sviluppo non ci sono particolari differenze, posto che il linguaggio di programmazione utilizzato supporti l'architettura ARM. Già da tempo è possibile creare container multi-architettura e integrare la pipeline di sviluppo con strumenti di build e di test che supportano più architetture. La gestione è del tutto identica a quella di container su architettura x86.
Ulteriori informazioni ed esempi sono disponibili nell'annuncio ufficiale.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn base ai test che girano in rete [U]per alcune[/U] tipologie di utilizzo i Graviton 2 mi sembrano molto più convenienti sia di soluzioni basate su Epyc che di quelle su Xeon.
E Zeus (il successore dei Neoverse N1 Ares usati da Graviton 2) promette molto bene visto che COME MINIMO dovrebbe essere basato sul core A77 ( che rispetto all'A76 di Ares aggiunge una cache "L0" per le macroOp già decodificate, aggiunge un altra pipeline di branch prediction ed un altra pipeline per gli interi), senza contare che molto probabilmente ci saranno migliorie anche a livello di mesh+cache di interconnessione.
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