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Commvault Recovery Range: l'"arena virtuale" per le esercitazioni di cyber recovery

di pubblicata il , alle 12:18 nel canale Security Commvault Recovery Range: l'"arena  virtuale" per le esercitazioni di cyber recovery

Le esercitazioni includono l’utilizzo di Commvault Cloud per la scansione delle minacce, Air Gap Protect per l’archiviazione immutabile, Cleanroom Recovery per i test di ripristino on-demand e Cloud Rewind per ricostruire automaticamente le applicazioni cloud-native

 

Come poter essere certi che i team IT aziendali siano in grado di respingere le minacce informatiche e ripristinare rapidamente i sistemi quando dei malintenzionati sono riusciti a violarne le difese? Il modo più efficace è fare pratica. A tal proposito, CommvautSimSpace hanno reso disponibile Commvault Recovery Range, che viene definito come un cyber range, una sorta di arena virtuale dove potersi esercitare in piena sicurezza su vari scenari di cybersecurity,. 

Commvault Recovery Range: lo strumento per mettere testare le capacità dei team di sicurezza

Commvault® Recovery Range

Grazie a Commvault Recovery Range, i team IT avranno modo di mettersi in gioco e simulare veri e propri attacchi all'infrastruttura IT in un ambiente sicuro. Quella di Commonvault e Simspace non è l'unica soluzione di questo tipo, ma si distingue dalle alternative sul mercato per una serie di funzionalità uniche. Prima di tutto, permette di simulare non un generico ambiente IT, ma uno scenario modellato sulla reale infrastruttura dell'azienda, così da mettere i tecnici in condizioni molto simili a quelle reali. 

I team IT avranno modo di svolgere una serie di esercitazioni in questo ambiente, esercitazioni che spaziano dal rilevamento degli incidenti al ripristino dei sistemi. L'infrastruttura simulata è praticamente indistinguibile da un ambiente produttivo reale, e include utenti simulati che svolgono operazioni quotidiane, oltre naturalmente ad attività malevole da individuare e da bloccare in tempo. La soluzione è in grado di simulare anche attacchi molto sofisticati, per esempio quelli basati sul ransomware Netwalker

Un aspetto chiave è che le esercitazioni non saranno limitate ai soli tecnici, ma coinvolgeranno anche CISO, CIO, team IT Ops e SecOps, così da verificare la capacità del personale di coordinarsi efficacemente durante un attacco ai sistemi informatici. 

Altra peculiarità che distingue Commvault Recovery Range da altre soluzioni è che questa propone anche scenari del tipo no-win, nei quali non c'è modo di respingere l'attacco. Questo permetterà di verificare la capacità dei team di ripristinare rapidamente i sistemi, ripulendoli dai dati infetti, in tempi rapidi e in situazioni di stress.

Le esercitazioni includono l’utilizzo di strumenti dell'azienda come Commvault Cloud per la scansione delle minacce, Air Gap Protect per l’archiviazione immutabile, Cleanroom Recovery per i test di ripristino on-demand e Cloud Rewind per ricostruire automaticamente le applicazioni cloud-native.

Insieme a SimSpace, offriamo alle aziende qualcosa di veramente unico sul mercato: l’esperienza fisica, emotiva e psicologica di un cyberattacco reale e le complesse sfide che spesso si incontrano nel tentativo di ripristinare rapidamente”, spiega Bill O’Connell, Chief Security Officer di Commvault. "Combinando le simulazioni di cyberattacchi autentici di SimSpace con le capacità di cyber recovery di Commvault, offriamo alle aziende la possibilità di rafforzare la propria postura di sicurezza, preparazione informatica e resilienza di business".

"In un’epoca di minacce incessanti, abbiamo creato SimSpace per offrire ai professionisti della sicurezza e dell’IT una comprensione autentica e concreta di come si svolgono gli attacchi negli ambienti più realistici possibili”, commenta William “Hutch” Hutchison, CEO di SimSpace. “La nostra partnership con Commvault porta l’esperienza a un livello superiore: integrando la fondamentale componente di ripristino, offriamo un ciclo di vita completo di preparazione informatica che aiuta le organizzazioni a ridurre al minimo i tempi di inattività e prevenire perdite devastanti”.

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