I 7 passi di una corretta strategia di backup secondo CommVault

I 7 passi di una corretta strategia di backup secondo CommVault

Le soluzioni SaaS di backup della gamma Metallic ruotano attorno ad Azure e permettono di mettere in sicurezza tutte le risorse aziendali: macchine virtuali, container, database, endpoint, file e oggetti

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Security
CommVault
 

CommVault è un’azienda nata nel 1998 all'interno dei Bell Labs, che nel 1996 è diventata indipendente. È specializzata in soluzioni di backup cloud-native che si distinguono per la semplicità di implementazione (l’azienda indica che bastano 15 minuti per attivarle). Recentemente, CommVault ha iniziato a distribuire anche in Italia il suo portafoglio di soluzioni Metallic, che permettono di mettere in sicurezza tutti gli asset aziendali, dalle macchine virtuali ai container, passando per database ed endpoint, sia on-premise sia in cloud. Si tratta di soluzioni offerte in modalità SaaS, in grado di scalare fino a oltre 10.000 terabyte, se necessario.

La strategia di backup ideale secondo CommVault

Mettere in piedi una strategia efficace di backup non è un gioco da ragazzi, in particolare quando si ha a che fare con complesse architetture hybrid e multi-cloud, dove le informazioni sono sparse su più sistemi. Una ricerca di Hanover Research indica che il 64% dei professionisti IT ha riportato problemi nel recuperare i dati che aveva nell'ultimo anno. Ecco perché CommVault ha realizzato un e-book gratuito che include 7 consigli su come implementare un sistema efficace e sicuro, a prova di ransomware.

Non solo sono frequenti i casi in cui un attacco di questo tipo ha compromesso anche le copie di sicurezza, ma è necessario puntare su una soluzione dotata di funzionalità di rilevamento delle anomalie basata su machine learning, in grado di identificare l’attività sospetta e prendere automaticamente le contromisure del caso. Soprattutto, è importante adottare soluzioni che consentano un recupero veloce e granulare delle informazioni, così che in caso di problemi sia possibile ripristinare velocemente i sistemi, minimizzando i tempi morti.

Metallic, la soluzione di backup cloud-native di CommVault

Semplice da padroneggiare, da implementare e da utilizzare. Sono questi i tre cardini attorno ai quali ruota la suite di prodotti per il backup Metallic di CommVault. Si tratta di soluzioni di livello enterprise, studiate per semplificare il lavoro dei team IT grazie all’automazione spinta. Un singolo pannello di controllo permette di avere accesso a tutti i prodotti dell’azienda, che spaziano dalla protezione dei dati di Microsoft 365 a quella delle macchine virtuali (Hyper-V, VMware, Azure VM, VMC, AVS), inclusi i container orchestrati da Kubernetes.

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Metallic offre anche soluzioni per gli endpoint che non si limitano a effettuare un backup quotidiano dei dispositivi, ma mettono in sicurezza i laptop cifrando i dati e offrendo strumenti per eliminarli in maniera sicura da remoto in caso di furto. La deduplicazione delle informazioni e il supporto per backup incrementali riducono l’utilizzo di banda, evitando di impattare sull'attività dell’utente. Per quanto riguarda i database, la soluzione Metallic si integra con gli strumenti nativi offerti dai vendor e consente di effettuare copie sia on-prem sia su cloud, anche contemporaneamente, per garantire una maggiore sicurezza. La cifratura può essere effettuata on-flight, prima ancora di copiare i dati, o successivamente (at-rest).
Tutti i prodotti della gamma Metallic, infine, supportano il rilevamento delle anomalie e producono copie “air gapped”, cioè disconnesse dai sistemi. Questo significa che se un ransomware dovesse colpire uno o più sistemi, queste copie rimarranno isolate e non verranno coinvolte, consentendo un ripristino semplice e veloce delle informazioni.

1 Commenti
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Riccardo8222 Dicembre 2020, 10:05 #1
se penso che molte aziende non sanno nemmeno cosa sia il backup rabbrividisco... e non parlo solo di ditte individuali che si trovano vittime di ransomware..
Ci sono anche ditte con 20+ dipendenti che no hanno procedure di recovery adeguate...

Immagino sarà così tuto il mondo (spero..)

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