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Lenovo e Veeam: soluzioni congiunte per una sicurezza ai massimi livelli

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Security Lenovo e Veeam: soluzioni congiunte per una sicurezza ai massimi livelli

Veeam e Lenovo uniscono le forze per offrire una maggiore resilienza ai propri clienti, mettendo a fattor comune le loro tecnologie e le loro competenze. Obiettivo: garantire non solo la sicurezza e l’immutabilità delle informazioni, ma anche la capacità di ripristinarle rapidamente

 

In questo nuovo episodio di Edge9 Talks approfondiamo la collaborazione fra Veeam e Lenovo per la sicurezza dei dati. Le due realtà collaborano da tempo per offrire una maggiore resilienza ai propri clienti, mettendo a fattor comune le loro tecnologie e le loro competenze per garantire non solo la sicurezza e l’immutabilità delle informazioni, ma anche la capacità di ripristinarle rapidamente quando si rende necessario.

La nostra idea è quella di creare un’infrastruttura che permetta alle persone di usare la tecnologia”, afferma Roberto Massoli, Software Sales Executive di Lenovo. E persone non è un termine usato a caso, perché il pubblico di riferimento dell’azienda non è solo quello aziendale, ma anche i singoli utenti. L’azienda spazia dalle soluzioni infrastrutturali per data center a quelle edge, passando per dispositivi di videoconferenza a quelli più classici, come i computer. “Il nostro obiettivo è quello di governare questo ecosistema, partendo dalla parte hardware”.

Veeam, invece, è un’azienda più rivolta al mondo business, ed è da anni fra i leader nel Magic Quadrant di Gartner nell’ambito della data protection.  Le soluzioni Veeam permettono di mettere in sicurezza i carichi di lavoro nei data center dei clienti, così come quelli in cloud, inclusi i carichi di lavoro che girano su macchine virtuali e su architetture come Kubernetes. “Il core business di Veeam è il backup, ma oggi si parla sempre più di data mobility, cioè la possibilità di poterli spostare sulle infrastrutture più adeguate alle esigenze del cliente. Fino ad arrivare all’integrazione con le soluzioni di sicurezza vere e proprie”, spiega Alessio Di Benedetto, Technical Sales Director South Europe di Veeam.

Data resiliency, la resilienza dei dati secondo Veeam

L’approccio alla sicurezza è cambiato parecchio negli ultimi anni. Come sottolinea Di Benedetto, se qualche anno fa l’interruzione del servizio era dovuta prevalentemente a guasti hardware, problemi software o errori umani, oggi sono gli incidenti di sicurezza a causare la maggior parte dei blocchi produttivi. E di conseguenza “anche le soluzioni di backup devono evolvere”, dice Di Benedetto.

veaam lenovo backup

Con un singolo prodotto riusciamo a fornire il backup delle macchine e anche la replica delle macchine virtuali. Una protezione continua. E ci integriamo con le tecnologie di storage di Lenovo, ottimizzando così i processi”. Integrazioni che sono fondamentali perché l’aspetto più importante di un backup è la capacità di poterlo ripristinare rapidamente. “Il restore deve essere sicuro, pulito e veloce”, dove con “pulito” si intende l’assenza di malware negli archivi di sicurezza. È quindi fondamentale che una soluzione di backup sia in grado di riconoscere i malware, sia durante il processo di backup, sia successivamente, per un’ulteriore sicurezza. Veeam lo fa anche sfruttando l’intelligenza artificiale, “uno degli ultimi tasselli che abbiano introdotto così da semplificare le operazioni tramite un assistente digitale”, spiega Di Benedetto.

Cloud e shared responsibility

Quando si usano soluzioni cloud come Microsoft 365, si tende ad avere una falsa sensazione di sicurezza, perché si è erroneamente convinti che sia il provider a occuparsi della sicurezza. Che è vero, ma sino a un certo punto: c’è infatti il tema della responsabilità condivisa, e sebbene le aziende che operano nel cloud abbiano implementato soluzioni di backup e disaster recovery, è sempre il cliente ad avere la responsabilità sui propri dati. Anche perché gli SLA offerti, per esempio, da Microsoft garantiscono la ridondanza dell’infrastruttura, non dei dati. “Le aziende devono adottare soluzioni specifiche e Veeam ha una soluzione dedicata, Veeam Backup for Microsoft 365, che risponde a queste esigenze”, prosegue Di Benedetto. Una soluzione che offre ai clienti la possibilità di scegliere dove salvare i propri dati, per esempio sul cloud Azure o un altro hyperscaler, oppure on premise. E di andare a recuperare non interi archivi, ma anche i singoli file, se necessario.

vdc-dashboard

Un aspetto su cui insiste Di Benedetto è la flessibilità delle licenze: “Veeam offre la possibilità di erogare il servizio in modalità self managed oppure a servizio”. Nel primo caso sarà li cliente a doversi preoccupare di gestire il tutto e di dotarsi dello spazio di storage necessario, mentre nel secondo tutto sarà affidato a un service provider o a Veeam stessa. È il caso di Veeam Data Cloud, che offre una soluzione sicura, semplice da implementare e usare “e dai costi prevedibili”.

Di Benedetto sotto questo aspetto sottolinea un punto importante: noi offriamo sempre una exit strategy!. In pratica, se un cliente decide di spostare i suoi dati da qualche altra parte, per esempio portandoli in casa, potrà farlo senza problemi e senza dover affrontare costi nascosti.

Lenovo: una versione olistica alla resilienza dei dati

Il nostro obiettivo è creare infrastrutture resilienti, in grado di rispondere a eventuali problemi senza creare disservizi”, afferma Massoli. Per questo Lenovo sfrutta un sistema ibrido, che sfrutta le potenzialità di tutte le infrastrutture presenti sul mercato così da creare un servizio a misura di ogni cliente. 

Lenovo-TruScaleL’idea della multinazionale con TruScale è quella di mettere nelle mani del cliente “un’infrastruttura che ha le stesse caratteristiche del cloud – quindi protetto e resiliente by design – a aggiungere tutte le caratteristiche che garantiscono flessibilità, e di tenere sotto controllo i costi. Ma a casa sua, on premise”. Fatto che risolve due problemi: quello delle basse latenze, dato che l’infrastruttura è on premise, e quello delle regolamentazioni relative alla sovranità sul dato. “Il cliente ha lo stesso approccio di un’infrastruttura in cloud, con tutti i benefici di averla on premise”.

I vantaggi della collaborazione fra Veeam e Lenovo

Abbiamo lavorato molto con Veeam per andare a eliminare quel confine fra chi ha fatto il software e ha fatto l’hardware”, dice Massoli. Per far si che il cliente possa avere una soluzione che non è certificata in quanto il prodotto si limita a funzionare, ma perché si integra a fondo per sfruttare al meglio tutte le caratteristiche di Veeam, come la capacità di integrare le soluzioni di storage.

Veeam 3-2-1 backup

Secondo Di Benedetto, la collaborazione con Lenovo permette anche di “realizzare le best practice, come la regola del 3-2-1”, che prevede tre copie di sicurezza su due differenti media, uno dei quali offline. “Possiamo usare lo storage di Lenovo come repository, ma anche come tape library. E di applicare anche l’approccio Zero Trust”.

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