Quando il ransomware fa male: azienda statunitense chiude i battenti e licenzia 300 dipendenti
di Riccardo Robecchi pubblicata il 09 Gennaio 2020, alle 20:01 nel canale SecurityUn recente caso di attacco con ransomware punta nuovamente l'attenzione sulla necessità di tutelare le aziende con soluzioni di sicurezza e politiche di backup efficaci: l'alternativa è la chiusura
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoParliamo di una società di 300 dipendenti che utilizza anche dei dati sensibili.
Quindi credo che sia anche un obbligo mantenere al sicuro certe informazioni personali.
Per tutto il resto che ho letto, concordo che il primo firewall sono le persone.
Possiamo implementare tutte le policies di sicurezza che vogliamo, ma ci sarà sempre una falla nel sistema che può essere utilizzata per compiere un attacco e questo perchè in alcuni casi è necessario purtroppo permettere certe attività potenzialmente dannose.
Parliamo di una società di 300 dipendenti che utilizza anche dei dati sensibili.
Quindi credo che sia anche un obbligo mantenere al sicuro certe informazioni personali.
Per tutto il resto che ho letto, concordo che il primo firewall sono le persone.
Possiamo implementare tutte le policies di sicurezza che vogliamo, ma ci sarà sempre una falla nel sistema che può essere utilizzata per compiere un attacco e questo perchè in alcuni casi è necessario purtroppo permettere certe attività potenzialmente dannose.
Tieni conto che stiamo parlando degli USA, con normative sulla privacy ben differenti dalle nostre.
Sicuramente non hanno la paranoia europea, ma non credo che si possano lasciare dati personali alla mercè di chiunque senza un minimo di protezione o ridondanza.
Tanto più che negli USA fanno causa per qualsiasi cosa, quindi mi sembra strano che nessuno si sia posto il problema.
E UTILIZZATE LINUX!
Non comprendo come debba esserci tanta resistenza ad utilizzare linux! Ha una interfaccia grafica come windows, ha il riconoscimento di tutto l'hardware senza scassamenti per i driver: cuffie bluetooth, microfoni usb che funzionano, chiavette vecchissime wi-fi. Ho avuto modo di aumentare la sicurezza aziendale semplicemente mandando affanc... windows!! Non ho un firewall e quando navigo clicco dove mi pare senza paura .... ma perchè siete così ostinati?By(t)e
Beh... molti software semplicemente per Linux non esistono.
By(t)e
In USA non scherzano, non come i buonisti di qui.
Vorresti vedere che prima di rifare una cosa simile altri ci penserebbero per bene, visto che in molti ne uscirebbero "orizzontali"
Attenzione con commenti così, ché poi i buonisti del forum si arrabbiano
errore:
https://www.neowin.net/news/meet-ra...s-mac-and-linux
se poi ci vogliamo riferire a pernetuali, dato soprattutto il market share, allora e' un'altra storia
L'intento era dire "prendono di mira un po' tutto, tanto i PC Windows come i NAS" - con questi ultimi a simboleggiare un dispositivo che normalmente non si assocerebbe con un qualcosa di infettabile.
By(t)e
Infatti.
Non bisogna mai convincersi che un sistema operativo sia esente da questo tipo di problemi.
Se vi è convenienza, semplicemente si troveranno altri sistemi per bypassarli.
Magari sarà un po' più complicato, ma sicuramente nulla è impossibile.
Come sempre la prima forma di difesa è la consapevolezza e l'uso del cervello quando si lavora.
probabilmente avevano server locali non ben protetti
probabilmente non erano aggiornatissimi
probabilmente chi ha configurato il backup era l'ultimo stagista arrivato
probabilmente chi decideva le policy non era un tecnico
in ultimo, chi ha fatto partire l'attacco non aveva idea di come si usa un computer.
Il poveraccio che ha cliccato è solo l'ultimo ad avere le colpe. La mail non doveva arrivare, l'eseguibile non doveva partire, il disaster recovery doveva far ripartire tutto in 24 ore e via dicendo.
Chi è causa del suo male...
Si si, è successo solo e unicamente per l'attacco...
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