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Qualcomm si ritira dal mercato dei server: addio alle CPU Centriq

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Market Qualcomm si ritira dal mercato dei server: addio alle CPU Centriq

Qualcomm ha annunciato una nuova tornata di licenziamenti, che include anche gli ultimi scampoli della divisione data centre che si occupava di sviluppare i processori Centriq 2400

 

Qualcomm aveva lanciato i suoi processori per server, chiamati Centriq, lo scorso anno. Nonostante un impegno notevole nel proporre queste soluzioni sul mercato, l'azienda ha ora fatto marcia indietro e ha dismesso quasi integralmente la divisione data centre licenziando la maggior parte dei dipendenti.

Qualcomm aveva annunciato i Centriq 2400 circa un anno fa, mettendo a confronto le proprie CPU con le alternative di Intel e mostrando come l'architettura ARM promettesse significativi risparmi energetici a parità di prestazioni in scenari di utilizzo (relativamente) leggero della CPU. Già a ottobre c'erano voci del ritiro di Qualcomm dal mercato server, e tali voci sono ora state confermate dai licenziamenti.

Curiosamente, però, Network World scrive che lo sviluppo delle CPU continuerà nel mercato cinese. Una joint venture tra Qualcomm e la provincia di Guizhou, Guizhou Huaxintong Semiconductor Technology Co, Ltd., continuerà infatti lo sviluppo dei processori sotto il nome "Thang Long". L'unica differenza degna di nota tra i processori è la presenza di un modulo crittografico aggiuntivo.

Non è chiarissimo perché Qualcomm abbia deciso di ritirarsi da questo mercato, dopo aver investito una quantità notevole di tempo e denaro per sviluppare le proprie proposte: una domanda inferiore alle aspettative e l'annuncio di Amazon dello sviluppo di una propria CPU ARM per server potrebbero aver avuto un ruolo in questa decisione, ma l'azienda non ha per ora nemmeno annunciato ufficialmente il proprio ritiro. A rendere evidente quest'ultimo è soltanto il licenziamento del personale.

Il destino di ARM non sembra essere, almeno per il momento, legato a doppio filo con il mondo server. Al contrario, solo Cavium (recentemente acquisita da Marvell) sembra aver trovato un po' di successo, anche se l'architettura x86 continua a farla da padrona.

10 Commenti
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LMCH16 Dicembre 2018, 18:46 #1
Era prevedibile dopo l'annuncio fatto da Amazon. Le cpu ARM "da server" Qualcomm pensava di piazzarle sui server di Amazon, Google, ecc. e l'annuncio di Amazon fa capire che per quelle aziende è diventato più conveniente sviluppare da se (acquistando licenze ed eventualmente macrocelle direttamente da ARM Ltd).
+Benito+16 Dicembre 2018, 19:24 #2
Avranno fatto le loro proiezioni, meglio chiudere oggi che fare decine di milioni di debiti in poco tempo...ci fossero stati i sindacati italiani sarebbe finita in merda.
pabloski16 Dicembre 2018, 19:43 #3
Originariamente inviato da: +Benito+
Avranno fatto le loro proiezioni, meglio chiudere oggi che fare decine di milioni di debiti in poco tempo...ci fossero stati i sindacati italiani sarebbe finita in merda.


A voler essere onesti pero', diciamo pure che un ingegnere negli USA guadagna sui 150mila dollari l'anno, non certo i 1700 euro al mese che ti danno in Italia.
floc16 Dicembre 2018, 20:07 #4
ah le leggende
+Benito+17 Dicembre 2018, 10:24 #5
Originariamente inviato da: pabloski
A voler essere onesti pero', diciamo pure che un ingegnere negli USA guadagna sui 150mila dollari l'anno, non certo i 1700 euro al mese che ti danno in Italia.


Tutto è proporzionato ai costi della vita...anche in italia tra una zona e l'altra ci sono differenze. Che una fetta di popolazione abbia condizioni di vita migliori è vero, ma non è che in america c'è l'eldorado. Anche in svizzera, per stare vicini, prendi 2500€ al mese ma poi ne paghi 1500 per un bilocale.
gi.sasha23 Dicembre 2018, 13:16 #6
Originariamente inviato da: +Benito+
Tutto è proporzionato ai costi della vita...anche in italia tra una zona e l'altra ci sono differenze. Che una fetta di popolazione abbia condizioni di vita migliori è vero, ma non è che in america c'è l'eldorado. Anche in svizzera, per stare vicini, prendi 2500€ al mese ma poi ne paghi 1500 per un bilocale.


Faccio questa piccola introduzione per contesto: sono uno studente di ingegneria elettronica, progettazione di sistemi digitali. Mi manca un esame alla conclusione della magistrale e quindi è da un paio di mesi che controllo un po' le prospettive di lavoro che il mondo mi offre... Beh, l'Italia non è messa per nulla bene...

E' vero che l'America non è l'Eldorado, e ci sono notevolissimi problemi di affitto se vai a vivere nella Silicon Valley ad esempio... Una notevole porzione del tuo stipendio viene divorato da questo... Ma è anche vero che gli stipendi in Italia per queste figure sono notevolmente minori rispetto all'estero...

Casi pratici sono le tesi magistrali in azienda. Se le fai in Italia ti dice bene se hai un rimborso spese di 600-800 €/mese per lavori in zona Milano ad esempio. Anche in realtà importanti come STMicroelectronics o Infineon. Ottimi per carità, ma ARM in Antibes, Francia te ne offre 1500 di €/mese! Sempre per tesi con loro eh! E non penso proprio che ci sia tutto questo divario di costo della vita da giusticare un raddoppio e oltre del rimborso (diventato praticamente stipendio) tra Italia e Francia... Ugualmente a Ginevra al CERN. Stipendio. O FNAL a Chicago. Stipendio. CNR in Italia? Ne vogliamo parlare? Ricerca, congelate 2mila assunzioni al Cnr: “Il 40% dei dipendenti è precario”

Così, ugualmente per gli stipendi per il primo impiego... Se qui ti "accontenti" di 1400 €/mesi a Roma, in Francia stai sui 2300 €/mese... e gli affitti a Roma (dove c'è un polo di aziende del settore sulla Tiburtina) sono tutto tranne che economici. Ovviamente ci sono casi e casi, quindi puoi iniziare con impieghi che ti consentono stipendi da 800 €/mese o da 1600 €/mese a seconda dei casi... ma così è vero anche in altre nazioni...

E quindi, visto che le stesse competenze all'estero vengono valutate e quotate meglio, perché rimanere? O ancora peggio, perché approdare in Italia dall'estero? Perché uno studente meritevole estero dovrebbe investire il suo sapere qui se in altri paesi EU (Francia, Inghilterra, Germania) lo stipendio che otterrebbe è di gran lunga meglio?

Sindacati o non sindacati, a me pare che l'Italia sta finendo in m**da ugualmente...
+Benito+26 Dicembre 2018, 11:18 #7
Sono molto convinto che, comunque la si veda, viviamo in una fase estremamente speculativa destinata a schiantarsi con una violenza tanto maggiore quanto più a lungo verrà tirata.
Voglio dire che il sogno di una bella posizione è stato esacerbato ad un livello insostenibile. Non è pensabile che nel mondo ci sia lavoro solo per ingegneri e dottori a 4000€ al mese e che il resto dei 5 miliardi di persone debba azzannarsi per un pezzo di pane.
Sta cosa è già degenerata e continuerà su questa via. Non credo che in Italia siamo più furbi, mantenendo l'economia maggiormente legata all'artigianato che non alle multinazionali. Solo che essendo più tradizionalisti e gestiti da persone non a livello ci troviamo casualmente in questa situazione.
Ora, ti auguro di vivere dove sarai felice e di guadagnare un botto, ma la realtà non è quella lì. La realtà è che l'unione europea sta decidendo quali stati sacrificare a livello bestiame per sostenere un mercato che vede una sovravalutazione della sezione "altolocata" ed una sottovalutazione di quella "plebea", prolungando ancora un paio di decenni la sostenibilità di un mercato squilibrato come mai prima nella storia.
Alla fine sono sostanzialmente certo che prima della fine del secolo torneremo indietro su qualche fronte, così non può andare avanti. I cinesi, i bulgari, i polacchi sono già stanchi e c'è da andare a fare fabbriche in Ciad per sostenere i costi richiesti da questa enorme bolla. Finita l'africa, c'è da sperare che la guerra sia breve e concentrata sui responsabili di questo sfacelo e non su chi ne è già vittima.
pabloski26 Dicembre 2018, 19:19 #8
Originariamente inviato da: +Benito+
l'unione europea sta decidendo quali stati sacrificare a livello bestiame


Non e' un caso se Chomsky l'ha definita la nuova unione sovietica.

Originariamente inviato da: +Benito+
per sostenere un mercato che vede una sovravalutazione della sezione "altolocata" ed una sottovalutazione di quella "plebea", prolungando ancora un paio di decenni la sostenibilità di un mercato squilibrato come mai prima nella storia.
[/quote

Se gli Stati facessero il loro dovere e applicassero le norme antitrust, tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Invece si legge sui giornali finanziari di feste e champagne stappato ad ogni nuovo "consolidamento" ( cioe' fusione tra due aziende separate ). Tant'e' che siamo arrivati al punto che i media americani sono controllati da 6 compagnie, la finanza da una decina di banche e l'economia per ora viene lasciata parzialmente in pace ( perche' li' bisogna lavorare davvero per fare i soldi ).


[QUOTE=+Benito+;45967431] Finita l'africa, c'è da sperare che la guerra sia breve e concentrata sui responsabili di questo sfacelo e non su chi ne è già vittima.


Non so a che tipo di guerra ti riferisci, ma temo che ci sara' la terza guerra mondiale. Proprio perche' il sistema e' massicciamente sbilanciato e il potere politico e' saldamente nelle mani di una manciata di oligarchi, col popolo bue che fa finta di non capire e non vedere.
gi.sasha27 Dicembre 2018, 11:25 #9
Originariamente inviato da: +Benito+
Sono molto convinto che, comunque la si veda, viviamo in una fase estremamente speculativa destinata a schiantarsi con una violenza tanto maggiore quanto più a lungo verrà tirata.
Voglio dire che il sogno di una bella posizione è stato esacerbato ad un livello insostenibile. Non è pensabile che nel mondo ci sia lavoro solo per ingegneri e dottori a 4000€ al mese e che il resto dei 5 miliardi di persone debba azzannarsi per un pezzo di pane.
Sta cosa è già degenerata e continuerà su questa via. Non credo che in Italia siamo più furbi, mantenendo l'economia maggiormente legata all'artigianato che non alle multinazionali. Solo che essendo più tradizionalisti e gestiti da persone non a livello ci troviamo casualmente in questa situazione.


Condivido anche io questa visione, in toto... Quanto detto infatti era infatti limitato al mio caso (futuro ingegnere)... Ed il bello dell'Italia è che manco i professori, gli ingegneri o i dottori hanno stipendi elevati rispetto al resto dell'Europa... Investimenti praticamente nulli (FCA è emblematico), blocco degli stipendi rispetto all'inflazione... Se anche Qualcomm (tanto per ritornare In Topic) è costretta a chiudere una divisione nonostante gli investimenti fatti... Figurarsi società che di investimenti ne fanno pochi o nulli...

Originariamente inviato da: +Benito+
Ora, ti auguro di vivere dove sarai felice e di guadagnare un botto, ma la realtà non è quella lì. La realtà è che l'unione europea sta decidendo quali stati sacrificare a livello bestiame per sostenere un mercato che vede una sovravalutazione della sezione "altolocata" ed una sottovalutazione di quella "plebea", prolungando ancora un paio di decenni la sostenibilità di un mercato squilibrato come mai prima nella storia.
Alla fine sono sostanzialmente certo che prima della fine del secolo torneremo indietro su qualche fronte, così non può andare avanti. I cinesi, i bulgari, i polacchi sono già stanchi e c'è da andare a fare fabbriche in Ciad per sostenere i costi richiesti da questa enorme bolla. Finita l'africa, c'è da sperare che la guerra sia breve e concentrata sui responsabili di questo sfacelo e non su chi ne è già vittima.


Originariamente inviato da: pabloski
Se gli Stati facessero il loro dovere e applicassero le norme antitrust, tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Invece si legge sui giornali finanziari di feste e champagne stappato ad ogni nuovo "consolidamento" ( cioe' fusione tra due aziende separate ). Tant'e' che siamo arrivati al punto che i media americani sono controllati da 6 compagnie, la finanza da una decina di banche e l'economia per ora viene lasciata parzialmente in pace ( perche' li' bisogna lavorare davvero per fare i soldi ).


Condivido anche qui... Sogno un'Unione Europea unita in stile Stati Uniti, generalmente unita. La Brexit è una cazzata immane e vista la necessità di investimenti in tecnologia per rimanere al passo coi tempi non è pensabile più una visione esclusivamente nazionalistica... Chiaro è che la situazione dell'EU attuale è tutto tranne che ottimale... E l'Italia, ancora una volta, spicca per essere tra le peggiori mete europee dove costruirsi una vita, tra prospettive di lavoro, prospettive di vita e corruzione galoppante...
+Benito+27 Dicembre 2018, 11:48 #10
Secondo me si parla di utopia, ma non del tutto "a torto". Il mondo è bello perchè è vario, dicevano, con una buona parte di verità.
Gli stati uniti sono gli stati uniti, un megastato nato dallo sterminio dei proprietari di un continente da parte di poche persone che hanno piantato le bandierine e fatto quello che hanno voluto.
L'europa non potrà secondo me mai essere quello, perchè vorrebbe dire perdere tutta la storia dell'europa stessa e le differenze che ci rendono anche quello che siamo.
Parlaimo lingue diverse e sarà così per secoli, anche se una sorta di inglese bastardo si diffonderà nel giro di un paio di generazioni o forse tre.
Abbiamo principi di vita diversi in molti casi ugualmente validi che non si vede perchè debbano per forza convergere.
Per cui le leggi che pilotano l'europa non possono non tenerne conto.

La cosa migliore che si sarebbe potuta fare era gestire l'europa non come una banca, che in forma semi pubblica, pubblica o privata finanzia gli stati e gli chiede gli interessi, ma come una famiglia in cui ogni periodo, che so, un quinquennio, si regola il tasso di scambio tra le monete nazionali per creare effettivamente un mercato unico.

L'euro è stato un grosso errore, era un passo da fare una volta che le economia fossero state effettivamente simili, non partendo da una conversione una tantum fatta nel momento X. Ci saremmo dovuti arrivare tra cinquant'anni.

L'europa utile è quella che non permette che i grossi gruppi industriali diventino gruppi finanziari speculativi, se perdi la concretezza nelle ditte che generano un indotto che coinvolge qualche punto percentuale della popolazione o più crei un danno enorme.

Non dovrebbe esistere la ragione per cui tu debba chiudere una fabbrica in italia perchè in polonia il lavoro costa meno. Secondo te perchè l'europa si allarga verso est? per questo motivo. Non sono stati capaci di stabilizzare le economie e allora, visto che non si può dire a chi sta guadagnando miliardi sul niente che da domani la pacchia è finita, si tira dentro il burundi in europa.

Cose gravissime, la brexit E' una cosa giusta, e per come la vedo io è chiaro che l'europa così deve finire il prima possibile, e ripartire con altre regole, altre basi. Non c'è nessun mercato, solo banche che prestano soldi a stati che sono sotto strozzinaggio per spostare soldi "pubblici" (che sempre di privati sono) verso un'oligarchia potentissima come mai nella storia. I soldi che sono stati dati alla grecia "per aiutarla" dove credi che siano finiti? Sono soldi dei contribuenti europei (i miei e i tuoi, anche), dati alla grecia con cui ha pagato parte degli interessi che doveva alle banche (anche private).

Uno schifo, come si possa pensare che senza uno stop sta cosa possa migliorare me lo devono spiegare.

Anche il nostro caso, sì abbiamo un botto di debito, ma come ci si può risollevare se invece di dover pagare un debito, che già sarebbe da discutere in un'euorpa che funziona, c'è anche da pagarci gli interessi? L'unica via per uscire da questo baratro secondo me infatti è questa (a meno di non dire ciao belli è finita): l'europa deve immediatamente diventare un distributore di "credito" a fondo perduto e gli interessi sui debiti pregressi (che sono UN DANNO a livello dell'economia, ci gode solo per la finanza) aumentando la fochetta tra prelievo fiscale negli stati ricchi a favore di un calo della pressione fiscale in quelli poveri. Nemmeno per idea di farlo con semplicità, le economie vanno settorializzate in ogni stato e valutate così, se si fa di tutta l'erba un fascio sarebbe anche peggio.
Si farà? Non credo. Infatti diamogli una decina, forse vent'anni, e poi ciao europa.

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