The Coop: Firefox guarda al Web 2.0
Mozilla sta sviluppando nuovi strumenti per supportare al meglio le crescenti esigenze dell'utenza in merito alla fruizione del web
di Fabio Boneschi pubblicata il 23 Aprile 2007, alle 17:19 nel canale SoftwareFirefoxMozilla
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoio l'ho installato ma non so da che parte cominciare: non vedo nulla se non "the coop" tra le estensioni...
Nessuno si lamenta perché uno sceglie java lol, ognuno sceglie quello che fa al caso suo... sicuramente un framework cross-platform è un vantaggio ma non esiste solo quello.
scelgo 'na roba lenta, ipercomplicata, cervellotica, vecchia, retrograda come java...
- oppure -
una roba ancora lenta ma sicuramente più veloce, lineare da usare e programmare, che si integra perfettamente con win, con supporto a tutte le nuove tecnologie?
no perchè i cari ing. che hanno creato java sarebbero da mandare in galera:
metodi sparsi in 20 classi, oop fatto i modo cervellotico, documentazione inesistente, e un piccolo, piccolo problema di fondo: le cartelle usate come package.... mixa il tutto e ottieni la morale del proverbio "write once, debug everywhere"
e il bello è che fallisce proprio lì dove dovrebbe essere il suo punto di forza, e viene clamorosamente battuto da .net... esempio? http://dotnetvnc.sourceforge.net/
un solo EXE che gira su windows, windows ce, pocket pc 2003,2005 e smartphone 2003,2005, e probabilmente anche MONO (linux/mac os) ... questo con java non lo otterrai mai
http://en.wikipedia.org/wiki/C_sharp
Su discorso framework, ho personalmente provato Mono e devo dire che funziona molto meglio di quanto non si creda. Anche le Windows Form girano egregiamente.
scelgo 'na roba lenta, ipercomplicata, cervellotica, vecchia, retrograda come java...
- oppure -
una roba ancora lenta ma sicuramente più veloce, lineare da usare e programmare, che si integra perfettamente con win, con supporto a tutte le nuove tecnologie?
no perchè i cari ing. che hanno creato java sarebbero da mandare in galera:
metodi sparsi in 20 classi, oop fatto i modo cervellotico, documentazione inesistente, e un piccolo, piccolo problema di fondo: le cartelle usate come package.... mixa il tutto e ottieni la morale del proverbio "write once, debug everywhere"
e il bello è che fallisce proprio lì dove dovrebbe essere il suo punto di forza, e viene clamorosamente battuto da .net... esempio? http://dotnetvnc.sourceforge.net/
un solo EXE che gira su windows, windows ce, pocket pc 2003,2005 e smartphone 2003,2005, e probabilmente anche MONO (linux/mac os) ... questo con java non lo otterrai mai
evidentemente hai anni e anni passati a sviluppare con java..
ma a leggere quello ke asserisci non si direbbe minimamente.
imho javadoc non ha rivali.
Per quanto riguarda le altre piattaforme Java gira tranquillamente su win, linux, hp-ux, telefonini, mac os x, palmari e ki + ne ha + ne metta.
Diamond crush ad esempio gira tranquillamente su windows linux e mac os x.
E usavamo delle librerie native interfacciate tramite JNI.
Un software java puro praticamente non ha alcun problema.
Prova a far girare un applicazione scritto per l'ultima versione di .net su mono e vedi un pò cosa accade.
Ah..
e ovviamente dimenticavo l'editor con i migliori strumenti di refactoring mai inventato: Eclipse - interamente scritto in java con in supporto delle librerie grafiche SWT per interfacciarsi nativamente al SO.
http://en.wikipedia.org/wiki/C_sharp
Su discorso framework, ho personalmente provato Mono e devo dire che funziona molto meglio di quanto non si creda. Anche le Windows Form girano egregiamente.
e quindi?
java è open source.
ma a leggere quello ke asserisci non si direbbe minimamente.
imho javadoc non ha rivali.
Per quanto riguarda le altre piattaforme Java gira tranquillamente su win, linux, hp-ux, telefonini, mac os x, palmari e ki + ne ha + ne metta.
Diamond crush ad esempio gira tranquillamente su windows linux e mac os x.
E usavamo delle librerie native interfacciate tramite JNI.
Un software java puro praticamente non ha alcun problema.
Prova a far girare un applicazione scritto per l'ultima versione di .net su mono e vedi un pò cosa accade.
Ah..
e ovviamente dimenticavo l'editor con i migliori strumenti di refactoring mai inventato: Eclipse - interamente scritto in java con in supporto delle librerie grafiche SWT per interfacciarsi nativamente al SO.
Su Eclipse ho qualche dubbio. Ai tempi lo usai per la tesi, non mi entusiasmò così tanto.
ci sarà un motivo se è l'editor + usato per Java...
e non solo per quello.
ci sono svariate applicazioni, commerciali e non, che utilizzano la Eclipse Rich Client Platform, tra cui Maestro, la piattaforma sviluppata dalla NASA per la gestione di TUTTE le missioni spaziali
E cmq sapendo usare bene eclipse e tutti gli strumenti che ti fornisce, magari ricordando anche le shortcut, raggiungi produttività impensabili rispetto ad altri editor.
Netbeans ad esempio da molto meno come funzioni di editing puro del codice e gli strumenti di refactoring e i vari template di base non sono all'altezza di quelli di eclipse, anche se integra un certo numero di strumenti di base.
Eclipse ha però dalla sua la moltitudine di plugins sviluppati, in numero molto maggiore rispetto a netbeans.
La nokia stessa ad esempio rilascia i suoi tools di sviluppo su piattaforma eclipse (carbide).
Un punto di forza di netbeans è imho l'editor grafico per le gui.
Ma in quel campo preferisco l'editor integrato in visual studio se proprio vogliamo essere pignoli.
anche se fosse fatto con un approccio "fat-client" non ci vedo nulla di strano o anacronistico, in fondo sembra trattarsi di un "messenger" con alcune funzioni in più rispetto a quelle cmunemente incluse ora negli altri programmi di tale tipo, cioè non sembra una app "web 2.0" come per es il word processor è una web app e quindi il client è sempre lo stesso, immutato, pre-esistente per mille altri scopi (il browser).
cmq l'approccio fat client è storicamente quello più "nuovo" da quando si sono affremate le reti ed i pc/ws (in senso generico, non solo x86 ) con potenza di calcolo sovrabbondante rispetto a molti compiti e magari sprecata per la maggior parte del tempo.
certo ultimamente sembrano intravedersi in alcuni ambiti delle "inversioni di tendenza" che strizzano l'occhio (in astratto) al modello mainframe/terminale di una volta (es i pc usati per accedere ad ambienti oprativi virtualizzati in esecuzione su server(s) con soluzioni tipo wmware enterprise o simili; ma in effetti in una situazione del genere, se l'infrastruttuura hw è recente, ci vedo un bel po' di potenza inutillizzata lato postazione/pc e dei potenti server che potrebbero cmq essere lasciati a macinare solo elaborazioni in background tipicament servere side, se magari gli ambienti virtuali venissero solo prelevati centralmente e poi eseguiti su pc... cmq sicuramente ci sarannole relative buone ragioni e situazioni per modelli centralizzati come quello... :boh
@ FIUZ
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